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mercoledì 20 marzo 2013

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2013

         
         All'Equinozio di Primavera, da millenni, vengono dati significati importanti: da un momento di rigenerazione interiore - che coincide con il risveglio della Natura dopo i rigori invernali - alla pratica di ritualità propiziatorie, da solennità religiose ove il magico ancestrale si coniuga al sempre ricercato contatto con l'Alto, a momenti di rinnovato fervore in quelle pratiche iniziatiche improntate a contenuti di profonda cultura simbolico-esoterica.
         Anche la Massoneria vede in questo momento astronomico un momento particolarmente ricco di significati: antichi come le Tradizioni che ne permeano i concetti fondanti.
        Aggiungere a questo riguardo altre parole ai tanti messaggi che di solito circolano, emanati da Soggetti e Comunità liberomuratorie, è oggi per me superfluo: le loro parole coincidono certamente con il migliore sentire di tutta la Comunità Italiana.   
         Mi permetto, invece, qualcosa di diverso.
         Gli ultimi tempi degli eventi terreni sono stati costellati da tutta una serie di avvenimenti circa i quali, a prescindere dalle loro importantissime ripercussioni sociali ed economiche - tali da investire Popoli e Nazioni intere -, in molti avranno letto la presenza di un simbolismo dai caratteri precisi e ben definiti.
         Al determinarsi degli eventi ha fatto da contrappunto un desiderio di rinnovamento che in molti tentano di "cavalcare": chi aizzando le genti con parole di fuoco esitando - però - a sostenere confronti diretti e liberi, chi tentando una revanche che la storia ha sempre negato, chi stimolando confronti tra strati sociali sempre più distanti tra di loro a causa di una crisi che - giorno dopo giorno - evidenzia colpe e responsabilità di chi, alla polveriera, ha appiccato il fuoco con le mani altrui.
          Ma ciò che molti fanno finta di non vedere, e quindi di non apprezzare, è la grande fame di "credere" in qualcosa di stabile e definitivo da parte di chi - sedotto dal fascino perverso di chi predica l'individualismo, il materialismo e il più deteriore razionalismo - da lunghissimi anni si diletta a disgregare la famiglia, ad indirizzare verso modelli di vita che una volta definire perversi e lussuriosi sarebbe stato dir poco, a spingere verso appiattimenti sociali e culturali che - grazie ad un sistema scolastico sempre più svuotato di contenuti e, soprattutto, di solidi-concreti-tangibili parametri di riferimento - espone le generazioni più giovani ad un qualunquismo di vita inutilmente e perversamente colorato dall'appeal della libertà di sesso, di sballo, di ficcarsi in discoteche non tanto per ascoltare musica bensì per altri "usi".   Così che quelle che sono le nuove generazioni, sempre più precocemente sono di fatto spinte verso "braccia" - spesso immateriali -  che più che alla "leggerezza dei pensieri", alla bella vita e al divertimento, li sospingono verso la morte.  
          Una morte che ancor prima che fisica, colpisce e inaridisce l'animo, stimola all'insoddisfazione e all'odio - anche verso se stessi -, fa diventare poltiglia il cervello.
           C'è quindi questa ricerca di "fede", di "credere" in qualcosa e in qualcuno: credere in qualcuno che, specie attraverso la parola e l'esempio diretto, ci metta in condizione di capire meglio, di comprendere, quasi di toccare con mano le possibili soluzioni ai nostri mali: che ancorché del corpo e dell'anima sono di quel "sé" che in pochi ancora ricercano con ostinata pazienza.
            La Massoneria - e qui parlo di quella "vissuta" e "interpretata" in Italia -, che pure avrebbe potuto e dovuto giocare un ruolo sociale e culturale (e nient'altro!) di tutto rilievo (cosa peraltro avvenuta all'epoca dei nostri Padri e dei nostri Nonni) ha smarrito ormai la coscienza e la consapevolezza del proprio ruolo anche iniziatico, dove l'Antico e il rispetto delle più antiche Tradizioni sarebbero stati sicuro punto di riferimento per una sana crescita: tanto individuale che collettiva.
           Motivo per cui sostengo che la Massoneria in Italia - nel suo complesso e così come oggi è - ha fallito il proprio compito, ha eluso il perseguimento della propria missione simbolico-ritualistico-iniziatica, ripiegandosi su se stessa  per accontentarsi della pratica di modelli forse più legati ad un culto di immagine (anche individuale) e di mondanità che, sostanzialmente, sono belli, persino roboanti ma fine a se stessi.    Se "costruzione" c'è, essa avviene con materiali poveri, al punto da non garantire  pronostici fausti per il futuro e lasciando comunque la bocca amara in quegli Iniziati che desidererebbero operare con serietà, serenità, giubilo e intimo beneficio.
