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http://www.secoloditalia.it/2017/11/massoneria-la-gran-loggia-ditalia-si-fa-pubblicita-con-laiuto-di-paolo-mieli/
Lo scritto ha suscitato una mia qualche riflessione, così invogliandomi a inoltrare il commento che segue:
Giuseppe Bellantonio
19 NOVEMBRE 2017 - 17:46
L’attuale Massoneria Italiana – al centro di pesantissime critiche interne alla più parte dei Gruppi noti ed operanti, nonché al centro di eccezionale quanto continua e perdurante attenzione da parte di inquirenti e Magistrati di molti Distretti Giudiziari, da tempo sotto l’occhio indagatore della Massoneria Internazionale,e da altrettanto tempo sulla bocca della vulgata popolare con critiche spesso feroci ma altrettanto spesso legittime – di per sé non ha bisogno di tifosi né di sostenitori, né di operazioni di lifting o marketing, in quanto, se operante in termini di correttezza, di trasparenza e di regolarità, ha da sola le capacità di auto-proteggersi, di disintossicarsi e di operare secondo le norme di base comunemente accettate.
Opportunità lodevoli offerte dall'esterno per consentire a taluno o a tal’altro di proporre la propria immagine, anche per esorcizzare le dense ombre delle negatività lasciate da sospetti e accuse incrociate, vanno ormai prese con attenzione; grande attenzione, quasi sospetto dinnanzi alla classica domanda qui prodest?
La Storia della Massoneria Italiana, dal 1805 ad oggi, è certamente complessa e merita interventi tali da non prestarsi ad interpretazioni di sorta: molti sono i sedicenti ‘storici’, mentre per lo più si soffermano al ruolo di analisti parziali di questo o quell'episodio, cedendo alla tentazione di lanciare molti sassi, condire le proprie parole con molti ‘se’ e molti ‘ma’ abbondantemente farciti di punti interrogativi.
Lo storico Aldo Mola, ad esempio, da lunghissimi anni studia di Massoneria e la Massoneria, curandone soprattutto le chiavi di lettura interne, pur senza cedere mai al pettegolezzo qualunquista.
Personalmente, le tinte fosche di questa pesante stagione della Massoneria Italiana, contraddistinta da frequenti lotte, divisioni e frammentazioni, lasciano sgomenta quella ‘base’ costituita da ottimi Iniziati che non riescono a capire le ‘voci’ o le notizie ‘frammentarie’ ed incerte loro propinate, insultando la loro intelligenza.
La ‘base’ costituita da coloro che vivono la Massoneria per quello che dovrebbe essere – luogo di approfondimento culturale ed esoterico, simbolico quanto ritualistico e storico – piuttosto che per quello che certe associazioni sono diventate – luogo di affari e intrallazzi, di convegni amorosi e di gestioni finanziarie ‘allegre e disinvolte’, e quant'altro – è ormai satura di certe notizie e di certo qual modo di ‘fare, interpretare’ la vita Massonica, di per sé stessa rigorosa e di alto profilo etico e morale.
Opportunità lodevoli offerte dall'esterno per consentire a taluno o a tal’altro di proporre la propria immagine, anche per esorcizzare le dense ombre delle negatività lasciate da sospetti e accuse incrociate, vanno ormai prese con attenzione; grande attenzione, quasi sospetto dinnanzi alla classica domanda qui prodest?
La Storia della Massoneria Italiana, dal 1805 ad oggi, è certamente complessa e merita interventi tali da non prestarsi ad interpretazioni di sorta: molti sono i sedicenti ‘storici’, mentre per lo più si soffermano al ruolo di analisti parziali di questo o quell'episodio, cedendo alla tentazione di lanciare molti sassi, condire le proprie parole con molti ‘se’ e molti ‘ma’ abbondantemente farciti di punti interrogativi.
Lo storico Aldo Mola, ad esempio, da lunghissimi anni studia di Massoneria e la Massoneria, curandone soprattutto le chiavi di lettura interne, pur senza cedere mai al pettegolezzo qualunquista.
Personalmente, le tinte fosche di questa pesante stagione della Massoneria Italiana, contraddistinta da frequenti lotte, divisioni e frammentazioni, lasciano sgomenta quella ‘base’ costituita da ottimi Iniziati che non riescono a capire le ‘voci’ o le notizie ‘frammentarie’ ed incerte loro propinate, insultando la loro intelligenza.
La ‘base’ costituita da coloro che vivono la Massoneria per quello che dovrebbe essere – luogo di approfondimento culturale ed esoterico, simbolico quanto ritualistico e storico – piuttosto che per quello che certe associazioni sono diventate – luogo di affari e intrallazzi, di convegni amorosi e di gestioni finanziarie ‘allegre e disinvolte’, e quant'altro – è ormai satura di certe notizie e di certo qual modo di ‘fare, interpretare’ la vita Massonica, di per sé stessa rigorosa e di alto profilo etico e morale.
Da qualche mese, da buon osservatore del contesto nella sua generalità, sono più propenso a ritenere che la Massoneria Italiana, dopo essere stata ciò che è stata e nella contingenza della odierna quotidianità, è avvita verso l’AUTODISTRUZIONE INIZIATICA.
Sempre che, proprio dalla ‘base’, non giunga imperiosa la volontà di un profondissimo, radicale, cambiamento.
Ecco anche perché non serve l’intervento di alcun supporter, in questa fase: proprio perché anch'egli potrebbe non essere ‘terzo’ ma diventare egli stesso ‘parte’ di una tematica divenuta problematica.
Un cordiale saluto.
Giuseppe Bellantonio
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