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giovedì 17 giugno 2021

SOLSTIZIO D’ESTATE 2021 - SAN GIOVANNI D’ESTATE

 

Carissimi e fraterni Amici.  

Siamo prossimi al giorno 21 Giugno, Solstizio d'Estate di questo 2021: molto di più di una semplice cadenza periodica dell’astronomia, perché circostanza che – ricca di antichi simbolismi e consolidata da miti e costumi persino ancestrali - induce a riflessioni e considerazioni affatto banali.

Vale la pena di soffermarci brevemente su questi contenuti esoterico-simbolici, rammentandone l’energia.                                

Pur se esistono tracce di precedenti riti mesopotamici e nell’area sacra dell’Indo e del Gange, i primi a festeggiare con una certa intensità tanto i momenti solstiziali che quelli equinoziali, furono probabilmente gli antichi egizi. Si ritiene che le grandi pietre posizionate a Stonehenge, già nel 3100 a. C., possano risalire proprio all’attuale solennità. Le pietre, infatti, ancora oggi risultano disposte in modo tale da allinearsi perfettamente con il primo Sole del Solstizio d’Estate: un modo rituale e certamente sacro per rendere un solenne (e, anticamente, devoto e sacro) omaggio alla periodica circostanza.                                                                 

In molte Nazioni, la ricorrenza viene considerata come una vera e propria festa, con festeggiamenti che vanno avanti dal 21 al 25 giugno e che – specie alle latitudini più a nord - rappresentano un’occasione imperdibile per godersi delle tiepide e toniche serate. In Svezia, ad esempio, il ‘Mid Sommar’ è ormai un’autentica festa nazionale; ma anche in altre Nazioni, come Grecia, Inghilterra, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna Ucraina, si svolgono analoghi festeggiamenti: ma ciò non avviene in Italia dove si preferisce festeggiare la bella stagione il 15 Agosto, in un mix – affatto conflittuale - di paganesimo e cristianesimo, con i festeggiamenti in onore di Maria SS. Assunta.

Tutto è incentrato sul Sole: sulla sua luminosità, sul suo forte calore… Il Sole presidia l’esplodere della Natura - dopo il torpore invernale e il germogliare ai primi tepori primaverili – e, ricco di luce - la luce che si oppone al buio -, insieme al calore sprigionati dal Sole, trovano raffigurazione simbolica nel fuoco. Il fuoco – purificatore e ricco di luminosità, da sempre simbolo di sacralità/trascendenza - rappresenta il simbolo per eccellenza di queste celebrazioni. Assieme al fuoco, le danze tradizionali riproducono festosamente – con un movimento di tipo ovale – il moto dell’astro, e vedono coinvolte persone che, tra di loro, si tengono con forza per mano formando un cerchio, con al centro uno scoppiettante falò. Oltre ciò, viene esaltato il legame con la Madre Terra, con la Natura, la sua fecondità, e nuovi e abbondanti frutti: ancora oggi, molte donne, specie se non riescono a procreare, si bagnano – pudicamente nude, mentre sulla riva i fuochi ardono – per richiamare, attraverso l’immersione (la Natura si impadronisce di loro e le cattura, imponendo i propri ritmi ‘magici’) benefici influssi. La ricchezza complessiva dei contenuti, ci riconduce al cambiamento, all’ennesimo momento di passaggio verso il futuro, all’inizio di una nuova fase, di un nuovo ciclo della Natura. Coerentemente con il sentire antico e con le conseguenti tradizioni, falò, banchetti e danze di ogni tipo, hanno sempre accompagnato questa data nel corso dei secoli.                               

Passiamo ora al particolare significato che per noi rappresenta questo Solstizio d’Estate 2021: vero momento di passaggio tra ciò che fu e ciò che sarà, vivendo con orgoglio e piena consapevolezza l’oggi. Il 2021, come lo fu anche il 2020, è stato fin qui un annus horribilis costellato di gravi e distruttive difficoltà per il Mondo e per alcune Nazioni in particolare, tra cui spicca la nostra amata Italia.                             

     Un anno intriso di vibrazioni negative, ancor più del 2020, tali da ostacolare fortemente il determinarsi e lo scorrere di quelle energie più positive e propositive, che pur il genere umano è in grado di sprigionare; un vero e proprio freno pericolosamente originato da suggestioni materiali e virtuali innescate da soggetti dall’apparente ‘credito’, decisivi nell’ideazione, pianificazione e messa in atto di tutta quella storia, di quella narrazione, che, ancora oggi - con modalità impositive colme di contraddizioni, illiberalità, ondivaghe, spesso incomprensibili e persino illogiche e conflittuali, e con il concorso di una comunicazione ‘malata’ trasformatasi in un outlet della informazione a senso unico, ossia della disinformazione - tende a sopraffare e travolgere la ragione, la logica, la razionalità e i punti fermi della vera Scienza, ponendosi come decisionistica e unica interprete – Cicero pro domo sua – di norme di ogni tipo, nonché della lettera stessa della nostra Charta.           

