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mercoledì 4 ottobre 2017

...CHE SIA UN FATTO NUOVO!

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Sul periodico ‘Serenamente’ il Fr. Alberto V. ha cortesemente riprodotto il mio articolo MASSONERIA ITALIANA:  NIENTE STREGONI. (visibile su http://massoneriaesocieta-giubell.blogspot.it/2017/08/massoneria-italiana-niente-stregoni.html), ritenendolo meritevole di attenzione da parte dei lettori del periodico stesso.
In calce all’articolo così riprodotto, il Fr. Alberto ha ritenuto di esprimere la seguente nota

N.d.R. - Sono lieto di riportare il pensiero del Serenissimo Fratello Giuseppe che stimo e considero tra le voci importanti della Massoneria Italiana, trovandomi spesso d'accordo con lui.
Non ho mai creduto all'esistenza di una Via unica, ma all'esistenza di un unico modo di essere massoni, cioè individui liberi e di buoni costumi, amanti delle Virtù, impegnati a migliorarsi per progredire. Possono convivere percorsi differenti, ma devono sempre essere finalizzati alla costruzione del massone e non all'attuazione di scorciatoie iniziatiche.
Non esiste una Massoneria buona e una cattiva, esiste l'istituzione massonica in quanto tale e l'ideologia che la rappresenta, pur tra differenze interpretative. Chi pensa alla Massoneria come a un poltronificio, una mutua, un salvadanaio o una lobby, è molto lontano dall'Arte Reale.
Personalmente prediligo la Massoneria “post-moderna” che si rispecchia nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, quindi, ad esempio, che non discrimini per genere e che sappia guardare al futuro senza scordare l'essenza dell'Arte Reale nei suoi principi/valori tradizionali esoterico-iniziatici sine qua non. Ma, all'interno di questi, considero positivamente la progressività, la contestualizzazione ed il pluralismo sia poiché chiunque voglia migliorarsi deve riuscire a modificare positivamente il proprio stato precedente sia perché considero un valore il confronto delle diversità massoniche. Ho sempre sognato una Massoneria nella quale convivano, costruendo insieme, le tre realtà: maschile, femminile e mista.
Rispetto eredità, discendenze, primogeniture ecc., ma mi interessa di più sapere chi sei e che fai oggi, piuttosto che celebrare chi eri e che facevi. Non voglio dire che le Tradizioni non contino o che debbano essere sottovalutate, ma che è più importante giudicare dove hanno portato e chi le rappresenta. Ad esempio, è sicuramente molto rilevante il contributo di civiltà che la Grecia antica ha donato al mondo, ma vedo la Grecia odierna per ciò che è diventata, così come vedo che
Roma non è più quella dei Cesari.
Più che cambiare Comunioni o Ritualità, dobbiamo cambiare noi stessi, guardando più ai nostri errori che alle colpe degli altri. Dobbiamo cercare dentro di noi e non fuori di noi la Luce, se vogliamo trasformarci in fiaccole utili a chi vagola nel buio.
Non illudiamoci però, non esistono massoni e luoghi perfetti, ma solo massoni e luoghi perfettibili, nei quali ritroveremo sempre i pregi e i difetti nostri e delle persone che li “abitano”; non è pessimismo, ma la serena ed oggettiva visione del nostro mondo, per migliorare il quale tutti dovremmo impegnarci al meglio delle nostre possibilità.

A tali considerazioni ho ritenuto di far pervenire a “Serenamente” il mio pensiero

