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giovedì 31 agosto 2017

MASSONERIA ITALIANA: NIENTE STREGONI…


        … Ma normali terapie, interdipendenti e complementari tra di loro, gestite in modo energico e con ferma volontà.
        Questa nota segue il mio precedente articolo del  27 Agosto: motivo per cui invito quanti non lo abbiano già letto a farlo, prima di dar luogo alla lettura di questo.
Preliminarmente: è utile chiarire che il formulare proposte, ipotizzare soluzioni, non significa intendersi depositari di una qualche ‘verità’, assoluta o meno che possa essere. Talvolta dalle idee, dalle proposte, dalle ipotesi formulate, scaturisce un confronto e puoi quindi emergere altra e diversa soluzione.
In secondo luogo, nessun ‘purista’ ovvero ‘ortodosso’ può torcere il naso: attraverso il mio scritto, non viene messo in discussione il CONTENITORE (ossia, la Massoneria) ma viene affrontato, certamente secondo ottiche e prospettive diverse dalle attuali, il CONTENUTO. Ovverosia, al ‘come’, al ‘modo’ in cui si operi nel contesto del ‘contenitore’: ovviamente il ‘come’ riguarda i Fratelli tutti ed il modo stesso con cui gli stessi possano gestirsi ed essere amministrati, ovvero accettare di essere gestiti e amministrati.
La presente, proseguendo i concetti espressi in precedenza, entra nel merito di alcune delle terapie ritenute necessarie.  Qualcuno potrà pensare che siano cose ‘banali’, quelle che leggeranno di seguito elencate; qualcun altro potrà sorridere, con leggerezza ma anche superficialità.
Di seguito le disposizioni più caratterizzanti, peraltro persino ovvie, contenute in quella che si intende debba essere la Regola ad uso dei primi Tre Gradi dell’Ordine Simbolico.
-      Innanzi tutto, tutti dovranno esplicitamente accettare di seguire le norme della Regola come pure quelle dello Statuto associativo, adeguandovisi per patto espresso.
-      Neofiti e Iscritti dovranno possedere – e soprattutto, mantenere -  i requisiti di cui allo Statuto: segnatamente, correttezza profana e massonica e lontananza da problematiche legale/giudiziarie. La presenza di un Codice Etico non potrà che agevolare.
-      I Tre Gradi Simbolici dell’Ordine Simbolico sono quelli di cui alle norme del Corpo Azzurro degli AA\LL\AA\MM\ operativi poi nel più generale ambito del R\S\A\A\. Ciò non toglie il possibile collegamento con altri e diversi Riti seriamente costituiti e operativi: ferma restando, in tale evenienza, la pratica obbligatoria di quello Scozzese Antico Accettato.
-      I Gradi Simbolici amministrati dalla Gran Loggia sono:                                       I°      Apprendista                                                                               II°   Compagno d’Arte (ma dopo min. tre anni di permanenza nel Grado di Apprendista)                                                                                      III°  Maestro (ma dopo min. tre anni di permanenza nel Grado di Compagno d’Arte)
-  Rinnovata importanza al c.d. compagnonaggio, con incremento del portato dell’importante figura del Compagno d’Arte.
-      Tanto per i Neofiti - preliminarmente all’acquisizione del I° Grado - che per quanti abbiano a regolarizzarsi – preliminarmente all’eventuale riconoscimento del Grado precedentemente acquisito – dev’essere previsto un periodo di transito in una Camera di Orientamento e Approfondimento nel cui contesto vengano impartiti insegnamenti nelle varie discipline a noi utili ovvero per noi propedeutiche alla nostra attività.    Il passaggio in detta Camera dovrà prevedere 3 (tre) livelli, ciascuno della durata di un anno: alla fine di ciascun periodo di permanenza gli interessati dovranno sostenere delle prove pratiche tese a valutare obiettivamente il livello di preparazione e le capacità espressive via via conseguite/maturate, come pure una migliore valutazione e il permanere stesso delle reali intenzioni e motivazioni che hanno fatto bussare i soggetti.  In questa fase di apprendistato preliminare – il cui fine è quello di consentire a tutti la frequentazione tra Fratelli con buon livello di cultura massonica –, ad ogni passaggio di livello, ai Neofiti verrà consegnata a cura della Camera un Attestato. Il mancato conseguimento, comporterà un prolungarsi dei tempi di studio ovvero la cortese comunicazione all’Aspirante della sua non propensione per iniziare un percorso iniziaticamente valido. Per quanti abbiano a regolarizzarsi – comunque, preliminarmente all’eventuale riconoscimento del Grado precedentemente acquisito – è prevista la (discrezionale: bisogna prima parlare e dialogare con il soggetto) riduzione ad almeno un solo anno del loro transito in detta Camera.