         La colpa? Forse nel modello imposto nel 1700, che del passato bene poco riprendeva specie nello spessore e nell'eredità delle Tradizioni originarie; forse di quella Rivoluzione che dal 1789 ha innescato un processo di laicizzazione-secolarizzazione via via più rapido; forse le colpe sono plurime e complesse, al punto che non è forse importante  enumerarle.   Perché se c'è chi è responsabile di aver dato riferimenti viziati, c'è pure chi con ciò e attraverso ciò ha costituito "modelli" viziati e corrotti negli ideali di fondo: così che i fruitori del modello corrente di Arte Reale, in realtà si trovano ad assorbire elementi talmente viziati da alterare profondamente - e sovente senza che essi se ne accorgano - la loro Opera, svuotandola dei contenuti pregnanti che le Antiche Tradizioni implicavano.
        Tutto questo porta me - ma non solo me: c'è una moltitudine di buoni Fratelli e di buone Sorelle che la pensa allo stesso modo, impaziente di ri-avviarsi sul percorso del continuo e franco apprendimento e della sana crescita interiore - a collocarmi in una posizione che definirei (pur con il dovuto garbo e rispetto verso quanti abbiano diverso sentire e quindi pratichino diversamente il loro "essere" liberomuratorio) di "distacco" da questi modelli: qualcuno potrebbe chiamarlo "eremitaggio" (ma non mi sento tale), qualcun altro potrebbe definirlo "esilio" (parola poco attinente lo spirito e la cultura), altri con altri termini ancora.
         Sicuramente non è una "fuga".
        E' la decisione - che forse un pugno di Uomini potrà realizzare, in un tempo oggi indefinibile e quindi indefinito - di concretizzare le migliori aspirazioni in un  modello profondo e più vicino alle originarie "radici", che più che "innovare" ciò che di per sé è ormai poco duttile e quindi modificabile, segni l'avvento di un "nuovo" denso di contenuti e scevro di equivoci ed equivocità.   
        Un qualcosa che non si pone come paragone e che non vuole né può essere paragonata o paragonabile a ciò che possa esistere; un "nuovo" che tolga la voglia di indossare abiti ormai consunti per indossare nuovamente una veste diversa: quella antica dei "monaci combattenti", quella dei "cavalieri" custodi delle Antiche Tradizioni, quelli che alle forme esteriori preferiscono le qualità che lo studio delle scienze sapienziali offre con abbondanza.  
        Un qualcosa che nessuno debba temere, perché non è un "concorrente".
        Un qualcosa che sia alter ac alterius, cioè "altro e diverso". 
        Ma anche qualcosa che aiuti a combattere l'otium muscolare e quello intellettuale che ha fatto di molti dei soggetti iporeattivi cui tutto si può dire e a cui tutto può essere sottoposto.
        Semplicemente questo.
        E' questo un desiderio di aria nuova simile a quello che in apertura evidenziavo; è un desiderio di tranquillità e di serenità dell'animo; è la volontà di rendere proficuo ogni nostro percorso di evoluzione della cultura iniziatica  e dello spirito;  è un desiderio di non venire più coinvolti  in quell'inutile bla-bla-bla, in quel cicaleccio improduttivo in cui è dispersa oggi la massa.
        Quella massa che si vede citata dalla stampa, da tutti i mezzi di comunicazione e informazione, da pennaiuoli e predicatori veri o presunti tali, come facente parte di innominabili complotti; come legata a truffe-intrallazzi-macchinazioni; come cospiratrice e sediziosa; come sostanzialmente prigioniera di un "dio tutto proprio" che non è il Dio della Fede o delle Fedi; come anti-religiosa/anti-cristiana/anti-cattolica; come dedita a riti magico-alchemici contigui al satanismo; come - in sintesi - parte integrante dei problemi piuttosto che non elemento utile a concorrere alla soluzione degli stessi.
         C'è bisogno - per dei veri Iniziati - di ritrovarsi quantomeno sotto il profilo più congeniale: quello dello studio, della cultura, degli Alti, Antichi e più Nobili Ideali.  La Massoneria "povera e sana", certamente  diversa da quella "ricca e dei vantaggi personali" che certa propaganda, per lo più "trasversale", ci propina ormai in modo battente.
         Quei riferimenti, per intenderci bene, che appaiono oggi smarriti e che non sono certo opera o appannaggio esclusivo degli artefici di quel "nuovo" targato 1700 e rotti.
         A tutti indistintamente il mio saluto personale, il mio apprezzamento altrettanto personale, il mio migliore auspicio che l'Equinozio primaverile di oggi abbia la stessa funzione di una porta spalancata sul futuro, dalla quale possa entrare prorompete aria nuova e fresca.  
       Dalla quale anch'io, preda della vecchiezza,  possa trarre boccate vivificanti! 

