Chi avverte e tesaurizza nella mente e nel cuore tutta la
bellezza e la magica potenza della Catena d'Unione - con cui si concludono i
lavori degli Operai delle Logge, che, operando ritualmente in modo giusto e
perfetto, diventano unico, possente pilastro di carne con cui il Cielo di sopra
si coniuga con il Cielo di mezzo ed il Cielo di sotto - ha ben chiaro il
significato della perfetta equivalenza, della simbiosi spirituale ove gli
spiriti si fondono diventando unica, purissima fiamma grazie a cui è possibile
illuminare il mondo con l'esemplarità' dei nostri Valori.
Trasferire nella
sacralità dei lavori massonici la dicotomia maschio-femmina, significa, e lo
affermo in virtù della mia esperienza di Massone che ha distillato in tanti
lustri consapevolezze equilibrate e pervase della forza di sano distacco dalla
furia dei metalli, un vulnus.
È aprire una pericolosa crepa nella diga che
salvaguarda chi pratica il sacro nei luoghi dell'anima.
Comprendiamo bene il senso
del vivere il tempo sacro operando una 'separazione' fisica e tracciandola
anche fisicamente con il simbolico attivarsi del Maestro di Cerimonie nello
spazio che è stato separato, per così accogliere qualcosa di eterno.
L'atto di
disegnare il Quadro di Loggia ha un valore straordinario che rende il luogo
fisico un athanor. Il fuoco delle volontà lento, pervicace, inestinguibile
riscalda l'aludel in cui la nostra materia umana si esalta nella perenne
trasformazione.
Non esistono cesure date dalla differenza di genere, esistono
volontà illuminate da Minerva e Venere e guidate dalla potenza del semidio, di
quell'Ercole che, mentre nasconde nella mano le tre mele della conquistata
saggezza, ci indica tutto il dramma della fatica del vivere, tutta la pacatezza
raziocinante e la potenza di volontà da impiegare per purificarsi nello
splendore dell'androgino.
Ogni essere si connota per differenze intellettuali e
fisiche. Saperle impiegare non per dividere ma per unire, è opera divina che un
iniziato consapevole persegue.
Siamo un unicum, un anello che si collega in Catena d'Amore, i cui anelli aurei abbracciano i Mondi.
Siamo i figli di Hermes, che sanno che cosa sia 'la Cosa
Una' e che vogliono realizzare il fine del trasferire i Cieli sulla Terra.
I conflitti maschio-femmina non possono appartenerci. Cerchiamo di riconoscere nell'altro, usando la parola Uomo nella sua esatta accezione di essere appartenente alla Humanitas, la grandezza e la miseria di chi sa di essere più potente degli dei.
Essi non possono scendere sulla terra. I conflitti maschio-femmina non possono appartenerci. Cerchiamo di riconoscere nell'altro, usando la parola Uomo nella sua esatta accezione di essere appartenente alla Humanitas, la grandezza e la miseria di chi sa di essere più potente degli dei.
A noi è dato essere
materia che può salire alla loro altezza.
... Con questo scritto, cerco di dare senso e valore ad un sentire masso-nico che travalica e supera le catene dei vincoli obbedienziali, per così esaltare la bellezza di una Catena d'Unione capace di collegare tutti gli Esseri senzienti, sotto ogni Cielo, che coltivano nella mente e nel cuore la volontà e la speranza di migliorare se stessi.
Per migliorare il mondo.
Ma è indubbio - e solo un cieco non lo vedrebbe, così come solo uno stolto lo negherebbe - che il profondo malessere che governa la navicella massonica con venti e furiose, gelide, burrasche del nord, sta trascinando con sé Uomini e Donne di alto sentire, che si rendono conto di non riuscire più a tenere la barra dritta.
Lo
squallore degli egoismi esasperati svuota di valore il permanere in contesti
dove, prima o poi, ci si rende conto - con delusione e amarezza - di essere
strumenti funzionali a 'giochi' agli antipodi del pensiero massonico.
Nel
calderone infernale si mescolano e confondono personaggi che usano piaggerie e
retoriche per incantare e 'usare' brava gente che dona loro fiducia.
Per
tacere di tutti i competitors che si ergono a luminosa e unica guida, dispensatrice di divinità.
Massoneria è libertà da nodi, spirito di ricerca inesausta
per poter comprendere e conformare pensiero e prassi ad alte cose.