-      Gli Aspiranti Apprendisti, nel corso dei loro studi dovranno approfondire ovvero costituire solide basi della loro cultura nelle seguenti discipline: FILOSOFIA; STORIA DELLA FILOSOFIA; FILOSOFIA: ORIENTE E OCCIDENTE SI INCONTRANO;STORIA DELLA CIVILTA’ E RELIGIONI: L’OCCIDENTE; STORIA DELLA CIVILTA’ E RELIGIONI: L’ORIENTE; STORIA DELLA CIVILTA’ E RELIGIONI: LE AMERICHE; STORIA DELLA CIVILTA’ E RELIGIONI: L’AFRICA; STORIA DELLA CIVILTA’ E RELIGIONI: L’EUROPA; LA COMUNICAZIONE NEI TEMPI; I DIVERSI METODI ED I LIVELLI DI COMUNICAZIONE; PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE; COME CAPIRE, INTER-LIGERE, DESTRUTTURARE E INTERPRETARE CORRETTAMENTE UN TESTO SCRITTO; I TESTI SACRI; PERCHE’ LA BIBBIA; IL SENSO DELLA VITA; PATHOS E THANATOS: IMAGO VITAE, IMAGO MORTIS; C’E’ VITA OLTRE LA VITA?; LA VITA OLTRE LA MORTE; IL MONDO SIMBOLICO: LE VARIE TRADIZIONI E LORO ASPETTI INTRINSECI; LA MASSONERIA DELLE ANTICHE PIETRE; IL CAMMINO TRA INIZIAZIONE ESOTERICA E PERFEZIONAMENTO; IL CAMMINO DI PERFEZIONE: DALL’IO AL SE’; LA SAPIENZA PRECRISTIANA; PROFETI E GRANDI INIZIATI TRA OCCIDENTE E ORIENTE; IL MEDIOEVO; IL MEDIOEVO: I PRIMI ORDINI ED I MONASTERI; FEDE E MISTERO; LE DISCIPLINE DI RILASSAMENTO CORPOREO E MENTALE; FLORITERAPIA DI BACH, AROMATERAPIA, CROMOTERAPIA; ALIMENTAZIONE E SALUTE: IL CIBO COME MEDICINA PER DEPURARE MENTE E CORPO; ANTICA CIVILTA’ EGIZIA; ANTICA CIVILTA’ GRECA; ANTICA CIVILTA ETRUSCA; ANTICA CIVILTA’ ROMANA; LE ANTICHE CIVILTA’ D’ORIENTE DALLA MESOPOTAMIA ALL’INDI; LE ANTICHE CIVILTA’ SCOMPARSE, TRA LEGGENDA E REALTA’: COSA CI E’ RIMASTO?; CORPORAZIONI, GILDE, LIBERA MURATORIA, ARTE REALE, MASSONERIA: PRIMA E DOPO IL 1717;  CHIESA E MASSONERIA: L’ANALISI DELLE POSIZIONI; CHIESA E MASSONERIA: I PERCHE’E LE RESPONSABILITA’  DI UN NEQUIVOCO CHE DURA DA CENTINAIA DI ANNI; POLITICA MASSONICA: IL CORRETTO MODO DI INTENDERLA ED APPLICARLA; MASSONERIA POLITICA: UN’ERESIA STORICA E CONCETTUALE; ILLUMINISMO, UMANESIMO, RINASCIMENTO, TRADIZIONE INIZIATICA; LE VARIE AGGREGAZIONI DI TIPO MASSONICO E PARAMASSONICO NEL MONDO; COS’E’ LA REGOLARITA’ IN MASSONERIA; I RITI: COSA SONO E COSA RAPPRESENTANO; I RITI IN MASSONERIA; IL MASCHILE ED IL FEMMINILE NEL MONDO INIZIATICO ANTICO E MODERNO; IL MASCHILE ED IL FEMMINILE IN MASSONERIA: AMBITI, LIMITI, INTERESSI E PROGETTI COMUNI; IL TEMPLARISMO; I ROSACROCE; GLI ORDINI CAVALLERESCHI: LORO INFLUENZA NEL MONDO MASSONICO E VICEVERSA; UNIVERSALITA’ E UNIVERSALISMO; IL SIMBOLISMO MASSONICO: LE ORIGINI E LE CHIAVI DI LETTURA; IL SIMBOLISMO E LE ANTICHE PIETRE; COSA SIGNIFICA ESSERE UN INIZIATO; OBBLIGHI E DOVERI VERSO LA PATRIA, VERSO LA SOCIETA’ E VERSO I PROPRI FRATELLI; CAPIRE L’ESSENZA DEI RITUALI SIMBOLICI NEI TRE GRADI; ATTUALITA’ OPERATIVA NEI RITUALI SIMBOLICI DEI TRE GRADI; CAPIRE LA FILOSOFIA ED IL SIMBOLISMO DEI GRADI RITUALI SCOZZESI; ATTUALITA’ OPERATIVA NEI GRADI SCOZZESI; LA TRADIZIONE: COSA E’, COME SI IDENTIFICA, COME SI VERIFICA, COME SI DISTINGUE IL VERO DAL FALSO, COME SI VIVE; LA RICERCA, L’ANALISI ED IL RIGORE STORICO; ESOTERISMO Ed EXOTERISMO; SETTE, POLITICA E AFFARI: MASSONERIA O ANTIMASSONERIA?; LIBERTA’; UGUAGLIANZA; FRATERNITA’; MENTE; BELLEZZA; BENE E MALE; ARTE E SCIENZA; IL SENSO DEL LINGUAGGIO; PASSIONE; VIOLENZA; PENSIERO; POTERE; LAICITA’ E LAICISMO; LE DOTTRINE COERCITRICI DEL LIBERO PENSIERO; FELICITA’; FIDES ET RATIO; LA CORRETTA COMUNICAZIONE MASSONICA; MASSONERIA