Equinozio di Primavera 2013, h. 12,01              
                                                                    Giuseppe Bellantonio



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Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta. Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.  
 

domenica 10 marzo 2013

Con CRITICA IMPURA interessanti ricerche di LIVIA NAPOLITANO sulla MASSONERIA


     Ho ricevuto da Google Alert una segnalazione che mi ha incuriosito, re-indirizzandomi nella visualizzazione delle pagine web  di "CRITICA IMPURA": qui, ho letto un interessante intervento della Gent.ma Signora Livia Napolitano, nel cui contesto si trattava anche di Massoneria.
Mi sono permesso di interessare l'Autrice, ritenendo utile evidenziare taluni aspetti.
     Con esemplare correttezza, tanto la Redazione che l'Autrice hanno avuto la sensibilità di dare sollecito riscontro alle mie annotazioni: della quale cosa resto  grato ad entrambe.
     Così che mi fa piacere porgere anche all'attenzione di chi mi legge lo scambio di  comunicazioni.
     Mi permetto di segnalare ai Lettori che mi seguono il link di collegamento a "CRITICA IMPURA" e, attraverso la lettura diretta dei contenuti posti in rilievo dall'Autrice, risalire alla possibilità di ascoltare i podcast
 
Tra Storia e Mistero: Massoneria, Santo Graal, Radio Londra ...
Massoneria. Di
LIVIA NAPOLITANO
. Ciò che l'esperienza e la storia
insegnano è questo: che uomini e governi non hanno mai imparato nulla
dalla storia, ...

<http://criticaimpura.wordpress.com/2013/03/07/tra-storia-e-mistero-massoneria-santo-graal-radio-londra-nazismo-e-sionismo-i-podcast-completi-della-seconda-serie/>




            9 marzo 2013 alle 19:53
Gent.ma Signora Napolitano,
utilizzando il link indicato nell’articolo del 7 c.m. a Sua firma e apparso sul sito “Critica Impura”, ho ascoltato i podcast disponibili. Invero interessanti e densi di contenuti anche se a materia complessa corrispondono interventi altrettanto complessi.
In ogni caso, il contributo offerto alla pubblica opinione relativamente alla trattazione della Massoneria, a mio parere risente di troppi elementi scaturiti da informazioni parziali ovvero del tutto infondate quando non inventate che – purtroppo – non verificate o riprese anche da importanti soggetti, nuocciono a chi – come Lei e chi con Lei possa collaborare – intende proporre elementi di riflessione e di conoscenza.
Su molti punti concordo pienamente con le Sue parole: forme segrete, gruppi dediti a strani riti persino a sfondo sessuale quando non di tipo satanico, commistioni e fiancheggiamenti affaristico-clientelari-consociativi, indebite intromissioni e/o contiguità in ambiti polito-religiosi, sono senz’altro da condannare e da perseguire.
Ma queste sono tutte forme che con la Massoneria dei principi, degli ideali, dello spirito, dell’elevazione dell’individuo attraverso forme e formule originate da studi storico-filosofici, hanno a che fare poco o niente: botteghe sulle quali campeggia il nome “massoneria” e all’interno delle quali tutto si faccia fuorché della vera, autentica Massoneria (per intenderci: quella delle più antiche Tradizioni e delle scienze sapienziali), nulla hanno a che fare con la stessa.
In realtà, queste combriccole potrebbero portare qualunque titolo distintivo, dietro il quale celare o camuffare le loro vere attività.
Ma questa mia asserzione si presta ad un’altra considerazione, circa la quale proprio i Massoni in attività dovrebbero riflettere e valutare: se il quadro offerto dalla Massoneria in generale e da quella Italiana in particolare è questo, ciò significa che la Massoneria – la forma c.d. “moderna”, nata nel XVIII° secolo – ha fallito il proprio compito, là dove sia palese l’incoerenza tra comportamenti/ atteggiamenti posti in essere e norme e principi quindi soltanto enunciati.
Mi farebbe piacere che questo fondamentale distinguo fosse portato a conoscenza di ascoltatori e lettori, così da evitare che grano e gramigna vengano mescolati sol perché il loro biondo e comune apparire agevola una ingannevole valutazione, ancorché superficiale.
Da studioso della materia – per proprio costrutto mentale, sempre pronto ad imparare – resto comunque a Sua disposizione, mentre La saluto cordialmente rinnovandoLe i miei complimenti.
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Emerito
Gran Loggia Nazionale Italiana
Comunione di Piazza del Gesù