Mai come ora
bisogna che gli Uomini veramente liberi prendano coscienza che le prassi
massoniche dettate negli Statuti dei Liberi Muratori sono la via maestra da seguire anche per
salvare la Nazione dal disastro morale e materiale.
Gerardina Laudato
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I contenuti di questo scritto della Illustre e Risp.ma Sorella Gerardina Laudato - immediatamente successivo al Suo intervento relativo alla ricorrenza del San Giovanni Evangelista - sono colmi di uno sconfinato Amore per l'Arte Reale come pure rispecchiano quell'Essenza riposta non tanto nelle umane 'regole' - solo apparenti -, quanto nella praticità di un sentire che si riconduce concretamente alle più Antiche e Genuine Tradizioni.
Uomo e Donna appartengono allo stesso genere - il Genere Umano, appunto -: certamente, questo elemento pur oggi ovvio, è nuovo rispetto alle considerazioni, alle certezze, di oltre 300 anni or sono, così come tutto è cambiato sotto il profilo sociale, etico, morale, biologico, chimico, fisiologico. neurologico, intellettuale.
Chi scrive, per tabulas è stato il primo a cogliere quello che è ormai un errore - palese e anche 'maiuscolo' - nella Charta fondamentale della Massoneria, dove tra partecipazione maschile e presenza femminile venne posta proprio una esiziale differenziazione sulla base del genere. Facendo così sommessamente presente, che nulla è immutabile: nel senso che, se c'è un errore di impostazione o di metodo, ben possono esservene di altri, e che, ove errori possano esservi, questi nonpossono essere perpetuati sol perchè 'così è scritto'.
Protrarre in Massoneria - peraltro, quella Massoneria Contemporanea che quasi tutto ha voluto ignorare della Libera Muratorìa delle origini, quella che riconduce direttamente alle gilde e ad altre forme di associazionismo non solo laico - delle condizioni e dei distinguo oggi persino antitetici alle normali e correnti normative che riguardano la parità di diritti, senza peraltro chiedersi 'perchè' esistano delle norme di segno diverso, 'chi' le abbia messe. per quali 'finalità', e cosa possa esservi all'origine dei 'perché', sarebbe esercizio utile senza essere prima risaliti ai metodi di indagine pregressi ed al perché di certe scelte.
Chi scrive, per tabulas è stato il primo a cogliere quello che è ormai un errore - palese e anche 'maiuscolo' - nella Charta fondamentale della Massoneria, dove tra partecipazione maschile e presenza femminile venne posta proprio una esiziale differenziazione sulla base del genere. Facendo così sommessamente presente, che nulla è immutabile: nel senso che, se c'è un errore di impostazione o di metodo, ben possono esservene di altri, e che, ove errori possano esservi, questi nonpossono essere perpetuati sol perchè 'così è scritto'.
Protrarre in Massoneria - peraltro, quella Massoneria Contemporanea che quasi tutto ha voluto ignorare della Libera Muratorìa delle origini, quella che riconduce direttamente alle gilde e ad altre forme di associazionismo non solo laico - delle condizioni e dei distinguo oggi persino antitetici alle normali e correnti normative che riguardano la parità di diritti, senza peraltro chiedersi 'perchè' esistano delle norme di segno diverso, 'chi' le abbia messe. per quali 'finalità', e cosa possa esservi all'origine dei 'perché', sarebbe esercizio utile senza essere prima risaliti ai metodi di indagine pregressi ed al perché di certe scelte.
Ricognizione, utile tanto per stabilire una 'verità' storica - piuttosto che derivata dall'accettazione passiva delle regole (in modo fideistico, direi: il che è antitetico con lo stesso concetto di Libertà allorché essa determini avversità a tutto ciò che è coercizione del Libero Pensiero); regole peraltro sgorgate dall'altrui penna, dall'altrui mente -, quanto per ri-determinare un quadro d'insieme che metta con inequivoca chiarezza in evidenza la pari dignità di Uomo e Donna in Massoneria.
Non sarà facile e non sarà semplice, ma tanto chi scrive che Uomini, Donne, Fratelli e Sorelle, con la stessa visione ampia, trasparente e luminosa della Sr. Gerardina Laudato, daranno un grande contributo: un contributo posto non solo nel bagaglio di conoscenze storico-esoterico-simboliche e ritualistiche e nei rispettivi percorsi iniziatici, ma anche nell'aiuto che intellettualmente ci verrà da una visione e da un'esperienza che passa dalla spinta culturale impressa dallo Stupor Mundi Federico II° all'Umanesimo, dal Rinascimento all'Illuminismo, dal post-Illuminismo al neo-Rinascimento. Un bagaglio, una ricchezza , delle esperienze, che nel suo articolato complesso nessun altro può vantare al Mondo.