MODERNA, MASSONERIA POST-MODERNA, MASSONERIA NEL FUTURO; ALLA SCOPERTA DEL  RUOLO SOCIALE DELLA MASSONERIA MODERNA; COS’E’ E COME OPERA LA MASSONERIA DI PROSSIMITA’; L’ESSENZA DELLA MASSONERIA SPIEGATA AL POPOLO ITALIANO; STORIA DELLA MASSONERIA ITALIANA; COME INFORMARSI CORRETTAMENTE ATTRAVERSO IL WEB (nel loro particolare percorso, gli Aspiranti Apprendisti saranno sempre seguiti da uno o più Maestri; l’elencazione che precede non segue aggregazioni tematiche e gli studi potranno annoverare anche altre e diverse tematiche suggerite dalle esigenze).
-      Nel contesto generale, oltre alle normali Logge, ve ne possono essere con propensione ad un percorso particolare.  Possono essere previste quindi Logge di Studio, ma anche delle Logge di Adozione.  Le prime sono caratterizzate da un corso particolare dei Lavori, improntati allo studio ed all’approfondimento di tematiche significative sotto il profilo storico, etico, filosofico, morale e iniziatico (lo studio è rivolto per lo più alle materie sopra indicate, ad un livello più profondo); vedranno riuniti solo Compagni e Maestri; potranno avere un rituale ad hoc, molto più snello, per favorire un maggior lasso di tempo da dedicare alla trattazione dei temi. Sulle seconde, vale la pena di avviare un discorso: esiste un mondo iniziatico femminile, cui peraltro va riconosciuta pari dignità con quello maschile, che, a 300 anni di distanza dal fatidico e ‘moderno’ 1717, palesa prepotentemente esigenze operative cui vanno riconosciute onorabilità e rispetto. Sono contrario, come altri Illustrissimi Autori e Massoni, all’operatività c.d. mista, e non per partito preso. Donna e Uomo hanno diversità, pur nella complementarietà dei ruoli e della stessa quotidianità, fisiche, biologiche, chimiche, che tutti gli studi accademici hanno posto sempre più in rilievo e che soprattutto le neuroscienze, negli ultimi quindici anni, hanno trattato in modo sempre più penetrante. L’insieme di queste differenze, si ripercuote su tutte le funzioni dell’uno come dell’altro sesso: dalla formazione del pensiero ai processi che presidiano il ragionamento, le reazioni, le propensioni, ecc. ecc. La Donna, in Massoneria, ha sempre vissuto di una luce ahimé riflessa, sempre operando per concessione maschile e quindi adattandosi, adattando i testi esistenti alla propria volontà di operare: in poche parole e per condensare il pensiero, delle attrici hanno recitato ruoli scritti per interpreti maschili. Da qui le forzature, e la frequentissima mutazione in storture interpretative, dando così il destro alla formazione di severe irregolarità e irritualità, cui cadevano e cadono entrambi gli interpreti: Fratelli e Sorelle. Ma proprio gli studi scientifici hanno dato l’opportunità di confermare di parte di una mia vecchia teoria; noi, nel Tempio, operiamo su una base energetica molto forte: ma queste energie, scientificamente, scorrono, si direzionano e si indirizzano diversamente nella Donna piuttosto che non nell’Uomo, e viceversa. Cosa producono i nostri Lavori nel Tempio (e la ‘Catena d’Unione’ ne è evidente esempio)? Producono lo sviluppo di energie (qualcuno le chiama anche vibrazioni, ecc. ecc.: ma si tratta sempre di energie), le quali percorrendo infinite volte la struttura, si incontrano si intrecciano, si sedimentano, e spesso si deteriorano. Esse energie vanno a costituire quel portato noto con il nome di eggregore.  