CIAO CARO ALBERTO, TUTTO BENE?                                                                            GRAZIE PER QUESTO RINNOVATO INOLTRO DI ‘Serenamente’                                    I CONTENUTI SONO SEMPRE INTERESSANTI E STIMOLANTI.                                      HO LETTO LA TUA NOTA IN CALCE AD UNO DEI MIEI ARTICOLI (CHE IN REALTA’ ERA UNO DEI DUE ARTICOLI, STRETTAMENTE CORRELATI TRA DI LORO, RELATIVI AL TEMA. QUESTO PER LA COMPLETEZZA DEL CONTESTO TRATTATO. Nota: l’articolo è MASSONERIA ITALIANA: QUALE TERAPIA? Visibile su http://massoneriaesocieta-giubell.blogspot.it/2017/08/massoneria-italiana-quale-terapia.htm).   
APPREZZO E RISPETTO LE TUE CONSIDERAZIONI, CHE TROVO PERALTRO CONIUGABILI CON IL MIO TESTO, PIUTTOSTO CHE NON CONFLITTUALI, RAPPRESENTANDO ANCH’ESSE UN PUNTO DI VISTA E QUINDI UN POSSIBILE TASSELLO IN UN CONTESTO CERTAMENTE DI AMPIE E NON SEMPRE TANGIBILI DIMENSIONI.
RESTA IL FATTO – E LO CONTINUERO’ A SOSTENERE ENERGICAMENTE – CHE I MASSONI CHE COMPONGONO IL CONTESTO DELLA MASSONERIA ITALIANA, EPPERTANTO GLI ADERENTI/ISCRITTI ALLA ENORME QUANTITA’ DI GRUPPI E GRUPPETTI, DEVONO TROVARE LA VOLONTA’ E LA FORZA DI PROCEDERE AD UN RADICALE DISINQUINAMENTO COMPLESSIVO.                         N PRIMIS NEL LORO STESSO SENTIRE, CIOE’ NEL LORO STESSO MODO DI ‘FARE’, ‘VIVERE’ LA MASSONERIA INIZIATICA. DELLA QUALE E’ INDISPENSABILE CONOSCERE ‘LA’ STORIA, OSSIA IL PASSATO PIU’ REMOTO E MENO REMOTO ED I SUOI PROTAGONISTI NEL BENE COME NEL MALE; DIVERSAMENTE, NON POTRANNO COMPRENDERE APPIENO LE RAGIONI DI UN PRESENTE COMPLESSO E CONTRADDITTORIO CON GLI STESSI IDEALI DELLA BELLA ARTE. PERALTRO, CONOSCENDO POCO DEL PASSATO, VIVENDO UN PRESENTE CONFUSIONARIO, FRAMMENTARIO, CAOTICO NELLA SUA RICCHEZZA DI IRREGOLARITA’ E IRRITUALITA’, NON POTRANNO APPREZZARE ALCUNA VISIONE FUTURA, ALCUN PROGETTO, ALCUN PROGRAMMA, CHE POSSA PREVEDERE UN PERCORSO PIU’ OLTRE DEL LORO NASO.                                             
SOLO CONOSCENDO ED APPREZZANDO, PESANDO E MISURANDO I LORO INTERLOCUTORI DIRETTI (OSSIA, NON ‘COMPRANDO A SCATOLA CHIUSA’), SOLO CON IDEE PIU’ CHIARE DI DOVE VOGLIANO TROVARSI REALMENTE E DI QUALI POSSANO ESSERE I LORO OBIETTI DI CRESCITA. POTRANNO SCARTARE DOVE ‘NON TROVARSI’, DOVE ‘NON OPERARE’, DI CHI ‘AVERE DISISTIMA INIZIATICA’, DI CHI ‘DIFFIDARE’, DI CHI – INFINE – POSSA CONDURLI A RISULTATI PIU’ CONSONI AL BAGAGLIO TIPICO DELLA MASSONERIA INIZIATICA PIUTTOSTO CHE NON DI UNA CONSORTERIA COM’E’ (GENERICAMENTE PARLANDO, OVVIO) QUELLA ATTUALE.                              
CONSORTERIA GIUSTISSIMAMENTE ADDITATA COME OGGETTO DI SCANDALO, DI CRITICHE, DI INDAGINI E NON CERTO DI PERSECUZIONI.                                          VERO E’ CHE AI MOLTI ‘SI DICE’ SPESSO VIENE DATA DIGNITA’ DI VERITA’, MA E’ ALTRETTANTO VERO CHE QUANDO UN MAGISTRATO, UN SOGGETTO TOGATO, PARLA IN MODO ESPLICITO ENUNCIANDO DEI FATTI E QUINDI CON COGNIZIONE DI CAUSA, NON CI SI PUO’ NASCONDERE DIETRO UN DITO, GRIDANDO ‘AL COMPLOTTO’.                                                                                                     
