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giovedì 22 marzo 2012

LE FOSSE ARDEATINE

Un memore e grato pensiero va a chi simbolicamente rappresenta il vissuto di uno dei più tristi e drammatici accadimenti della nostra Storia: l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Qui – quel tragico 24 Marzo 1944, tra i 320 Martiri che furono uccisi dal piombo dell'oppressore - cadde il nostro Gran Maestro Placido Martini. Massone Illustre ed Eroe Intrepido (appartenente alla “Brigata Vespri” del Fronte Clandestino di Resistenza Romana, Medaglia d'Oro al Valor Militare), il Suo sangue si mescolò al quello degli altri Martiri di quel barbaro giorno: tra questi, i Suoi e nostri Fratelli Teodato Albanese, Carlo Avolio, Silvio Campanile, Giuseppe Celani, Mario Magri, Giovanni Rampolla, Carlo Zaccagnini. Citiamo questi fatti per sottolineare quanto noi si sia lontani da certa gente avvezza a praticare una “massoneria non-Massoneria”; anzi, più che lontani siamo opposti a certi raggruppamenti, a certa gente ed al malaffare che praticano.
I Massoni della storica Comunione di Piazza del Gesù chinano il capo di fronte a questi Martiri, auspicando che il loro sacrificio sia di monito per quanti accarezzano la dissennata pretesa di dominare altri uomini, giungendo persino ad eliminarli fisicamente.
Tale considerazione ci dà lo spunto per ribadire la nostra più ferma condanna per tutte le forme di negazionismo, riconducendo tale concetto a tutti i crimini perpetrati verso quelle minoranze etniche, colpevoli solo di avere un fede religiosa diversa.
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Emerito
Gran Loggia Nazionale Italiana del Corpo Azzurro degli AA.LL.AA.MM-
Storica Comunione di Piazza del Gesù