Ma se lo sviluppo energetico di menti ed animi maschili produce un portato strutturalmente diverso da quello femminile (e viceversa) non abbiamo una finalizzazione comune e potenziata dal concorso di entrambi nei Lavori: anzi, nella realtà, si formano eggregore diverse, non si sa quanto complementari l’una all’altra ma certissimamente diverse. Anzi, non solo a mio modo di vedere, talvolta persino conflittuali (ossia: non si potenzia, ma si depotenziano entrambe, o se ne potenzia una che infiacchisce e cannibalizza l’altra) tanto nello scorrere dall’uno all’altro dei presenti, che nel percorrere il Tempio per così permanervi. Spiegato perché chi pratichi la c.d. ritualità mista non solo non operi correttamente e irritualmente, ma operi persino vanamente sotto il profilo iniziatico (sottolineo: in quanto non riesce a produrre energie positive concomitanti, finalizzate e perduranti), resta da spiegare perché in molti indulgano in tale pratica. Ebbene: c’è chi lo fa per una consuetudine acquisita di cui non sa più fare a meno; c’è chi lo fa per una sorta di piacevolezza dello stare insieme; c’è chi lo fa per fare numero e quindi rinfoltire le proprie colonne altrimenti sguarnite; c’è chi lo fa invece per utilità e quindi perché l’interesse pratico ha la prevalenza, al di là di ogni filosofare. Un eminente personaggio, ai vertici di un folto gruppo misto, anni fa mi disse: ““..sì hai ragione, sono consapevole che non lavoriamo correttamente, ma noi per reggerci finanziariamente abbiamo bisogno delle donne, che da noi rappresentano circa il 60% dell’insieme e che sono brave ad attrarre anche altri Fratelli’’’. Ogni commento, è quindi superfluo.                             Occorre quindi che la presenza femminile in una Loggia massonica trovi idoneo e dignitosissimo spazio: non con modalità surrogate tout-court a quelle maschili. Sempre se si vogliano fare le cose in modo realmente corretto: diversamente… c’è chi farà spallucce, proseguendo come ha fatto finora… e come continuerà a fare, anche se a parole si lamenterà di quanto male vadano le cose.                                                         Ma che costui o costei sappia: la sua non è vera Massoneria, ma è simil-Massoneria (luccica… Ma non è oro… lo sembra… ma è solo ‘oro di Bologna’).                                                                                          Ciò utilmente chiarito, sono tra gli assertori che una soluzione, in un contesto iniziatico regolare ancorché moderno, ancorché post-moderno, ancorché 5G, vada indubbiamente seriamente enucleata. Fratelli e Sorelle potranno chiaramente sviluppare, ciascuno nella propria sovranità ed autonomia, collaborando e cooperando sui reciproci piani di lavoro, unendosi nella promozione di iniziative assistenziali, benefiche e filantropiche.                                                            
-      Pur lasciando libertà, nella scelta del proprio titolo distintivo, si suggerisce alle Logge di adottare denominazioni riconducibili al simbolismo, all’esoterismo, alle Tradizioni iniziatiche in genere. Ciò, per evitare il ripetersi dell’utilizzo di nomi che – pur se riferentisi a Massoni noti ovvero illustri -  si ripetono all’infinito, in più contesti tra loro persino opposti.
-      Si lavora con la clamide: i colori della stessa sono riferiti alla particolarità della Loggia. Sempre con eventuali motivi/bordature in oro.