PERCHE’ ANCHE TU SAI BENE, CARISSIMO ALBERTO, CHE DI ‘TEORIE DEL COMPLOTTO’ NE E’ COLMA LA STORIA DI TUTTI I TEMPI: MA ANCHE DOVE VI SIA STATA UNA QUALCHE VIS PUNITIVA OVVERO RESTRITTIVA, ESSA HA AVUTO SEMPRE L’INNESCO DA COMPORTAMENTI/POSIZIONI INTERNE QUANTOMENO DISCUTIBILI.                                                                                                                         QUINDI SE TROVA FONDAMENTO L’UNA COSA, TROVA ANCHE FONDAMENTO CHE LE VESTI DELL’AGNELLO NON SI ADDICONO AI LUPI. COSI’ COM’E’ VERO CHE NELLE LOGGE, SOTTO LE SPOGLIE DI APPARENTI BUONI FRATELLI, SI CELANO LUPI FAMELICI PRONTI A DILANIARE LE LORO PREDE.                                              PREDE IGNARE E IN BUONA FEDE, MOLTE VOLTE. TROPPE ALTRE VOLTE, NO: NELLA SPERANZA DI POTERSI ANCH’ESSE TRASFORMARE.                                   C’E’ QUINDI BISOGNO DI UN RINNOVAMENTO CHE TENGA CONTO DEL PASSATO, MA CHE ASPIRI AD UN FUTURO ORDINATO E CONGRUO CON LE TRADIZIONI (CHE NON FANNO PARTE DEL PRESENTE, ANCHE SE NEL PRESENTE VENGONO CITATE ED EVOCATE): PER FARE MASSONERIA E NON PER DAR VITA A CAMARILLE E CONGREGHE, NON PER DIVIDERSI IN CONTINUAZIONE EVOCANDO LEGITTIMA’ IMPROBABILI SE NON IMPOSSIBILI, TRADENDO E SEPARANDOSI IN UN INTERMINABILE MA NON PIU’ SOPPORTABILE BALLETTO.                                          MI AUGURO CHE, ANCHE IN POCHI, POSSANO SVEGLIARSI DA QUESTO BRUTTO SOGNO, RITROVANDO LA LORO DIGNITA’ DI UOMINI E DI INIZIATI, SCROLLANDOSI DI DOSSO INUTILI SOVRASTRUTTURE E UNA MASSA DI CARIATIDI CHE BADA SOLO AD INTERESSE E LUCRO.                                                                                        SE RIVOLUZIONE DEV’ESSERE, DEVE PARTIRE DALL’INTERNO; SE RINASCITA DEV’ESSERE DEVE SGORGARE DALL’INTERNO; SE GIUSTIZIA DEV’ESSERE FATTA DEVE ESSERE FATTA PARTENDO DALL’INTERNO.                              DIVERSAMENTE?                                                                                        DIVERSAMENTE SI CONTINUERA’ COME ORA, SE NON PEGGIO: CON TANTI, E MI CI METTO ANCH’IO, A PONTIFICARE, A DIRE, A CRITICARE, A DISCETTARE, A MOSTRARE PUR BELLE COMPETENZE, NON OFFRENDO SOLUZIONI DEGNE DI TALE NOME.                                                                                                                            COSI’ MANCANDO ASSOLUTAMENTE NELLA MISSIONE DEL MASSONE.                    QUELLA DI ‘DARE SENZA PRETESA DI RICEVERE’, QUELLA DI ‘FARE’ A FAVORE DEL SUO PROSSIMO.                                                                                                        CHI AVRA’ QUESTE BELLE PREROGATIVE, SARA’ SCHIACCIATO DEFINIVAMENTE DAI MESTIERANTI, DA COLORO CHE VIVONO ‘DI’ MASSONERIA E NON ‘PER’ LA MASSONERIA, DI COLORO CHE HANNO TRASFORMATO LE COMUNITA’ IN SOCIETA’ DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE CHE SI NUTRONO DEL CONTRIBUTO DI TUTTI, MA CHE NON APPARTENGONO A TUTTI SE NON LIMITATAMENTE ALLA PERMANENZA DI CIASCUN SOGGETTO (CHE PERALTRO TUTTO IGNORA DELLA GESTIONE E DELL’AMMINISTRAZIONE REALE, VERA).                                       QUANTI NON VORRANNO AGIRE COSI’, NASCONDENDOSI DIETRO AL PROPRIO DITO, GIUSTIFICANDO AD OLTRANZA CHI E CIO’ CHE NON E’ PIU’ GIUSTIFICABILE, VUOL DIRE CHE RINUNCIA AD OGNI PROPRIA IDENTITA’, AD OGNI PROPRIA VOLONTA’, DIVENENDO SOTTOMESSO DI UN POTERE CHE – SIA BEN CHIARO – CON LA VERA MASSONERIA NON C’ENTRA AFFATTO, MA CHE LA DANNEGGIA OLTREMODO.                                                                                                                      UN CARO SALUTO E UN TFA. CON IMMUTATA STIMA.                                              Giuseppe

