Alcuni Iniziati che seguono con particolare interesse le tematiche che vedono impegnata certa informazione nel contesto di un - solo apparente - conflitto tra Massoneria e Chiesa Cattolica, rammentando un mio intervento di alcuni anni or sono mi hanno invitato a riproporlo.
A titolo indicativo, vale la pena di sottolineare come, allorché si indichi tout-court il termine Massoneria, le posizioni di un gruppo - ancorché numeroso - non impegnano altri contesti, così come le posizioni del singolo - ancorché espresse - non impegnano gli altri soggetti: salvo che questi, nel caso in cui possano venir citati ovvero coinvolti, non oppongano una posizione non solo diversa ma anche opposta a ciò.
Nessuno, in Massoneria, è quindi depositario assoluto di un qualche verbo: specie quando taluno possa intendere di porsi come unico riferimento di una moltitudine di Fratelli e/o Sorelle che neanche conosce, fisicamente e iniziaticamente.
Lo scritto riprodotto - pur se in maniera parziale, ma non nei contenuti: per mia personale incapacità tecnica - è del 23 Ottobre 2004, ed ha lo scopo di puntualizzare una diversità di opinione rappresentativa di una Comunione che fin dal 1908 è impegnata nel particolare di questa tematica, avendone fatto uno dei propri più importanti capisaldi: con tutte le sue implicazioni, specie in ordine culturale, storico e filosofico.
Personalmente, da tempo mi sono maggiormente dedicato agli studi anche storici ed agli approfondimenti tematici che il mondo iniziatico offre copiosamente.
Il mio è quindi un intervento da Gran Maestro Emerito di quella Comunione Italiana che di seguito è indicata.
Cordiali saluti.
Roma, 2 Marzo 2013 h.18,15
Giuseppe Bellantonio
------------------------------------------------ inizia
A\G\D\G\A\D\U\
Massoneria
Universale
Ser\
Gran Loggia Nazionale Italiana
degli
Antichi, Liberi, Accettati Massoni
Comunione
Italiana di Piazza del Gesù
Il
Gran Maestro
Prot.
N° GM- 0008/04 All’Illustre Signor Direttore del Quotidiano
IL
TEMPOPiazza Colonna
ROMA (RM)
Egregio
Direttore,
ho
seguito con interesse il Vostro articolo apparso in data 19 c.m. sul
Quotidiano da Lei diretto, al pari dell’intervento di un Vostro
Egregio Lettore che, in data 21 c.m. ha esposto il proprio punto di
vista sul tema di presunte “lobby massoniche contro i cattolici”.
Pur
rispettando le considerazioni di chi ha diritto alla libertà di
esprimere le proprie opinioni, desidero sottolineare con fermezza la
posizione storica della nostra Comunione Massonica che, per propria
visione etica e morale, da sempre segue con favorevole attenzione le
considerazioni e le posizioni che - in materia etica e morale, civile
e religiosa - la Chiesa Cattolica di Roma, specie attraverso
l’autorevolissima voce di S.S. Giovanni Paolo II, ha espresso
relativamente alle tematiche ed alle problematiche del nostro tempo,
anche schierandosi a favore di tutte le Genti, e – in special modo
– a favore degli oppressi e di coloro che ancora vivono in
condizioni di schiavitù: tanto fisica che morale.
Questa
Chiesa di Roma, che non esita a schierarsi con gli “ultimi” –
perché più vicini a Dio -, che ama e difende la Pace, che è per la
Giustizia e la Tolleranza, che aiuta e veste i Poveri, non è amata
da chi predilige e pratica l’opposto, come pure non è amata da
parte di chi tenta di spacciare la diversità per normalità: per
perseguire tale fine, i detrattori – gli stessi che da decenni
attaccano l’istituto della Famiglia - adottano le tecniche
collaudate della contro-informazione e della disinformazione
pilotata, proprio per schernire e fare apparire diversi gli altri, i
c.d. “ben pensanti” o quanti praticano la “morale cristiana”.