        Come avrete notato, niente di così trascendentale o di impossibile.
Salvo… un elemento, un ‘ingrediente’, particolare.
Già! Perché c’è un ingrediente per così dire speciale: e questo è il collante che deve formarsi per amalgamare le varie fasi della cura.
Un collante… Ma cosa potrà essere mai?
Una sorta di magico brodo primordiale che possa conferire straordinari poteri ad elementi dapprima mescolati solo alchemicamente?
Forse un’antica formula evocativa scovata decifrando antichissime tavolette d’argilla scovate in un anfratto sulle rive dell’Indo… o un’invocazione tenebrosa scritta con il sangue del Faraone Nero su un antichissimo papiro d’Egitto, scoperta su una bancarella di un suk a Il Cairo?
Ma no!
Semplicemente, il collante di tutto, quello che dà qualità e sapore (e quindi, riferito ai Fratelli, il piacere ed il gusto dello STARE e del FARE), non potrà che essere tutto l’articolato della Regola: ossia del complesso di norme che regolano le attività interne, ivi inclusa una sorta di avviamento alla corretta conoscenza soprattutto della Storia, ma anche e soprattutto dell’ ‘impronta’ del Gruppo che opererà: ossia, ciò che ‘esso è’ e di ciò che esso ‘non è, cosa è giusto attendersi da questo e cosa no.
E soprattutto cosa si devono aspettare i Fratelli in Loggia, tra l’apertura dei Lavori e la loro chiusura: non il poco o il niente, ma attività iniziaticamente, culturalmente e speculativamente concreta.
Se c’è tutto questo, gli Operai hanno lavoro per anni, senza farsi venire il mal di testa perché – come accade di ascoltare più spesso di quanto non si possa pensare – non possano dire che ‘non si fa niente’, o ‘ma che facciamo, dove si va? Che obiettivi abbiamo’. Fratelli di Loggia – semplici Fratelli di Loggia, direi - che si spaccano la testa, chiedendosi – ma soprattutto chiedendo – ‘ma dove si va?’
Decisamente protagonisti e vittime di un errore di fondo: hanno scambiato la Massoneria per un tour operator, e chi li ha mal tegolati, mal accettati o tollerati solo perché paganti, i cattivi Maestri, hanno ancor superiori responsabilità.
Ecco meglio spiegata, nelle sole nove righe che precedono, la radice del male della Massoneria Italiana attuale.  
Ma anche il rimedio.

Roma, 31 Agosto 2017                            Giuseppe Bellantonio


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domenica 27 agosto 2017

MASSONERIA ITALIANA: QUALE TERAPIA? ...

      
         ...  Ancora pozioni magiche e palliativi o cura drastica?
       Rispondo subito, confermando una posizione più che nota e ormai ultradecennale: solo una cura drastica, una terapia risolutiva, può sanare la Massoneria Italiana.
Recuperando e rigenerando ma anche amputando le parti insanabilmente malate, una volta per tutte. Oppure, se il malato è portatore di infezione, e se tutto attorno a lui ha subito la stessa sorte, allontanarsi dal contagio è l’unica via.
Quindi, nella prospettiva di chi scrive, non c’è spazio per i tentennamenti o per il perpetuarsi di quella codardìa iniziatica e morale che fa sostenere a non-Massoni – ossia ai soggetti che si sono iscritti per interesse -  di esserlo, pur di restare avvinghiati a simulacri ingannevoli e immorali.
La premessa di cui sopra – che non vuole offendere nessuno, ma che è la mera trasposizione di ciò che le cronache quotidiane ci rimandano - spiana il discorso che segue, maturato sulla spinta delle sollecitazioni ricevute specie negli ultimi mesi affinché io – ‘giovane’ di oltre 60 anni di Massoneria e tra le pochissime ‘memorie storiche’ in grado di conoscere la realtà dei fatti di così lungo periodo - possa offrire un fattivo contributo ad un ‘nuovo’ corso. 
Certo, la Massoneria quella è, e non può essere modificata se non secondo canoni rigidissimi nulla togliendo alla sostanza; quindi, a dover subire modifiche, è il modo, il come si sia realmente Massoni, il modo di vivere la Massoneria, come si possa contribuire alla rilettura di tutto il contesto senza per ciò indulgere a compromessi o storture.
Quindi, non un alter, una nuova struttura - poiché se n’é già stracolmi, specie a causa di divisioni e moltiplicazioni - ma solo un modo diverso e sostanziale di essere Massoni e di fare Massoneria.