Gentilissimo Giuseppe Bellantonio,
la Redazione di Critica Impura concorda in tutto e per tutto con la necessità di operare dei distinguo tra la nobile e antica Massoneria nel suo significato originario, storico e culturale, e le degenerazioni deviate purtroppo affacciatesi alla ribalta delle cronache nostrane negli ultimi decenni.
Siamo convinte che anche l’intenzione dell’autrice fosse quella di non fare di tutta l’erba un fascio, ma per ulteriori chiarimenti attendiamo il suo intervento diretto.
Con cordialità,
La Redazione

Grazie alla cortesia della Redazione per il sollecito riscontro alla mia nota.
Cordiali Saluti.
G. Bellantonio

thaumazein scrive:
Illustrissimo Giuseppe Bellantonio,
confermo l’intento che ci siamo preposti nella realizzazione dei podcast: proporre elementi di riflessione e conoscenza. Ben consapevoli della complessità e della vastità della materia senza alcuna pretesa di esaustività sull’argomento, precisiamo che:ogni riferimento a forme segrete, commistioni e fiancheggiamenti affaristico-clientelari-consociativi, indebite intromissioni e/o contiguità in ambiti polito-religiosi, è stato fatto senza alcun intento di generalizzazione circa l’ordine massonico.
Nell’argomentazione il riferimento specifico è stato attribuito alle “massonerie deviate”, invero non è stato fatto alcun riferimento a “gruppi dediti a strani riti persino a sfondo sessuale quando non di tipo satanico”.
RingraziandoLa per la Sua cortese attenzione, sarei ben lieta di poter contribuire con la Sua diretta collaborazione nel diffondere maggior chiarezza e trasparenza sull’ordine, riportando l’attenzione alla Massoneria dei principi, degli ideali, dello spirito, dell’elevazione dell’individuo verso la quale è volto il nostro interesse.
Cordialmente
Livia Napolitano
                      10 marzo 2013 alle 18:07
Gent.ma Sig.ra Livia Napolitano,
desidero innanzi tutto ringraziarLa per la Sua cortese attenzione in esito alla mia nota del 9 c.m.: non dubitavo della Sua volontà di offrire ai fruitori dei podcast il miglior servizio possibile, anche con argomenti e notizie di sicuro interesse.
Motivo per cui il mio intervento era più rivolto alla platea di fruitori, così da stimolare la loro possibile curiosità indirizzandola verso approfondimenti che non fossero troppo indulgenti verso i “si dice” ovvero che non tenessero conto dell’esistenza di una realtà storica ed esoterica di fronte alla quale è tutto il resto a risultare profondamente errato e quindi “deviato”.
Mi ritenga a Sua disposizione per qualsiasi contributo Lei dovesse ritenere utile sollecitarmi per approfondimenti su questo tema, utilizzando certamente il mio e-mai di riferimento.
Ancora grazie per la Sua gentilezza e… “buon lavoro!”, in uno ai migliori saluti per la Gentile Redazione di “Critica Impura”.
Giuseppe Bellantonio