A tale commento , il Fr. Alberto V., con molta cortesia e disponibilità, e con il garbo che lo contraddistingue, ha dato immediato riscontro

Grazie, caro Giuseppe,                                                                                                              a novembre pubblicherò questo tuo approfondimento, certamente utile a tutti noi e anche di utile "completamento" a quanto già pubblicato.                            TFA   Alberto

Ora la parte più importante: vi chiederete cosa ci può essere ‘oltre’ tale scambio di valutazioni, certamente da interpretare quale arricchimento e giusto seguito dei miei precedenti, citati, scritti.
‘Oltre’ c’è un imperativo: LA BUONA MASSONERIA ITALIANA, I BUONI E ONESTI FRATELLI E SORELLE CHE OPERANO CORRETTAMENTE E CON REGOLARITA FORMALE E SOSTANZIALE, TANTO RITUALISTICA CHE MPRMATIVA, DEVONO DARE VITA AD UNA PROFONDA RIVISITAZIONE DELLA LORO STESSA PRESENZA NEL CONTESTO.                           Devono chiedersi il senso della loro presenza e soprattutto COSA POSSONO FARE per contribuire ad una riqualificazione dell’insieme: NEL LORO INTERESSE come pure nell’interesse di quei BUONI Fratelli e Sorelle che possano esser loro vicini.
        Ci vuole un FATTO NUOVO che dia un preciso, inequivocabile, trasparente segnale, che espliciti, esternandola, questa VOLONTA’ DI DISTINGUERSI da quella che, giorno dopo giorno, assume la forma di un ammasso di aderenti/iscritti tra loro indistinti, ‘senza volto’: solo numeri di iscrizione, solo una voce del bilancio periferico e centrale.
        Ci vuole un FORTE SEGNALE che, in Italia come all’estero, faccia comprendere dell’esistenza di una precisa volontà ad effettuare una inversione dell’attuale tendenza.
        E per fare questo occorre gettare i cuori oltre ogni ostacolo, rendendosi TUTTI disponibili con SPIRITO DI SERVIZIO ad un’opera che ci riporterà indietro nel tempo, ritrovando una efficacia OPERATIVA, riprendendo in mano i nostri classici strumenti: lavorando con alacrità a sgomberare il campo dalle macerie, rigenerando il suolo, reimpostando le fondamenta e la natura stessa del costruendo edificio.
        ‘Edificio’ che non DOVRA’ NE’ POTRA’ SEGUIRE VECCHI SCHEMI, VECCHIE PROCEDURE, poiché, farlo, equivarrebbe a perpetuare gli errori pregressi.
        Occorre quindi che, anche chi ha più esperienza, metta da parte ANCHE SE STESSO rendendosi disponibile alla definizione di NUOVO E DIVERSO PROGETTO, E QUINDI ‘CASA COMUNE’, CHE GUARDI AL FUTURO, PUR OPERANDO NEL SEGNO DELLE PIU’ ANTICHE E GENUINE TRADIZIONI.
        Una volta deciso questo PROGETTO e fattolo conoscere, verranno definite la forma, le procedure, i tempi, i ruoli OPERATIVI.
        Non tempi lunghi, ma rapidità nell’OPERARE.
        Questo, a conferma che, al di là del cincischiare dialettico di chi vuole ad ogni costo camuffare la realtà, e quindi ignorarla, IL CAMBIAMENTO PARTE DA NOI, ATTRAVERSO LE NOSTRE SCELTE !
   Personalmente, ho deciso di concentrarmi in via prioritaria a quest’azione, certo di poter contare sul supporto di Fratelli e Sorelle di buona volontà, desiderosi di poter operare con serenità in un contesto che abbia i requisiti della trasparenza e della legalità: tanto massonica che profana.
        Pertanto, mi vedrete molto meno impegnato sulle pagine del web: e di questo me ne rammarico, specie con quella platea di Lettori che ad oggi mi hanno seguito con attenzione, curiosità ed interesse.
         Che il Grande Artefice degli Universi ci assista!

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