Non è stato per coincidenza o per caso che - quale sintesi di presenza, attività e studi nel nostro specifico contesto - fin dal 2008 E\V\ io abbia ‘coniato’ ufficialmente il termine Massoneria delle Antiche Pietre a corredo di un concetto formulato ed espresso in modo chiaro, trasparente e documentato, al punto da essere subito ripreso, condiviso e studiato all’estero.
Il termine – sintesi di un pensiero molto più ampio, peraltro ormai diffuso – è così diventato parte non solo del mio personale bagaglio, ma anche – e direi, soprattutto – dell’esclusivo patrimonio storico e culturale della mia Comunione massonica di riferimento, andandosi così a sommare ai solidi concetti che sempre hanno caratterizzato la stessa ed il suo operare nel tempo.   
Massoneria delle Antiche Pietre sta ad indicare quella Massoneria alla quale intendiamo riferirci: quella Massoneria espressione di valori e di insegnamenti che specie nell'antichità hanno trovato terreno fertile tra gente che possedeva il dono delle diverse conoscenze, dei saperi e quindi della saggezza.  Questa, ovviamente, non come valore assoluto – poiché quale Sapienza è pertinente solo al Divino – ma come “valore terreno”, in grado di spaziare nel Tempo.
        Premetto che tanto io che chi a me vicino rispettiamo e rispetteremo chi operi ed opererà seguendo altro e diverso sentire, diverse regole, diverse ritualità, ancorché consolidate da un uso diffuso e quindi ‘comune’: ciascuno é libero delle proprie scelte, e queste devono seguire l’indirizzo della coscienza di ciascuno, prima ancora che gli inviti e le sollecitazioni esterne.
Qui sorvolando su cosa accadde nel 1700, occorre sottolineare che noi Iniziati a un percorso Massonico, ancor prima che ci possiamo rendere conto appieno di possedere determinate peculiarità, ci portiamo dentro delle antiche iscrizioni cerebrali, all'insegna della Giustizia e della Solidarietà, per il Bene delle Genti. 
        Queste iscrizioni riconducono alle Energie che furono lasciate da Chi tracciò la Via, e da Chi la seppe percorrere nei Tempi, dedicandovi tutto sé stesso: lasciando a sua volta tracce feconde, indicando la giusta direzione da seguire.  Moltissimo di quanto fatto nel tempo – o, meglio, nei tempi - è stato smarrito o, nella migliore delle ipotesi, è stato confuso. Ma le tracce di questi percorsi, ci sono state tramandate nei modi che sappiamo: scritti, brani di pergamene, iscrizioni su argille e tavole, storie tramandateci attraverso segni, incisioni, sculture, monumenti.                                                                    Le Antiche Pietre, appunto.                                                                Qui, vennero lasciate tracce visibili e tracce meno visibili, percepibili solo da chi avesse cuore, intelligenza e la giusta conoscenza per poterle interpretare: tracce basate sul linguaggio dei simboli e delle loro precise concatenazioni sugli altri piani.
        Molto spesso, specie per le Conoscenze più peculiari – quelle legate al Sapere, ed alla sua trasmissione – un messaggio celava altri messaggi: solo la mente in possesso delle giuste sensibilità e capacità, al pari delle giuste e più sottili Energie, era in condizione di interpretare in chiave più ampia la visione anche parziale dei simboli.                                                                                        Paragonandolo alla mole di Sapere prodotto in millenni di studi e di cultura iniziatici, ciò che a noi Uomini del nostro tempo è giunto, rappresenta solo delle parti limitate; ma questi importantissimi frammenti del passato, in ogni caso mal si coniugano con il presente: anzi ne mettono in luce i molteplici aspetti negativi, specie se – pur tendendo i sensi, e storditi dai ‘troppi suoni  che ci circondano’ – non riusciamo a cogliere tracce del giusto Messaggio, della giusta Parola.  Si ascolta invece un forte cicaleccio, un chiacchiericcio indistinto, confuso nelle mille voci, nelle mille lingue, nei mille dialetti: testimonianza di un novello Kaos, di per sé conferma dell’avvenuto smarrimento dell’Antica e Inesprimibile, Ineffabile, Parola.                                                                      C’è oggi qualcuno in grado – in questa Babele caratterizzata da personalismi, dall’esaltazione dell’ego, dall’irrefrenabile senso di terrena onnipotenza – non solo di trovare, ma anche solo di porsi alla cerca della Parola Perduta?    Se gli animi sono quelli che sono, e non quelli che dovrebbero essere, come riuscirebbero costoro a percepire il solo ‘suono’, l’ ‘armonia profonda e unica’ di tale indescrivibile e inspiegabile parola?                                           Solo animi puri, incontaminati, incorrotti, potranno essere in grado di avvicinarsi quel tanto che basterà per percepirne l’armonia e quindi le corrette vibrazioni, per così tentare di ri-peterla a sua volta: con la speranza – per gli altri del tutto vana - di poter ri-petere gli stessi suoni, le stesse assonanze, le stesse vibrazioni... Una speranza del tutto flebile: che sarà concreta solo per l’unico Spirito Eletto che potrà riuscirci.
