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sabato 13 dicembre 2008

LA MASSONERIA E' MORTA O E' SOLO INANIMATA?

Inaugurando questo blog, lancio una provocazione - educata e simpatica - per gli addetti ai lavori e non.
All'insegna del dialogogo educato e della tolleranza per le idee di ciascuno.
Preso atto delle mille divisioni in cui si dibatte, praticamente dal 1908, la Massoneria Italiana, c'è da chiedersi se l'attuale modo in cui la stessa viene espressa non sia testimonianza del fallimento di un "sistema".
Cioè, il "sistema" speculativo creato nel 1717 con alla base il "potere" ovvero la gestione ed il controllo di un numero di persone in funzione dell'esercizio di un certo qual potere da parte di pochi (eletti o elettissimi, quasi sempre poco amovibili).
L'ideale venne così mortificato, e le idealità che dovevano essere la bandiera delle generazioni future vennero confuse ed offuscate dall'arrivismo, dall'interesse, dalla confusione, dalle divisioni, dai conflitti, dai tradimenti (in nome del potere: quello "piccino piccino", alias l'occupazione stabile di una poltroncina e di una qualche prebenda per sbarcare il lunario e viaggiare gratis, facendo - se possibile - qualche affare).
La vera Massoneria, è quella delle origini: sicuramente "francescana" nello spirito (basti citare Elia), certamente vicina alle tradizioni delle gens romane, dei Maestri Comacini, ma anche riconducibile agli albori di un'umanità che adoperava l'intelligenza per "crescere".
Che fine ha fatto "quella Massoneria"? La Massoneria delle origini, degli ideali?
Che ritratto incolore, scialbo, inconsistente offre la Massoneria di oggi.
Eppure di gente preparata, di Fratelli colti iniziaticamente e di cultura ve ne sono: perchè, allora, non disertano i contesti solo lussuosi o affaristici per dedicarsoi alla "costruzione" ?
Perchè non offrono il proprio tributo e contributo alla Società, contribuendo allo sviluppo della stessa? (mi permetto di indicare una lettura per i più ignota, dal titolo "L'Essenza della Massoneria spiegata al Popolo Italiano" del Gran Maestro e Sovrano Carlo de'Cantellis. Un pezzo di storia da collezionisti, scritto - in tempi non sospetti - da una delle Colonne Iniziatiche di Piazza del Gesù ).
Ed anche su questo trattererò: cosa significa "Piazza del Gesù" e perchè sono in tantissimi (troppi, direi: se non "tutti", in un modo o nell'altro) a volersene definire "discendenti" o "obbedienti".
Uno spaccato di storia, quello di de'Cantellis - il cui Luogotente era Alfredo Di Mambro, ancora con noi ad insegnare l'Arte Reale a quanti hanno l'animo e la modestia di "voler conoscere" per imparare - per chi legge ovvero leggerà.
Il dialogo ed il confronto sono avviati.
Da pari a pari.
Giuseppe Bellantonio