Un'opera intrapresa certamente nel segno della condivisione di identici Ideali e quindi di identiche Tradizioni, nel segno dell'Unione, cui gioverà il contributo di Uomini e Donne, Fratelli e Sorelle, affrancati da remore intellettuali, dalle catene delle appartenenze, dagli apriorismi talvolta ottusi e illogici.
Ma, nella chiusura del suo intervento la Sr. Laudato ha posto un particolare accento nel soffermarsi sulla gravissima situazione in cui versa la Massoneria Italiana.
Ed è proprio prendendo spunto dalle sue parole che chi scrive sollecita quanti tuttora operino in contesti frequentemente e in qualsivoglia modo 'chiacchierati', di voltare le spalle a tali perniciose realtà, portatrici di un modello di Massoneria impossibile da qualificare : essendo assolutamente contro-iniziatica, malata, materiale e corrotta, e per tanto negativissima per la mente e per lo spirito.
E proprio perché contro-iniziatica e negativa, contigua al 'male' piuttosto che non al 'bene'.
Chi rimane, pur sapendo, è e sarà oggettivamente complice di chi male amministra e/o male opera.
Ma la sollecitazione è di girare le spalle anche alla tentazione - o alle tentazioni - proposte dalle 'piccole patrie' e di dare assoluta precedenza alla qualità del contesto e di quanti possano comporlo: queste 'piccole patrie' o addirittura le 'massonerie di condominio' sono combinazioni di gruppetti molto liquidi, addirittura mini, che, in nome di ostinate, anguste, visioni suscitate da vecchie incrostazioni, personalismi e ambizioni, sono ostinatamente protesi in manovre e manovrette di bassa corte, preferendo operare in spazi angusti - molto spesso trasversalmente - senza un concreto e valido programma di lavoro e in modo per lo più irregolare e irrituale, con regole ad hoc per soddisfare ego e interessi particolari.
Con un risultato certo già a priori, però: non poter andare oltre la punta del loro naso, di per sé lungo per le innumerevoli bugie ma pur sempre limitato.
Roma, 28 Dicembre 2017
Giuseppe Bellantonio
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Un'opera intrapresa certamente nel segno della condivisione di identici Ideali e quindi di identiche Tradizioni, nel segno dell'Unione, cui gioverà il contributo di Uomini e Donne, Fratelli e Sorelle, affrancati da remore intellettuali, dalle catene delle appartenenze, dagli apriorismi talvolta ottusi e illogici.
Ma, nella chiusura del suo intervento la Sr. Laudato ha posto un particolare accento nel soffermarsi sulla gravissima situazione in cui versa la Massoneria Italiana.
Ed è proprio prendendo spunto dalle sue parole che chi scrive sollecita quanti tuttora operino in contesti frequentemente e in qualsivoglia modo 'chiacchierati', di voltare le spalle a tali perniciose realtà, portatrici di un modello di Massoneria impossibile da qualificare : essendo assolutamente contro-iniziatica, malata, materiale e corrotta, e per tanto negativissima per la mente e per lo spirito.
E proprio perché contro-iniziatica e negativa, contigua al 'male' piuttosto che non al 'bene'.
Chi rimane, pur sapendo, è e sarà oggettivamente complice di chi male amministra e/o male opera.
Ma la sollecitazione è di girare le spalle anche alla tentazione - o alle tentazioni - proposte dalle 'piccole patrie' e di dare assoluta precedenza alla qualità del contesto e di quanti possano comporlo: queste 'piccole patrie' o addirittura le 'massonerie di condominio' sono combinazioni di gruppetti molto liquidi, addirittura mini, che, in nome di ostinate, anguste, visioni suscitate da vecchie incrostazioni, personalismi e ambizioni, sono ostinatamente protesi in manovre e manovrette di bassa corte, preferendo operare in spazi angusti - molto spesso trasversalmente - senza un concreto e valido programma di lavoro e in modo per lo più irregolare e irrituale, con regole ad hoc per soddisfare ego e interessi particolari.
Con un risultato certo già a priori, però: non poter andare oltre la punta del loro naso, di per sé lungo per le innumerevoli bugie ma pur sempre limitato.
Roma, 28 Dicembre 2017
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