        Da tali constatazioni, la mia – la nostra - scelta ardua ma anche  innovativa, rispetto all’insensibilità se non alla sciatteria culturale ed iniziatica di molti, di ri-scoprire e ri-condursi agli Antichi Valori ed alle Vere e più Genuine Tradizioni attraverso il potenziamento di un'alacre opera di ricerca, di studio e di approfondimento esoterico-simbolico-iniziaticno, per poi perfezionare in un continuo confronto i risultati.  In quest'azione, ci siamo prefissi di eliminare il superfluo, tutto ciò che appesantisce inutilmente ciò che sta “dentro”, non agevolando la corretta comprensione di “cosa sia” realmente l'Arte Reale ed i suoi stessi fondamenti.  
A noi, interessa ritrovare il senso – oggi smarrito, al pari della Sacra quanto Simbolica Parola – del modo giusto e corretto di essere Massoni, già liberi muratori, già scalpellini di pietre, maestri di pietra e oggi scalpellini ed artisti della parte più bella e nobile dell’animo umano: con i piedi ben saldi per terra, ma spiritualmente tesi a quel Divino che ci pervade e che ci ispira, ed a cui tendiamo con ogni fibra del nostro Essere.
E’ questo, per noi, l’unico modo che possa condurre a riscoprire la giusta sequenza delle vibrazioni più  antiche, di quelle  iscrizioni cerebrali che ci portiamo dentro da millenni; del pari, ci sta a cuore che si ritrovi il piacere di distinguersi nella Massoneria attraverso il corretto modo   di “saperla vivere”: ri-conoscendola attraverso lo studio, l'approfondimento culturale, la crescita interiore; ri-trovandone l'integrità del pensiero; concentrandosi sui valori condivisi piuttosto che soffermandosi sulle interpretazioni e sui motivi delle divisioni.   Divisioni oggi ancor più frequenti nel passato: tali da depauperare ogni pregresso bagaglio, pur se faticosamente composto.
        Ovviamente, non ci sentiamo unti e pertanto depositari di una sola e/o particolare Verità: quindi non ci prefiggiamo di parlare a tutti i Massoni o in nome di tutti i Massoni, foss’anche forti di un qualche pezzo di carta da sbandierare a dritta ed a manca (come taluno potrebbe forse essere spinto a fare, forte del potere di un “io” o di un “noi” immodesto, arrogante e supponente: razzista, poiché intende escludere gli altri in modo aprioristico e presuntuoso); del pari, non ci interessa indicare questo o quel contesto, prendendone le distanze o – ancor peggio – ergendoci a giudici circa la loro giustezza costitutiva e/o la correttezza operativa e/o la scrupolosità ritualistica e/o l’onestà soprattutto intellettuale di chi possa ricoprire un qualche livello di responsabilità.
        Ci interessa, invece, ritrovarci assieme ad altri Uomini Seri e di Buona Volontà, che vogliano perfezionarsi e crescere con noi attraverso il continuo confronto, la cultura e l'approfondimento filosofico di tematiche e problematiche comuni all'umano sentire, offrendo il loro prezioso contributo di intelligenza, generosità, solidarietà e quindi partecipazione.
        Non ci interessa un qualche umano potere, ma ci interessa ricondurci all'Essenza, alla Spiritualità, alla giusta Energia delle cose e delle menti, dei cuori e delle azioni: la Massoneria ha una sua grammatica, ciò vuol dire che ci deve essere una Scuola in grado di insegnarla correttamente, come pure significa che nella Scuola devono operare Insegnanti idonei e preparati, in grado di comprendere, correggere, consigliare, e sostenere i Fratelli nel loro percorso; percorso – ricordiamolo - di Esseri Imperfetti ma Perfettibili, tendenti ad una Perfezione che in realtà mai raggiungeranno, poiché la Perfezione – in quanto traguardo assoluto – non è di questo Mondo. 