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sabato 2 marzo 2013

RAPPORTI TRA MASSONERIA E CHIESA: UN CONTRIBUTO DEL 2004

Alcuni Iniziati che seguono con particolare interesse le tematiche che vedono impegnata certa informazione nel contesto di un - solo apparente - conflitto tra Massoneria e Chiesa Cattolica, rammentando un mio intervento di alcuni anni or sono mi hanno invitato a riproporlo.
A titolo indicativo, vale la pena di sottolineare come, allorché si indichi tout-court il termine Massoneria, le posizioni di un gruppo - ancorché numeroso - non impegnano altri contesti, così come le posizioni del singolo - ancorché espresse - non impegnano gli altri soggetti: salvo che questi, nel caso in cui possano venir citati ovvero coinvolti, non oppongano una posizione non solo diversa ma anche opposta a ciò.
Nessuno, in Massoneria, è quindi depositario assoluto di un qualche verbo: specie quando taluno possa intendere di porsi come unico riferimento di una moltitudine di Fratelli e/o Sorelle che neanche conosce, fisicamente e iniziaticamente.
Lo scritto riprodotto - pur se in maniera parziale, ma non nei contenuti: per mia personale incapacità tecnica - è del 23 Ottobre 2004, ed ha lo scopo di puntualizzare una diversità di opinione rappresentativa di una Comunione che fin dal 1908 è impegnata nel particolare di questa tematica, avendone fatto uno dei propri più importanti capisaldi: con tutte le sue implicazioni, specie in ordine culturale, storico e filosofico.
Personalmente, da tempo mi sono maggiormente dedicato agli studi anche storici ed agli approfondimenti tematici che il mondo iniziatico offre copiosamente.
Il mio è quindi un intervento da Gran Maestro Emerito di quella Comunione Italiana che di seguito è indicata.
Cordiali saluti.
Roma, 2 Marzo 2013 h.18,15    
                                                                                                                 Giuseppe Bellantonio
 
------------------------------------------------ inizia
 
A\G\D\G\A\D\U\                                                          Massoneria Universale
   

Ser\ Gran Loggia Nazionale Italiana

degli Antichi, Liberi, Accettati Massoni

Comunione Italiana di Piazza del Gesù


Il Gran Maestro

Prot. N° GM- 0008/04                                                       All’Illustre Signor Direttore del Quotidiano
                                                                                             IL TEMPO
                                                                                             Piazza Colonna
                                                                                          ROMA (RM)

              Egregio Direttore,

ho seguito con interesse il Vostro articolo apparso in data 19 c.m. sul Quotidiano da Lei diretto, al pari dell’intervento di un Vostro Egregio Lettore che, in data 21 c.m. ha esposto il proprio punto di vista sul tema di presunte “lobby massoniche contro i cattolici”.
Pur rispettando le considerazioni di chi ha diritto alla libertà di esprimere le proprie opinioni, desidero sottolineare con fermezza la posizione storica della nostra Comunione Massonica che, per propria visione etica e morale, da sempre segue con favorevole attenzione le considerazioni e le posizioni che - in materia etica e morale, civile e religiosa - la Chiesa Cattolica di Roma, specie attraverso l’autorevolissima voce di S.S. Giovanni Paolo II, ha espresso relativamente alle tematiche ed alle problematiche del nostro tempo, anche schierandosi a favore di tutte le Genti, e – in special modo – a favore degli oppressi e di coloro che ancora vivono in condizioni di schiavitù: tanto fisica che morale.

Questa Chiesa di Roma, che non esita a schierarsi con gli “ultimi” – perché più vicini a Dio -, che ama e difende la Pace, che è per la Giustizia e la Tolleranza, che aiuta e veste i Poveri, non è amata da chi predilige e pratica l’opposto, come pure non è amata da parte di chi tenta di spacciare la diversità per normalità: per perseguire tale fine, i detrattori – gli stessi che da decenni attaccano l’istituto della Famiglia - adottano le tecniche collaudate della contro-informazione e della disinformazione pilotata, proprio per schernire e fare apparire diversi gli altri, i c.d. “ben pensanti” o quanti praticano la “morale cristiana”.

