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martedì 21 settembre 2021

CONFIDA NELLA LA FORZA CHE E' IN TE!

 

Taluno, nel leggere, potrebbe storcere il naso al mio richiamo alla Fede e a Dio: ma della Fede non dobbiamo ricordarcene solo in punto di morte o quando il cumulo delle nostre cattive azioni (si è sempre consapevoli quando si agisce scorrettamente o con malvagità) ci presenta il conto, o quando la paura o le malattie ci corrodono.  E se ci troviamo in certe situazioni è anche perché il ‘finto progresso’, sostenuto da chiare complicità, ci ha allontanato da questa privandoci di uno dei sostegni della nostra Cultura di base, del nostro stesso Essere.

Sia comunque chiaro: ciascuno è libero nell’esprimere e vivere la propria Fede – sempre che ne abbia una degna di tal nome -, né questa può essere sindacabile, censurabile o perseguibile. Ma personalmente poco apprezzo gli atei (quasi tutti sedicenti tali, in realtà), o i c.d. ‘senza dio’. Proprio per questo, non trovo difficoltà nell’esprimere ciò che sento e che condivido con i miei Amici più fraterni: per noi non solo Dio esiste ed è il nostro punto di riferimento certo, ma Dio è tale, senza avere necessità di formule, bizzarrie, circonvoluzioni lessicali. Non è certo Figura da assimilare in concreto ad un pur eccellente geometra o architetto o ingegnere che possa essere.

