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lunedì 20 settembre 2021

FORTI CONNOTAZIONI PER QUESTO EQUINOZIO D'AUTUNNO

   


    Pochi   giorni   fa,  ho riproposto un  mio scritto del 2008 - ‘Nuovi Orizzonti’:
https://massoneriaesocieta-giubell.blogspot.com/2021/09/nuovi-orizzonti.html -, nel cui contesto ho toccato tematiche circa le quali più e più volte ho richiamato il comune interesse, specie di quel mondo iniziatico che fa diretto riferimento alle ‘originarie’, Alte e Nobili Tradizioni dell’Arte Reale.  Temi di segno antico, ma comunque rilevanti, che fanno occhiolino al presente, per ricordarci l’esistenza di una continuità morale e storico-sociale ineludibile, pur se in un contesto estremamente ‘liquido’, inquietante e persino devastante qual è quello attuale.                                                                                              Così che la linea del simbolico orizzonte – che talvolta appare angusto e grigio - dev’essere considerata in realtà con una sua continuità, nell’ottica di un susseguirsi di ‘Nuovi Orizzonti’ cui noi tendiamo, scrutando e operando senza sosta.  Il che, per quanti siano muniti dei nostri stessi principi e ideali – come pure siano leali, retti e di buoni costumi - significherà affrontare continui approfondimenti, analisi, impegno, introspezione e vero e proprio tenace combattimento contro le forze del Male: in un viaggio molto diverso dal previsto, colmo di incognite, dalla méta sconosciuta per collocazione ma certa per il fulgore che alfine emanerà.                                                                                                   Tutti – volenti o nolenti: poiché non c’è spazio per i ‘tiepidi’, già perdenti in partenza - siamo coinvolti in un vero e proprio scontro epocale che  ci vedrà impegnati con le sole ‘armi’ per noi possibili, sulla base di quel principio di non aggressione – se pretendi di essere rispettato, devi rispettare gli altri: tu per primo, e senza che venga esercitata o subita alcuna minaccia ovvero atto di costrizione o di forza - a noi familiare e che fa riferimento alla nostra cultura, specie iniziatica, e alla lucidità di un’analisi che può improvvisamente rivelarsi tremenda.                                                                                                     Questo mio scritto, quindi, non toccherà esclusivamente i possibili significati simbolici ed esoterici correlati a Equinozi e Solstizi, ma quanto qui tracciato costituirà occasione e sprone per una migliore e più profonda introspezione; tale da consentire quel grande sforzo che potrà far venire alla luce il meglio di noi stessi: sia per un continuo migliorarci che per offrire aiuto agli altri con intelligenza, generosità, altruismo, amore e compassione.                                                                                                  Da centinaia e centinaia d’anni, a questi particolarissimi momenti – com’è l’Equinozio d’Autunno del 22 c.m. – è stato dato intenso significato esoterico-simbolico, identificato poi dalla Cristianità nelle proprie ricorrenze più pregnanti: Natale, Pasqua, S. Giovanni Battista e San Michele Arcangelo.  Cadenze tutte, che ci riconducono alle grandissime Energie che, dal Sole, si immettono nei varchi – vere e proprie porte cosmiche - costituiti da Solstizi ed Equinozi. Forze particolarmente potenti; ma Forze con cui, chi ha coscienza e conoscenza, ha la possibilità di ‘comunicare’ per proseguire nella costante azione di levigazione interiore, al fine di arricchire e quindi potenziare il proprio spirito: sempre tenendo presente la nostra (molto) effimera presenza terrena, e quindi di un corpo che altro non è se non un contenitore ‘a termine’.                                                                                                           In Natura, come pure nella vita degli Esseri Umani, nulla avviene per caso, bensì segue un ritmo e un processo regolato da modi e tempi in cui all’Uomo è dato intervenire pochissimo, mentre tutto è concesso per aiutarlo a comprenderne gli aspetti più profondi, elevati e autentici. Proprio quelli che – sempre all’insegna dell’Armonia e seguendo i principi dell’Amore Universale - ne segnano il percorso vitale su questa Terra.   