Oggi
è la ricorrenza di San Giovanni l'Evangelista, una Figura – quella
dell'Autore del Vangelo
dello Spirito
– cui tutti i Massoni legati alle Logge Scozzesi – dette, appunto
“Logge
di San
Giovanni
di
Scozia”
o più sinteticamente “Logge
di San Giovanni”
– si riferiscono,
riconoscendoLa quale loro Patrono.
Una
ricorrenza “non di tutti” i Massoni, quindi, ma solo di quelli
Scozzesi.
Una
ricorrenza “non di tutti” i Massoni, poiché altri – legati ad
altre formule di Rito - usano
solennizzare il San Giovanni Battista,
il 24 Giugno: lo stesso per chi si basi esclusivamente e
pedissequamente sulla c.d. Massoneria Contemporanea.
Per noi è invece una ricorrenza solenne, ed essa lo è solo per
chi operi regolarmente nei primi
tre gradi del Corpo
Azzurro
Simbolico.
Una
ricorrenza “non per tutti” i Massoni, quindi, perchè il Corpo
Azzurro, il regolare Corpo
Azzurro Scozzese
– in quanto praticante lo scozzesismo, dopi i tre gradi Simbolici –
si basa sugli
AA.LL.AA.MM.
(Antichi, Liberi ed Accettati Massoni: evoluzione per così dire
moderna
dell'avvenuta “accettazione” degli speculativi da parte
degli “antichi” operativi [conseguita
attraverso l'Atto
di Unione sottoscritto il 1° Dicembre 1813 tra i Gran Maestri August
Frederick, Duca del Sussex, per la “Society
of Free and Accepted Masons under the Constitution
of England”
e S.H. il P.pe Edward, Duca di Kent, per i “Free
and Accepted Masons of England
according the Old Institutions”).
Una
ricorrenza, infine, “non per tutti” i Massoni, poiché per
essere qualificati come
regolarmente appartenenti agli AA.LL.AA.MM.
Occorre – con tutta evidenza - possedere
requisiti specifici,
significativi e ineludibili (cfr. anche miei altri precedenti
interventi su queste
pagine e su quelle del Notiziario Massonico
Italiano).
Una
ricorrenza importantissima per quanti sentono e vivono la “Massoneria
delle Antiche
Pietre” - della cui definizione e classificazione mi
fa piacere essere stato il primo in assoluto -;
una Figura, quella di
San Giovanni Evangelista, tanto importante per la religiosità quanto
lo è
per noi.
Un
Patrono non isolato, però: si tenga in
evidenza che, prima ancora che la c.d. “Massoneria
Moderna”
potesse vedere la luce, operavano i Franchi Muratori delle
Confraternite dedicate a
San Dionigi e a San Giovanni (che in Italia
presero il nome di Maestri Comacini).
Si
dovrebbe avere memoria viva che proprio le Confraternite di Franchi
Muratori e di
Tagliatori di Pietre lavorarono sempre a stretto
contatto, al punto da dedicare la prima
Cattedrale gotica a San
Dionigi.
Non
si dovrebbe tralasciare di sottolineare come Confraternite e Logge –
sempre molto, ma
molto prima del 1700 – fossero dedicate,
sollecitandone l'influsso benedicente, ora a San Biagio
ora a San
Gregorio, ora a San Luigi ora a San Marino, ora ai Quattro Santi
Coronati ora a
Santo Stefano, a Sant'Alessandro di Scozia e persino
a Santa Barbara (che, se non erro, è già
Patrona della “Gran
Loggia Femminile Italiana”,
nata nel 1974 e composta da sole
Sorelle, regolamentatasi
autonomamente nel 1978 e che – dopo lunghi anni di studio e di
approfondimenti-dibattiti storico-ritualistici - con il 22 Settembre 2012 ha
informato della
nuova forza e del nuovo vigore che ne pervadeva le
componenti).
Non
erano e non sono certo forme di “superstizione” a dettare questi
comportamenti:
comportamenti che non furono certo censurati dalle
Autorità ecclesiastiche delle vari epoche.
Che
dire poi dei Maestri d'Arte che tra le ricorrenze celebravano con
particolare e significativo
riguardo quelle dell'Ascensione
di Gesù (nella
Tradizione cristiana, la salita al Cielo di Gesù:
avvenuta 40 giorni
dopo la Sua Resurrezione) e dell'Assunzione
di Maria
(nella Tradizione, la
Sua glorificazione con l'assunzione in Cielo in
anima e corpo).
Che
dire, infine, dei Sacerdoti che officiavano nelle sedi delle
Corporazioni e nelle solennità
delle loro Logge in tenuta ufficiale
- in alcune prendevano il nome di Cappellani – per
solennizzare
davanti a Dio, ma non solo, tanti momenti importanti, tra i quali,
qui ricordo, la
posa della prima e quella dell'ultima pietra nella
costruzione delle Cattedrali!
La
“Massoneria
delle Antiche Pietre”,
dunque. Non a caso ho voluto chiamare così quella
Massoneria alla
quale io e chi ha eguale sentire intende rifarsi: espressione di
valori e di
insegnamenti che nell'antichità hanno trovato terreno
fertile tra gente che possedeva il dono
delle diverse conoscenze, e
quindi della sapienza. Non come Valore Assoluto – pertinente solo
al
Divino – ma come Valore Terreno, spesso in grado di spaziare nel
Tempo.