Ecco quindi come temi tra di loro apparentemente disaggregati – la celebrazione dell’Equinozio d’Autunno, lo stimolo a rafforzare quanto necessario per affrontare il pessimo momento contingente, il richiamo all’auspicato e risolutivo intervento delle Forze del Bene, la stessa cognizione di Dio dal punto di vista di chi si nutre degli studi che coinvolgono la mente, il cuore e l’anima – trovano utile concatenazione e crogiolo in un tutt’uno che ci porta alla riflessione, ma anche ad agire seguendo la via maestra di quei Doveri di cui teniamo a mente ogni sillaba, scolpita col fuoco.                                                 Da quando una certa situazione si è manifestata – avviluppandoci in un abbraccio mefitico e soffocante - non ho avuto il piacere di sentire voci serie e chiare alzarsi con concreta fermezza a tutela di principi quali sono quelli da sempre propugnati dal nostro mondo iniziatico: primo tra tutti quello di strenui sostenitori della Verità, della Libertà, della Giustizia e del Libero Pensiero. I veri Massoni non possono che reputare illecite e quindi condannabili le minacce verso chiunque, e si battono per la tutela della libertà dell’individuo, che non può subire violenze fisiche o morali, essere intimidito o peggio ancora ricattato, per così dover accettare obtorto collo iniquità, discriminazioni e ingiustizie, o vedere menomato il proprio diritto alla personalità.                                                                                                      E da chi non difende questi Valori, questi Principi, questi Ideali, occorre stare alla larga: semplicemente, vuol dire che non è un autentico Massone, né un vero Iniziato, ma recita una parte quale mero iscritto a una qualche associazione che, per sostenersi, osa - direi, temerariamente - definirsi iniziatico-massonica.                                                                                                                                           Amici miei c’è molto da fare, anche perché un certo qual 'revisionismo' storico ormai s'impone; (almeno) negli ultimi 150 anni una diabolica combriccola umana potrebbe aver costruito un mosaico di cui oggi l’Umanità patisce le conseguenze, gettando alle ortiche progresso umano ed evoluzione, socialità e sviluppo intellettuale.   Qualcuno, di punto in bianco, ci sta obbligando a non tenerci più per mano, a non poterci più mostrare empatici, e lo stesso nostro 'prossimo' viene bruscamente distanziato da noi, dalla nostra sfera sociale, scardinando proprio uno dei fattori che hanno fortemente determinato il progresso umano: lo scambio della parola, il dialogo, il confronto, la socialità.                                            Allontaniamo da noi chi ci mente, chi vuol depredarci materialmente e spiritualmente, chi percepiamo esserci ostile se non nemico, i mestatori, i ladri ed i corrotti. Forse dovremo custodire nel nostro particolare ‘scrigno’ tutto ciò che ad oggi ha rappresentato un Valore certo e inalienabile, in attesa di tempi più propizi; forse il nostro sforzo non produrrà effetti visibili; forse dovremo seppellire questo ‘scrigno’ insieme alle nostre spoglie mortali: ma sono certo che verrà un tempo in cui menti limpide e mani degne sapranno individuarlo e recuperarlo - fosse anche tra cent’anni – ri-scoprendone i veri, altissimi contenuti. Ossia quei Valori, quelle Antiche Tradizioni, quegli Alti Ideali che non hanno tempo poiché fanno parte del Tempo, e che pur se cancellati con la vernice dell’odio e della discriminazione, esistono e resistono! Ma prima di tutto, occorre prendere fermissimamente le distanze da quella platea di ‘massoni-non-massoni’, di quegli approfittatori che nulla hanno a che fare con la vera Libera Muratorìa ma che invece costituiscono una losca, trista, camarilla.                                                Per noi che ci sentiamo forti degli insegnamenti di Socrate, Pitagora, Dante Alighieri, Ermete Trismegisto, Platone, Giordano Bruno, Elia, Tommaso Campanella, Pico della Mirandola, San Bonaventura, Rudolf Steiner e di tanti altri Costruttori del Mondo, tenere a mente il pensiero di Aristotele è un dovere: “Apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente”; ma è utile tener presente anche le parole – che poi statuirono un principio – di Thomas Jefferson:”If a law is unjust, a man is not only right to disobedy it, he is obligated to do so (se una legge è ingiusta, un uomo non ha solo il diritto di disobbedirla, egli è obbligato a fare così)”.   E sarebbe ora che – così come ho già fatto insieme ai miei fraterni Amici - certo qualificato mondo iniziatico accantonasse la ‘dipendenza’ tossica da standard stranieri: per ricordare e abbracciare con forza la storia luminosa della Schola Italica come quella dei Maestri Comacini, della cultura dei veri e più antichi costruttori in Italia, fin qui non valorizzati nel giusto modo, ma che tutto il mondo della Cultura e del libero pensiero ci invidia.  Alte qualità oggi insudiciate da mestieranti e cialtroni con i quali non solo è impossibile identificarsi, ma che inquinano irrimediabilmente la Massoneria e macchiano i veri, autentici, Massoni: additati come responsabili delle peggiori sventure o dei peggiori intrallazzi (così mettendo al riparo le terga dei veri responsabili!). Ormai si legge quotidianamente dell’esigenza di “…liberare l’Italia dai tentacoli della massoneria e dei partiti politici che hanno svenduto l’intera popolazione italiana…” o “…il piano massonico-criminale…” o “…l’azione della massoneria deviata internazionale…”.                      Ecco allora che prendere le distanze da tutto questo mondo per qualunque motivo contaminato e contaminante, per non essere ‘contagiati’, diventa ormai imperativo: non vogliamo né possiamo essere identificati con questa feccia; vuol dire che nello ‘scrigno’ sopra ricordato, collocheremo anche la pratica dei nostri Ideali, per una tutela e salvaguardia ormai indifferibili. Affari e intrallazzi, degenerazioni di qualsivoglia tipo, non ci interessano: gradiamo invece l’impegno nello studio, nel filosofare, nel discettare e nella ricerca delle Tradizioni, così che ciascuno possa liberamente conferire il personale patrimonio di cognizione e spiritualità, destinandolo simbolicamente alla crescita della comunità tutta degli uomini liberi.                                                                                                                     Rammentiamo infine anche il monito di San Bernardo di Chiaravalle, che dall’alto della Sua santità ricordava il diritto/dovere dell’Uomo di opporsi - senza violenza ma in modo fermo e convinto, e con ogni mezzo legittimo - alla progressione del male, dell’inganno, della perfidia.                                                Forza, quindi, Amici miei! Cuore a cuore. Spalla a spalla, continuando le gesta nobili dei Cavalieri per eccellenza: a difesa del Tempio, a difesa dell’Ideale, a difesa del Genere Umano, poiché noi leviamo i nostri scudi a difesa della Libertà  – per noi il bene più prezioso, come sempre: ed è ciò che in realtà ci rende ‘scomodi’ –, lontani dai clamori e da quel cicaleccio utili a chi intenda distrarre masse mollicce, deboli e amorfe, piuttosto che non perderci dietro le false parole di uomini ancora più falsi che ci spingono con crudele tenacia verso obiettivi spregevoli.                                                                           Nel prendere commiato, mi permetto rammentarvi ancora una volta gli ‘ingredienti di base’ per non smarrire l’Armonia dello Spirito in questo mondo oggi tanto maltrattato e spiegazzato.                                Non smarrite il fascino della curiosità e della scoperta!                                                                           Aprite la vostra mente, non piegandola a chi vuole minare la stessa costruzione del vostro libero pensiero!                                                                                                                                                                    Indagate il dubbio!                                                                                                                                        Tenete attivo lo spirito critico!                                                                                                                      Esercitate la ragione!                                                                                                                                   Osservate i vostri doveri, difendete i vostri diritti, rispettando quelli altrui!                                               Ricordatevi di essere uomini liberi: sempre!                                                                                             Soprattutto, abbiate sempre presente che ciascuno di voi è una creatura unica e irripetibile,  meraviglioso frutto di creazione ed evoluzione, testimonianza profana di qualcosa di sublime, di ultraterreno.

 Portae Inferi non praevalebunt!

Roma, 22 Settembre 2021                                                                                                     Giuseppe Bellantonio                                                                                                   (segue prima parte, 'Forti connotazioni per questo Equinozio d'Autunno', pubblicato il 20/9/2021)

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