Ma la nostra natura umana – proprio per ciò imperfetta pur se perfettibile – non deve farci scivolare in una qualche forma di compiacimento o superbia! La nostra cultura esoterico-simbolica e il senso iniziatico non devono farci dimenticare che, nei piani del sottile, quelle che governano il Tutto sono Potenze formidabili, sprigionando e canalizzando Energie e Vitalità.                    Fermo restando che, queste particolarissime fasi, sono vissute, apprezzate e studiate da tempo immemorabile, ricordiamo che è proprio l’Equinozio d’Autunno a segnare l’avvio di un nuovo ciclo: allorché i frutti si separano dai rami per cadere. Nel contatto con il terreno, avviene il distacco dei semi e mentre tanti semi si fermeranno in superficie, molti andranno in profondità, avviando un nuovo ciclo vitale.  Un ciclo naturale, quello della nascita della Vita: il medesimo che simbolicamente riguarda ogni Creatura, incluso l’Essere Umano. Ed è proprio l’Autunno il periodo in cui avviene quella separazione che filosofi e naturalisti hanno studiato e sempre esaltato: ricordandoci la stretta riconducibilità alla vita dell’Uomo, poiché ci sarà un ineludibile momento in cui anche per lui avverrà la separazione della parte interna - ‘spirituale’ - da quella esterna - ‘materiale’ -. Alla separazione dell'anima dal corpo – resterà solo un cadavere immoto, svuotato di ogni energia – l’anima passerà Oltre, in nuove dimensioni, per affrontare – ma ciò non potrà essere per tutti… - una nuova Vita ovvero una Vita dopo la Vita. Certo, nel passare Oltre, non tutte queste forme di Energia – essendo di valenza diversa l’una dall’altra - saranno canalizzate nella stessa direzione: ma di questo nessuno dovrebbe meravigliarsi. Salvo coloro che ‘non credono’ o sono convinti che ‘dopo’ nulla esiste, fors’anche pensando di essere padroni delle loro vite, del mondo. Dal mio punto di vista, è questa una visione molto terrena e materiale e quindi 'ristretta', persino angusta e arida.                                                                                                              Da tutto ciò, per noi proviene un intenso insegnamento, invitandoci a guardare tutto con occhi non offuscati da timori e paure, imparando ancor meglio ad apprendere, selezionare, discernere, a separare il puro dall'impuro, l'utile dall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva, la vita dalla morte, l’obbedienza dalla ribellione, gli stessi angeli dai diavoli.                                                              
 Intorno a noi – e non da oggi, da sempre – le forze del Bene e quelle del Male si fronteggiano e combattono, colpo dopo colpo si consumano destini di Popoli e Nazioni, di singoli Esseri, quelli che sembrano equilibri fissi e duraturi d’improvviso vengono stravolti e là dove c’erano la quiete e la pace, all’improvviso si scatena il disordine e il caos sembra prevalere. Spesso, troppo spesso, ciò accade in modo cruento e crudele, perché il caos non è ‘naturale’ bensì è prodotto dallo sciagurato intervento di esseri umani perversi e nefasti.                          Avrete ben compreso che Vi sollecito con ogni mia fibra vitale alla riflessione, riconducendovi all’origine per trovare la risposta a un quesito solo apparentemente accademico: cosa c’è all’origine di tutte le sventure umane, alcune delle quali incombono su tutti noi?  C’è proprio l’assenza – o la sopita capacità – di esercitare il discernimento, attraverso l’utilizzo della ‘ragione’: così che il c.d. ‘libero arbitrio’, se poco ‘ragionato’, troppo spesso fa imboccare quella che appare essere la strada più facile, ma che in realtà si presenterà poi come tortuosa o addirittura pessima, inducendoci a commettere errori persino esiziali. E quando ciò accade significa o che la nostra ignoranza, supponenza o sciatteria ha superato persino l’istinto di sopravvivenza, o che qualcuno o qualcosa ci è ‘entrato dentro’, stordendo la nostra ragione e appropriandosi della nostra Libertà così ponendo delle robuste grate alla nostra mente. 