Essa è prerogativa unica di Dio.                                                        Peraltro, se mai – per un motivo a noi sconosciuto, oserei dire per una grandissima gratificazione Divina – dovesse accaderci di raggiungerla, ciò durerebbe un solo istante: qualcosa o qualcuno ci riporterebbe subito inesorabilmente indietro, facendoci ri-partire da un punto molto più in basso,     Per un nuovo inizio, per l’avvio di un nuovo e diverso ciclo.
        Questa è la nostra ricetta ed è per noi l’unico modo razionale per poter superare l'attuale momento tanto ‘amaro’ per la Massoneria e soprattutto per chi in essa operi correttamente.  La mancanza di sogni e di obiettivi da realizzare, la ricerca di un piccolo potere, l'inseguimento di meschini vantaggi, la noia e l'indifferenza che ammantano l'assenza di insegnamenti, l'inquinamento degli ideali a vantaggio degli intrallazzi e delle combinetutto ciò che ha fatto smarrire la vera essenza della Massoneria, provocandone la degenerescenza, va accantonatoE, per noi, non è un caso che il tramontare della fase ‘moderna’ della Massoneria possa coincidere con l’abbandono di mere illusioni e prendendo atto nella cessata utilità del potersi riferirsi ad un qualche pur ammiccante caposaldo del passato. Ci riferiamo all’appannarsi e quindi all’esaurirsi – peraltro, da tempo - della spinta propulsiva scaturita dall’Illuminismo, superato nel tempo da altre pulsioni etico-filosofiche e sociali ugualmente coinvolgenti intellettualmente e materialmente, quale vero e proprio elemento di Cultura, amplissime masse.
        Crescere è il nostro obiettivo, dunque: crescere interiormente, accrescere attraverso le nostre cognizioni, crescere anche numericamente – ma non necessariamente… poiché il numero non è garanzia… anzi, tutt’altro: la questione, è ormai accertato oltre ogni ragionevole dubbio, prima o poi costituisce un vero e proprio boomerang -; per farlo occorrono idee, progetti, programmi, e soprattutto Fratelli, Uomini, che – anche leggendo dei nostri propositi in ogni loro parte, e condividendoli con entusiasmo – offrano la loro freschezza d’animo, le loro migliori energie, per guardare avanti, per raggiungere degli obiettivi chiari e ben definiti, trasparenti e quindi condivisi.
        In linea con le più Antiche Tradizioni.
Peraltro, noi siamo destinati ad avere sempre un futuro: poiché sappiamo ben onorare il passato!
         Concludendo, si deve essere progettuali, come mi ricordava con generoso trasporto un Carissimo Fratello, ma nello stesso tempo anche conservatori: poiché lì è la saldezza delle Tradizioni, lì sono i nostri riferimenti certi, lì è la nostra esperienza. Conservare vuol dire anche custodire con cura ciò che ha un valore, che non desideriamo possa sciuparsi o alterarsi: sempre pronti ad evocarlo ed utilizzarlo per fare cose valide e concrete.                        Ecco perché il nostro essere conservatori e progettuali è una posizione di avanguardia, mirante al futuro attraverso la Tradizione.
        Concludiamo sostenendo con forza che il nostro comune voler essere propositivi e costruttivi è alieno da ogni desiderio di confronto e raffronto con le qualità ovvero con i difetti altrui: ‘noi’ siamo e continueremo ad essere ‘noi’, con semplicità e assenza di forzature. Ma io, personalmente, sono stato sempre lieto solo quando posso chiamare per nome, uno per uno, tutti i miei Fratelli, ovunque essi si trovino: non numeri, non iscritti, non tesserati ‘pagatori’, ma Fratelli.
        Non pretendiamo che la nostra ricetta possa andar bene a tutti o possa essere idonea a tutte le fattispecie: ciascuno è libero delle sue azioni, e quindi del proprio destino. Non diamo 'ordini', ma esprimiamo considerazioni e formuliamo possibili percorsi per operare il più correttamente possibile e consentire ai nostri Fratelli - e non solo - uguali possibilità.        
Che Iddio, Grande Artefice degli Universi, alla cui maggior Gloria tutti noi operiamo e continueremo ad operare, possa guidare i nostri passi, assistendoci con paterna considerazione.

Roma, 26 Agosto 2017                                           Giuseppe Bellantonio


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