Ad esempio, i Fratelli della nostra Comunione trovavamo giusto e corretto che, nel contesto della enunciazione della nuova Costituzione Europea, fosse dato delicato ma vigoroso risalto alle radici giudaico-cristiane del Vecchio Continente: e questo per il rispetto di una realtà storico-filosofica che alcun tipo di laicismo potrà mai ignorare. A meno che, sotto il grande ombrello di una visione laica – quasi che la parola volesse essere assunta ad un significato “asettico”, persino al di là del non confessionale, e cioè ateo – non si intenda vedere chiaramente i connotati chiari di una sorta di revanchismo che – oggi – intende cogliere quei frutti che decine di anni di gestione del potere sotto la rossa bandiera del materialismo ateo, non hanno saputo e potuto offrire. Il contatto che palesemente esiste tra i vari gruppi, la concomitanza delle prese di posizione, la non-condanna di forme negative e negativizzanti del nostro tempo – tanto di costume che di politica – rendono chiara l’esistenza di connessioni e trasversalismi che ci riportano indietro di molti anni: sarebbe un peccato che i tanti frustrati, seguaci delle dottrine che hanno perso il confronto con la storia, intendessero ricompattarsi sotto altre forme ed altre bandiere per avviare una campagna a-cattolica se non anticattolica (si badi bene: non ho detto “anticlericale”).

Da sempre noi Massoni di Piazza del Gesù combattiamo tutte le forme – civili, politiche e religiose – coercitrici del libero pensiero, rifacendoci ad antiche ma profonde e sane radici, e cogliendo in modo ponderato la luce profusa dalla parte migliore dell’Illuminismo: un Illuminismo fatto di arte e di scienza, ma anche di profonda analisi nel contesto di una visione partecipativa e dinamica che riguardava – tra l’altro – anche le espressioni di Fede ed il modo con cui questa veniva rappresentata e vissuta.   
La nostra Comunione Massonica ha sempre difeso, e continuerà a difendere, la libertà religiosa tanto individuale che delle assemblee di fedeli – al riguardo ricordiamo ai non memori che lo scisma massonico del 1908, da cui generò l’altra Massoneria di Palazzo Giustiniani, originò proprio dalla nostra difesa, anche in sede parlamentare, del finanziamento alle scuole religiose e della libertà di potersi iscrivere alle stesse senza per ciò subire penalizzazioni di sorta -, e non vede alcun impedimento tra la normale, leale e trasparente frequentazione dell’associazione massonica, ed una fervente e totale professione di fede in ambito Cristiano.

La Massoneria non è certo atea, anzi!

           Le valutazioni accorate e preoccupate di Sua Ecc.za il Cardinale Renato Martino, poi, trovano in noi tutti fertile eco ed identica chiave di lettura in ambito sociale: non per comoda simbiosi, bensì a causa dell’analisi lucida ed obbiettiva dei fatti, sotto il profilo storico, economico, culturale e politico.

Alle considerazioni del Suo Lettore, Egregio Direttore, potrei rispondere rovesciando il problema: a volte, quando si è a corto di argomentazioni migliori, si cerca di addossare delle colpe ovvero delle responsabilità un po’ a casaccio, spesso gridando “al complotto!”, al punto che potremmo dire che forse “esiste un complotto contro la Massoneria” ed i suoi iscritti.    

A questo specifico proposito, desidero qui ricordare come proprio le ideologie di estrema sinistra e di estrema destra abbiano, nel mondo, perseguitato la Massoneria ed i Massoni: temendone gli ideali ed il forte anelito liberale e democratico, improntati a schietti sentimenti di tolleranza e fratellanza.
           Ma, anziché denunciare l’ennesima “caccia alle streghe”, siamo i primi a riconoscere che, come in qualsiasi forma associativa – dalla bocciofila, all’accademia culturale, ai club di ogni tipo, e persino in istituzioni illustri e rispettate – si può celare la negatività, ovvero l’elemento negativo o corrotto: questo non significa che le strutture, sotto il loro profilo istituzionale, debbano necessariamente esserlo.
           La ringrazio della cortese attenzione, Pregiatissimo Signor Direttore, e la prego di gradire – anche a nome dei Fratelli che ho l’onore di rappresentare - i migliori saluti.

Roma, 23 Ottobre 2004 Era Volgare                                                                   
                                                                                                      Il Gran Maestro
                                                                                                      (f.to: Giuseppe Bellantonio)
-------------------------------------- finisce


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