La Massoneria non è nata nel 1714 o nel 1717: sono state, quelle, date in cui antiche Regole e
antiche Tradizioni sono state profondamente rivisitate e codificate secondo diverse, quando non
nuove, impostazioni.
La Massoneria non è nata nel 1714 o nel 1717: sono state, quelle, date in cui antiche Regole e
antiche Tradizioni sono state profondamente rivisitate e codificate secondo diverse, quando non
nuove, impostazioni.
Forse, anzi sicuramente, i Fratelli che diedero
impulso a questa nuova fase – quasi del tutto
“nuova” rispetto
al passato, quindi certamente “moderna” - avrebbero voluto
approfondire gli
indissolubili legami tra “prima” e “dopo”:
probabilmente non ne ebbero il tempo, travolti dalla
grande mole di
operatività che li coinvolse oltre ogni aspettativa. Ma noi Massoni
– ancor
prima che scopriamo di avere tali caratteristiche - ci
portiamo dentro antiche iscrizioni
cerebrali, all'insegna della
Giustizia e della Solidarietà, per il Bene delle Genti.
Queste
“iscrizioni” riconducono alle Energie che furono lasciate da Chi
tracciò la Via, e da Chi
la seppe percorrere dedicandovi tutto se
stesso. Moltissimo di quanto fatto è stato smarrito, ma
le tracce di
questi percorsi ci sono state tramandate nei modi che sappiamo: brani
di
pergamene, iscrizioni su argille e tavole, storie tramandateci
attraverso monumenti, statue,
sculture: le Antiche
Pietre.
Qui, vennero lasciate tracce visibili e tracce non visibili:
entrambe
interpretabili nel loro combinato significato solo da chi
avesse cuore, intelligenza e la giusta
conoscenza per poterle
intendere: tracce basate sul linguaggio dei simboli.
Poiché
sono abituato a trattare di cose che conosco piuttosto che non di
cose che conosco poco o
di cui mi possa essere giunta notizia, Nel
tracciare queste righe mi sono riferito al mio vissuto
nella
Comunione di Piazza del Gesù – in cui per lunghi anni ho ricoperto
importanti Dignità – e
quindi agli studi, agli insegnamenti
profondi e documentati che lì sempre sono stati svolti,
facendone un
contesto non confondibile con altri che – pur se rispettabili –
avevano ed hanno
loro particolari e diverse modalità operative e
ritualistiche.
Ecco
perchè, quando si criticano i Massoni, quando si rovescia acido
sulla Massoneria, chi lo fa
dovrebbe ben sapere che “non tutti i
Massoni” sono tali, “non tutti i Massoni” si assomigliano,
“non
tutti i Massoni” hanno le stesse regole: pur riconducendosi essi ad
una Famiglia
Universale.
Ma solo sotto un profilo lessicale ed eminentemente filosofico; poiché il “sentire” di
Ma solo sotto un profilo lessicale ed eminentemente filosofico; poiché il “sentire” di
ciascun
iniziato risente della Società in cui opera, del Popolo cui
appartiene, della Religione
praticata, degli stessi influssi, delle "vibrazioni", delle "energie" che la
sua stessa Terra di
origine gli ha trasmesso.
origine gli ha trasmesso.
Tutto
questo è per me, e per gli Illustri Fratelli che con me condividono
ed hanno adottato
questa rinnovata visione iniziatica, la “Massoneria
delle Antiche Pietre”:
a sua volta permeata
dei più positivi influssi originati dalla
Confraternita
Federiciana
e da tutto il background
storico-filosofico-iniziatico che ad essa fa da tessuto.
Roma, 27 Dicembre 2012
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Em. "Gran Loggia Nazionale Italiana Comunione di Piazza del Gesù"
Roma, 27 Dicembre 2012
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Em. "Gran Loggia Nazionale Italiana Comunione di Piazza del Gesù"
Disclaimer 1
L'autore nonché titolare dei diritti e dei doveri relativi alla gestione di questo blog rende noto a tutti gli effetti di Legge quanto segue:
1) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Ai sensi dell'art. 65 della Legge 22 Aprile 1941 n° 633, è vietata la riproduzione e/o diffusione totale o parziale - sotto qualsivoglia forma - senza che vengano citati il nome dell'autore e/o la fonte ancorché informatica.
2) E' vietato trarre copie e/o fotocopie degli articoli/interventi contenuti nel presente blog - con qualsiasi mezzo e anche parzialmente - anche per utilizzo strettamente personale/riservato.
Disclaimer 2
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. I commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla privacy, potranno essere rimossi senza che per ciò vi sia l'esigenza di prendere contatto anche preventivo con gli autori. Nel caso in cui in questo blog siano inseriti testi o immagini tratti dal web, ciò avviene considerandoli di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione fosse tutelata da possibili quanto eventuali diritti d'autore, gli interessati sono pregati di comunicarlo via e-mail al recapito giuseppebellantonio@infinito.it al fine di procedere alla opportune rettifiche previa verifica della richiesta stessa. L'autore del blog non è responsabile della gestione dei siti collegati tramite eventuali link né dei loro contenuti, entrambi suscettibili di variazioni nel tempo.
Oltre ciò - specie per le parti informative a contenuto storico e/o divulgativo - i Lettori, ovvero quanti comunque interessati alla materia, che possano ritenere ciò utile e opportuno, potranno suggerire delle correzioni e/o far pervenire qualche proposta. Proposte che saremo lieti di valutare ed elaborare.
Nessun commento:
Posta un commento