                                              *                                                                                                  Ciò che accade intorno a noi non può né deve essere ignorato e anzi deve esserci di costante insegnamento e monito: la disordinata e persino indecorosa secolarizzazione e la crescente scristianizzazione, con la parallela imposizione di un ‘pensiero unico’ – che si caratterizza soprattutto per l’assenza di contraddittorio o critica, utilizzando metodiche impositive che di fatto negano la libertà di pensiero e persino lo ‘stato di diritto’ - non possono farci dimenticare quel filo indissolubile che ci lega al Trascendente, così che dobbiamo affidarci alle Forze che presiedono all’equilibrio e alla giustizia per così consentirci di discernere ciò che è ‘buono’ da ciò che è ‘cattivo’, per far sì che il ‘bene’ possa farsi strada, possa esplodere in modo benefico, mentre allo stesso tempo dovrà essere fatto di tutto per allontanare ciò che è ‘male’ e che ci fa implodere, sfigurando irrimediabilmente la nostra anima.          Ma attenzione: perché il confine che separa il ‘bene’ dal ‘male’ è sottilissimo e spesso ambiguo, specie perché il ‘male’ dà sempre fondo a tutti i suoi malvagi e caramellosi strumenti, tentando di sopraffare il ‘bene’ e chi in nome di esso e per esso operi. Occorre affinare ogni propria risorsa: ci vuole maturità, capacità di analisi, riflessione e discernimento. È proprio attraverso l’uso della ‘ragione’ che, anche osservando i fenomeni della Natura, gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte.                Equinozio d’Autunno, dunque. È giunto il tempo e dobbiamo saper guardare oltre l’orizzonte, alla ricerca di ‘Nuovi Orizzonti’: per noi, per i nostri figli, per le generazioni che verranno. Ma anche per testimoniare che ‘ci siamo’, ‘esistiamo’, e che vogliamo vivere in modo degno e dignitoso, soprattutto ‘liberi’. È quindi questo il tempo giusto per separare il ‘bene’ dal ‘male’, in certo qual modo in sintonia con l’opera dell'Arcangelo Michele: e sarà proprio questa luminosa Entità che per ordine Divino, rivestirà il ruolo principale nella ‘ripulitura’ non solo spirituale della Terra. Un calcolo orientativo e scientifico, ha stabilito che, negli ultimi 52000 anni la Terra sia stata abitata da ca. 108 miliardi di Homo Sapiens: una moltitudine enorme di Esseri trasformatisi in polvere impalpabile, in atomi, dispersi in terre, sabbie, mari, laghi, fiumi, nella stessa aria. Ma anche una grande quantità di Energie. Una moltitudine di esseri, quindi, animati da ‘positività’ e ‘bene’, contrapposta a una moltitudine di esseri ‘negativi’ permeati di ‘male’. Proprio alla luce della Storia a noi nota, pensate all’immensa mole di cattiveria, di forze distruttrici che sono state riversate sulla Terra attraverso l’Uomo e nell’Uomo. Energie che si sono sommate, accrescendosi e cumulandosi in una qualche ‘forma’ cui di volta in volta è stato dato il nome di Serpe Velenosa, o di Drago, o semplicemente quello di mostruoso e devastante Spirito del Male o di terrificante Principe delle Tenebre. È utile ricordare e citare l’essenza delle Scritture: quelle che sembrano narrare storie antiche, ma che in realtà sono finestre sul futuro attraverso esperienze del passato. È la stessa Storia a esserci buona testimone e maestra: tali diaboliche entità rappresentano il mostro devastante che con una potenza smisurata corrompe Uomini e Nazioni, che devasta e distrugge Terre e Città, che arma la mano di scellerati assassini quasi sempre ammantati di un perbenismo utile a camuffare il male che li pervade e quindi la loro abietta crudeltà.                                                                                                                                        Vale la pena di rammentare a costoro la prestigiosa figura di Alessandro Magno: volle che, al momento dei suoi funerali, le mani penzolassero dal carro funebre libere e ben visibili a tutti. A testimoniare che, là dove ci potrà condurre la morte, nulla potremo portare delle ricchezze e dei beni terreni e del possibile potere ad essi legato.                                                                                                      Solo Dio - l’Uno e il Tutto - potrà proteggerci attraverso la forza della spada fiammeggiante dell'Arcangelo Michele, cui ci affidiamo fiduciosi affinché realizzi ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore: libera nos a malo! Una liberazione alfine definitiva e perpetua. Ricordiamo, a questo proposito, quel che diceva il grandissimo Scienziato Nikola Tesla “il mio cervello è solo un ricevitore: nell’Universo c’è un nucleo da cui otteniamo conoscenza, forza e ispirazione. Io non sono ancora penetrato profondamente nei segreti di questo nucleo, ma so che esiste”. E Nikola Tesla non era certo il primo venuto!                                                                                                                                              