Ma se tutto ciò che precede affligge il mondo profano, anche nel contesto massonico italiano, quanti interessati o coinvolti a vario titolo, hanno notato l’assordante silenzio proprio da parte di chi, pur avendone il dovere materiale ed etico quale rappresentante/testimone di contesti (che dovrebbero essere…!) permeati di quegli alti Valori propri dell’Arte Reale e racchiusi nello stesso Trinomio Libertà, Eguaglianza, Fraternità, ne è stato pessimo interprete, ovvero vero e proprio latitante. Chi pur rappresenta e vive specie con la propria presenza dei contesti che per propria matrice storica e morale inneggiano agli alti e non negoziabili Valori della Libertà, non ha espresso una sola parola, un solo pensiero a difesa di principi cardine della nostra stessa vita, sociale e materiale.                                           

Questo ha lasciato tracce e interrogativi profondi, acuiti da aspetti complessi, ricchi di inquietudini e perplessità specie di fronte alle frequenti notizie (siamo forse davanti alla punta di un grande iceberg?) che l’informazione ufficiale ci trasmette ormai con quotidiana costanza. Interventi delle Autorità, udienze, interrogatori, confidenze, calunnie, inchieste giornalistiche, narrazioni, dichiarazioni a vario titolo rilasciate, ci riconducono prepotentemente a un forte – e, sembra, ormai radicato quando non delittuoso – malcostume, al centro del quale ruotano personaggi iniziaticamente grigi e anonimi ma certamente inquietanti. Soggetti che – anche se dichiaratamente intenderebbero ricondursi all’area massonica – nulla hanno a che spartire con la vera e nobile Arte Reale e con i buoni Fratelli che in essa possano operare, trasfondendovi energie oneste, funzionali ad attività improntate a principi nobili ed a Tradizioni altrettanto significative e profonde; ma, in ogni caso, costoro – questa perniciosa gramigna - coinvolgono tutto e tutti esponendo gente incolpevole a un linciaggio morale che è sotto gli occhi di tutti.

Purtroppo, la corruttela e il malaffare, l'interesse ed il favoritismo più squallido, hanno segnato e continuano a segnare indelebilmente un contesto iniziatico che dovrebbe rimanere SEMPRE al di fuori delle umane piccolezze e delle umane meschinità; ma ciò è colpa di quanti, pur se se-dicentisi ‘massoni’, in realtà sono solo dei miserabili: iniziaticamente, moralmente e materialmente. Cialtroni che campano ‘di’ massoneria e non ‘per’ essa ed i suoi Nobili e Alti Ideali, gente che mente e usa i propri Fratelli, persino appropriandosi di denaro o che ‘fa la cresta’ sui contributi da loro corrisposti.     Peraltro, un malessere che la cessazione delle attività nei Templi, ha acuito: così che i tiepidi si sono allontanati, travolti dalle incertezze dei contesti, ovvero dalle difficoltà materiali incontrate dalla propria famiglia, spesso acuite dalla perdita del posto di lavoro.                                                                  

Ciò rafforza sempre più le nostre considerazioni, i nostri studi, i nostri approfondimenti e - alfine - la nostra determinazione di quanto sia necessario e ormai ineludibile - pervenire a una nuova e diversa ‘Massoneria’: una Massoneria non dei ‘numeri’ (per lo più ‘vuoti’ di contenuti) ma delle ‘qualità’, finalmente ‘depurata’ e quindi affrancata da tutte le storture attuali, fors’anche stimolate dall'erronea e strumentale impostazione che ha avuto origine nel 1700. Fu in quel periodo – segnatamente, nel momento in cui gli ‘accettati’ iniziarono a prevalere numericamente sugli ‘antichi’ – che all’operatività venne data una diversa e ferrea impronta coincidente con la figura e l’autorità del monarca assoluto e capo religioso, unite a un malcelato anticattolicesimo: un'intelaiatura laica (o meglio, una parvenza laica sotto l’egida e la protezione della monarchia e del capo religioso) successivamente corroborata dalle pulsioni rivoluzionarie francesi, i cui progressivi sviluppi hanno determinato ciò che ben conosciamo. In primis, un malessere e una crisi di identità, dapprima tenui e sempre più significativi con il trascorrere del tempo: nati proprio all’indomani della Rivoluzione Francese, hanno preso corpo e forte sostanza via via che la spinta rivoluzionaria perdeva forza e identità piegandosi a una logica sociale che ne ha alterato e mistificato il messaggio originario (da almeno  venticinque anni, sosteniamo con convinzione che la spinta rivoluzionaria del 1789 e quella post-rivoluzionaria si sono affievolite, smarrite e quindi esaurite).      