Ad
esempio, i Fratelli della nostra Comunione trovavamo giusto e
corretto che, nel contesto della enunciazione della nuova
Costituzione Europea, fosse dato delicato ma vigoroso risalto alle
radici giudaico-cristiane del Vecchio Continente: e questo per il
rispetto di una realtà storico-filosofica che alcun tipo di laicismo
potrà mai ignorare. A meno che, sotto il grande ombrello di una
visione laica – quasi che la parola volesse essere assunta ad un
significato “asettico”, persino al di là del non confessionale,
e cioè ateo – non si intenda vedere chiaramente i connotati chiari
di una sorta di revanchismo che – oggi – intende cogliere quei
frutti che decine di anni di gestione del potere sotto la rossa
bandiera del materialismo ateo, non hanno saputo e potuto offrire.
Il contatto che palesemente esiste tra i vari gruppi, la concomitanza
delle prese di posizione, la non-condanna di forme negative e
negativizzanti del nostro tempo – tanto di costume che di politica
– rendono chiara l’esistenza di connessioni e trasversalismi che
ci riportano indietro di molti anni: sarebbe un peccato che i tanti
frustrati, seguaci delle dottrine che hanno perso il confronto con la
storia, intendessero ricompattarsi sotto altre forme ed altre
bandiere per avviare una campagna a-cattolica se non anticattolica
(si badi bene: non ho detto “anticlericale”).
Da
sempre noi Massoni di Piazza del Gesù combattiamo tutte le forme –
civili, politiche e religiose – coercitrici del libero pensiero,
rifacendoci ad antiche ma profonde e sane radici, e cogliendo in modo
ponderato la luce profusa dalla parte migliore dell’Illuminismo: un
Illuminismo fatto di arte e di scienza, ma anche di profonda analisi
nel contesto di una visione partecipativa e dinamica che riguardava –
tra l’altro – anche le espressioni di Fede ed il modo con cui
questa veniva rappresentata e vissuta.
La
nostra Comunione Massonica ha sempre difeso, e continuerà a
difendere, la libertà religiosa tanto individuale che delle
assemblee di fedeli – al riguardo ricordiamo ai non memori che lo
scisma massonico del 1908, da cui generò l’altra Massoneria di
Palazzo Giustiniani, originò proprio dalla nostra difesa, anche in
sede parlamentare, del finanziamento alle scuole religiose e della
libertà di potersi iscrivere alle stesse senza per ciò subire
penalizzazioni di sorta -, e non vede alcun impedimento tra la
normale, leale e trasparente frequentazione dell’associazione
massonica, ed una fervente e totale professione di fede in ambito
Cristiano.
La
Massoneria non è certo atea, anzi!
Le
valutazioni accorate e preoccupate di Sua Ecc.za il Cardinale Renato
Martino, poi, trovano in noi tutti fertile eco ed identica chiave di
lettura in ambito sociale: non per comoda simbiosi, bensì a causa
dell’analisi lucida ed obbiettiva dei fatti, sotto il profilo
storico, economico, culturale e politico.
Alle
considerazioni del Suo Lettore, Egregio Direttore, potrei rispondere
rovesciando il problema: a volte, quando si è a corto di
argomentazioni migliori, si cerca di addossare delle colpe ovvero
delle responsabilità un po’ a casaccio, spesso gridando “al
complotto!”, al punto che potremmo dire che forse “esiste un
complotto contro la Massoneria” ed i suoi iscritti.
A
questo specifico proposito, desidero qui ricordare come proprio le
ideologie di estrema sinistra e di estrema destra abbiano, nel mondo,
perseguitato la Massoneria ed i Massoni: temendone gli ideali ed il
forte anelito liberale e democratico, improntati a schietti
sentimenti di tolleranza e fratellanza.
Ma,
anziché denunciare l’ennesima “caccia alle streghe”, siamo i
primi a riconoscere che, come in qualsiasi forma associativa –
dalla bocciofila, all’accademia culturale, ai club di ogni tipo, e
persino in istituzioni illustri e rispettate – si può celare la
negatività, ovvero l’elemento negativo o corrotto: questo non
significa che le strutture, sotto il loro profilo istituzionale,
debbano necessariamente esserlo.
La
ringrazio della cortese attenzione, Pregiatissimo Signor Direttore, e
la prego di gradire – anche a nome dei Fratelli che ho l’onore
di rappresentare - i migliori saluti.
Roma,
23 Ottobre 2004 Era Volgare
Il
Gran Maestro
(f.to: Giuseppe Bellantonio)-------------------------------------- finisce
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