Ma, emerge anche un altro fatto indiscutibile: anche se la disperazione tenta di impadronirsi di noi, anche se la paura ci pervade, anche se l’odio verso il nostro prossimo ci viene instillato con sfrontata quanto abile sottigliezza, anche se ci troviamo al cospetto di mentitori seriali che non si confrontano ma impongono o negano tutto (anche sé stessi), dobbiamo trovare la forza di reagire e di agire offrendo ogni nostro più piccolo possibile contributo affinché il ‘bene’ prevalga, sempre fedeli a quel principio di ‘non aggressione’ che, unico, ci riconduce a dare e richiedere rispetto. Dobbiamo alfine concentrarci in noi stessi, trovare la giusta energia per unirla a quella degli altri Uomini con cui dobbiamo essere in costante contatto in una ‘catena d’unione’ di mente, cuore e spirito, che abbraccia il Mondo. Proiettandosi oltre. Diamo forza a un moltiplicatore di Energie positive, là dove il ‘male’ ci vorrebbe proni, mortificati e in balìa di menti e mani abili quanto criminali. Collegati, gli uni agli altri, produrremo maggiori Energie positive, vitali, che rafforzeranno, in una condizione di continuo eggregore, ogni bastione utile alla nostra difesa.                                                                                    Ci sostiene la certezza che la Luce trionferà ancora sulle tenebre, anche se non sappiamo quando ciò avverrà: ma è già avvenuto e così sarà ancora, poiché abbiamo ormai capito che luce fu non solo all’atto della Creazione; essa si manifesta ogni giorno, ovunque: a ogni sorgere del Sole o anche solo all’accendersi di una fiammella nell’oscurità più fitta!                                                                                           Preso atto del punto in cui ci troviamo, non possiamo non partecipare al combattimento del Genio del Sole, dell’espressione della Potenza stessa di Dio. Poniamoci quindi nella condizione interiore di offrire in aiuto il meglio di noi stessi. I nostri ‘strumenti’?  Quelli di sempre: l’amore per il prossimo, l’armonia con la Natura e gli Uomini, la fiducia nella Giustizia e nella Verità, la forza di quella Libertà che esiste e resiste pur nella gente avvilita e umiliata da lacci, lacciuoli e catene di ogni tipo, e soprattutto lo strumento più forte ossia la Fede in Dio.  Ma teniamolo bene a mente, sempre: la Libertà è sì diritto, ma è soprattutto conquista quotidiana, da sostenere e difendere.  Perché senza sentirci Liberi e senza la forza della Fede, non potremo mai accedere alla piena fiducia in noi stessi, ci sentiremmo deboli e persino inadeguati e non potremo contribuire al perfezionamento dell’individuo attraverso la crescita dello spirito, la meditazione, gli studi e l’approfondimento culturale e filosofico, l’attenzione verso la morale universale, il confronto continuo con i nostri simili e con la società contemporanea. La Libertà ha un costo, ma allo stesso tempo non ha prezzo: teniamolo bene a mente! Non dimentichiamo poi di indagare, approfondire ed esercitare lo spirito critico, grandi e perenni stimoli per il Libero Pensiero e per la Ragione, strumenti necessari per affinare il nostro impegno nella lotta contro l’ingiustizia, la disonestà, l’ignoranza ed il male in ogni sua forma, adoperando gli strumenti del Bene ed i migliori sentimenti di Amore e Fratellanza universali, con spirito caritatevole e filantropico specie verso coloro che sono più deboli, emarginati, svantaggiati, oppressi, e che subiscono forme di ingiustizia e iniquità sociale, avverse alla dignità umana.                                                                                     Cose dette e ridette, direte; cose persino ovvie, potrete soggiungere. Certo: dette e ridette, ma purtroppo male interpretate e ancor peggio attuate nella umana quotidianità.                                                                                                                                                                                                                 Roma, 20 Settembre 2021                                                                                                                 Giuseppe Bellantonio                                                                                                                             (fine della prima parte: la seconda, "Confida nella forza che è in te", sarà pubblicata il 22 Settembre)            

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