Oggi, Solstizio d’Estate - che per noi Iniziati corrisponde eminentemente alla spinta per una rigenerazione simbolica, ovverosia al momento astronomico in cui si determina un flusso energetico rigenerativo che trova le sue radici profonde nella Madre Terra, nella Natura -  giunga a tutti Voi il mio personale saluto e il mio fermo invito: proseguite negli studi, nell'approfondimento, nel filosofare e nel ben comprendere qual è il contributo di energie che potete offrire: tanto ai Vostri Fratelli che al Mondo, alla Società che è intorno a noi, e di cui sempre e comunque facciamo parte: una Società malridotta, preda di un grande network del terrore che la paralizza, che è la preda designata di una feroce lotta da parte di chi, persino con spocchiosa sicumera,  intende smantellare ed eliminare antiche certezze e solidi valori, surrogandoli con mode e cincischiamenti intellettualoidi. Oggi, ancor più di ieri, la nostra reale missione è di essere roccia forte e levigata contribuendo nella rappresentazione di un presidio morale socialmente forte, un punto di riferimento onesto, forte anche dei principi vigorosi e immutabili che originano dalla Trascendenza.    

Il mio invito è che rafforziate questa missione, proseguendo con rinnovata energia su quella che è la ‘nostra’ Via, una Via che riporta - attraverso i concetti propri della Massoneria delle Antiche Pietre (della cui esplicitazione e grande ricchezza siamo gli unici detentori), attivati da gruppi di Studio e di Perfezionamento Iniziatico (che emblematicamente ambiscono rifarsi alle antichissime Loggie della Mistica e del Sapere Antico) – alle Originarie Tradizioni, allontanando dalle storture e dalle aberrazioni di ciò che altri fanno, quasi impongono, ma che a tutti noi non può né deve interessare. Per il semplice motivo che non è Massoneria, né è degna di rappresentarne tanto l’Opera che gli Operai. E non interessa, non ‘ci’ interessa, al punto da potere e volere sostenere, ancora una volta, che invitiamo con fermezza a non tentare di unirsi a noi – anzi, già respingiamo costoro con energia - sol perché mossi da altri quanto diversi obiettivi o interessi: noi intendiamo proseguire dedicandoci SERIAMENTE e SOLO alla vera e nobile Arte Reale, e non abbiamo certo bisogno di abbracci asfissianti se non mortali da parte di quanti abbiano una visione diversa di COSA significhi essere MASSONI e di COSA sia in realtà la MASSONERIA più autentica, quella delle Antiche e Originarie TRADIZIONI.    

Tradizioni che, per ora, abbiamo dimostrato di essere i soli a continuare a seguire con tenacia, percorrendo questa esclusiva e precisa Via: con tanta passione, con tanta cura, con tanta dedizione, secondo quello STILE antico che ci appartiene e che in molti, carenti di una propria identità storica, riescono solo a tentare di scopiazzare, peraltro maldestramente!      

              

Prima si salutarVi, consentite un richiamo a una ricorrenza anch’essa significativa: quella che celebra San Giovanni il Battista, anch’egli patrono dei Massoni, ma non delle Logge Scozzesi, il cui autentico Santo Protettore è San Giovanni l’Evangelista, colui che tracciò il ‘Vangelo dello Spirito’.  La ricorrenza del Solstizio d’Estate si è sempre rivelata molto importante non solo per il mondo ‘pagano’: difatti, proprio la chiesa di Roma decise di farla coincidere con i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, il 24 Giugno. In tale modo, l’estate sarebbe arrivata sei mesi dopo la nascita di Cristo. Un caso: certamente no, poiché molto dell’impianto cristiano prima e cristiano-cattolico poi trova forti accostamenti con molte religioni pregresse, quale fu il mithraismo.

Non è nelle intenzioni dar luogo a una lectio che abbia come oggetto gli aspetti esoterici del San Giovanni Battista – una tematica agevolmente accessibile nei molti testi disponibili – è invece chiara intenzione sottolineare con forza la severità del contesto. La simil-massoneria – così com’è stata interpretata, gestita e persino vissuta – NON è la vera, autentica, Massoneria: è invece un qualcosa a volte misterioso, inquietante, ricco di interessi che nulla hanno a che vedere con il mondo iniziatico, costellato di ‘cattivi maestri’.                                              

E’ questa una fase temporale e sociale tanto grave e solenne da richiedere coesione e vicinanza, Carissimi Fratelli, una vera e propria mobilitazione interiore in grado di salvaguardare, custodire e tutelate anche nel tempo Valori e Tradizioni, specie difronte alle peggiori e sfacciate incursioni di uomini gretti e malvagi, forti della prepotenza che solo l’uso dello sterco di Satana può consentire. Vicini, uniti, come i chicchi del melograno, pronti a sostenersi ed a sostenere, aiutando i più, deboli ed i più bisognosi; e, soprattutto, onorando quello status, quelle qualità, che fa di ciascuno un Uomo, di ciascun autentico Massone, un soggetto extra-ordinario, ricco d’animo, colto e generoso, una Persona che si distingue per Cultura e per stile di Vita, in possesso di un’impronta profonda e viva.  Non certo uno dei tanti meschini, dei tanti quaquaraquà, che non solo calpestano indegnamente il grande palcoscenico della Vita, ma che non lasceranno alcuna traccia del loro passaggio in questa dimensione.       

Con il triplice saluto di rito, Vi abbraccio fraternamente, auspicando per ciascuno di Voi Luce, Energia, Forza, Bellezza e Saggezza!                    

       Roma, 17 Giugno 2021                  Giuseppe Bellantonio

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