Come ogni anno, ricordiamo con commozione e solennità le vittime della rabbia nazista
durante l’occupazione di Roma nel corso della Seconda Guerra Mondiale: gente inerme
massacrata per rappresaglia nel feroce eccidio all’interno della cava di
pozzolana sulla via Ardeatina. Fu quello un atto atroce
e tragico in ogni sua fase, che vide trucidati 335 tra civili e militari italiani: prigionieri politici,
ebrei, detenuti comuni e detenuti politici. Tra questi anche venti Massoni, venti Uomini Liberi fedeli ai loro Ideali di Libertà e
alla propria Patria. Tra questi Placido Martini,
allora Gran Maestro della Massoneria Italiana Unificata dopo che il Gran
Maestro del GOI Domizio Torrigiani, nelle riunioni segrete della
costituita Loggia ‘Carlo Pisacane’ nell’esilio di Ponza, aveva rimesso nelle di
lui mani il proprio maglietto così definendo l’unione dei due gruppi, riconoscendo
nella degna Persona del Gran Maestro della Comunione di Piazza del Gesù tutti i
crismi di regolarità da allora degnamente rappresentati in una Massoneria
Italiana Unificata, venendosi così a definire quella ‘Comunione Italiana’
posta sotto la guida di Placido Martini, che restò prerogativa storica di Piazza
del Gesù (il
nostro, fu valido avvocato – difendeva gratuitamente
contro le angherie e le persecuzioni naziste - socialista, massone e partigiano;
appartenne alla "Brigata Vespri" del Fronte Clandestino di
Resistenza Romana, venne torturato a più riprese nella
prigione di Via Tasso, fu insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare). Qui ricordiamo i nomi di questi valorosi, di questi martiri,
scevri da ogni intendimento di voler fare qualsivoglia distinzione poiché per
noi non esistono i ‘nostri’ o i ‘loro’ esistono solo i Fratelli: ma moltissimi
Massoni, sono tuttora all’oscuro delle vere vicende, così che, semplicemente citandosi
qui i gruppi, essi potranno chiedere ai loro Maestri di illustrare loro la vicenda
in tutti i suoi dettagli storici. Con
grande, intensa, commozione celebriamo le Figure del nostro Gran Maestro Placido
Martini e dei suoi e nostri Fratelli Teodato Albanese, Carlo
Avolio, Silvio Campanile, Giuseppe Celani, Gerardo
De Angelis, Aldo Finzi, Mario Magri, Giovanni
Rampulla, Carlo Zaccagnini. Tutti appartenenti
alla nostra amata, onorata, storica Famiglia, la ‘Comunione di Piazza del
Gesù’; tutti attivi nelle Logge clandestine della Serenissima
Gran Loggia Nazionale (Italiana) di Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Un contesto storico ricco di Illustri appartenenti: uomini politici,
imprenditori, gente di cultura e grandi artisti, rappresentanti
di confessioni religiose, professionisti, appartenenti ad
antiche casate e gente comune; tutti con la medesima prerogativa, essere gente
colta, capace e per bene, con un radicato senso dell’onestà e un sincero amore
per la Patria! Ma la mente ed il cuore ci
riconducono a ricordare e onorare - con medesimo, commosso, sentire – anche i
Fratelli Alberto Bucci, Salvatore Canalis, Renato
Fabbri, Fiorino Fiorini, Manlio Gelsomini, Umberto
Grani, Attilio Paliani, Umberto Scattoni, Mario
Tapparelli, Angelo Vivianti, aderenti al Grande
Oriente d'Italia, ugualmente trucidati nella mortale Cava di Pozzolana
sull'Ardeatina. Intendiamo qui sottolineare con
forza come il sacrificio anche eroico di questi nostri Carissimi Fratelli non possa
più essere solo patrimonio esclusivo di questa o quella Famiglia massonica: riteniamo
che la memoria di questi Uomini debba costituire un patrimonio comune nella
Storia d’Italia in generale e di quella della Massoneria Italiana in
particolare, una componente del più vasto e prezioso tesoro costituito dagli
atti dei Massoni Italiani che hanno reso onore anche a prezzo della vita alla
loro Patria, all’amato Tricolore. Un prezioso
patrimonio, quindi: dal Risorgimento all’Unità d’Italia, dalla Prima alla
Seconda Guerra Mondiale, dall’eccidio delle Fosse Ardeatine a oggi, seguendo senza
soluzione di continuità un unico filo, arricchito dalla nobile sostanza dei
loro Alti Ideali Massonici. Ci farebbe piacere che tale particolare
ricorrenza trovasse il giusto risalto non solo il 24 Marzo di ogni anno, ma tutti i giorni, specie suscitando una
maggiore attenzione da parte di quei contesti della Società che pur dovrebbero
tener conto, nel rendere omaggio alle vittime dell’odio e della rappresaglia
nazista, che i Massoni di oggi – tranne soggetti ‘infiltrati’, veri delinquenti
che insozzano le cronache - sono persone altrettanto degne, amanti della
propria Patria, fedeli agli Alti Ideali di Democrazia e Libertà, di Ordine e
Giustizia, riconosciuti dalla nostra Charta, dalla nostra Costituzione.. Onoriamo quei venti nostri
Fratelli, quei venti Liberi Muratori, che appartenevano, con pari numero, al “Grande
Oriente d’Italia” e alla “Serenissima Gran Loggia Nazionale (Italiana)
di Rito Scozzese Antico ed Accettato - Comunione Italiana - Piazza del Gesù”:
il piombo nazista non fece differenze nel colpirli, mentre fino all’ultimo
cercavano il contatto fisico l’uno con l’altro, come a volersi legare in un’ultima
‘catena d’unione’ che li avrebbe idealmente uniti anche Oltre, nell’Oriente
Eterno, nella Luce immensa di Dio. Con questo nostro
atto comunque intimamente condiviso, desideriamo lanciare anche un invito a
tutti i Fratelli che percorrono correttamente l'unica via possibile e
praticabile nel solco delle più antiche originarie Tradizioni, non solo di tendere
all'unione delle forze sane, omogenee e compatibili della Massoneria Italiana,
facendo di tutto per allontanare ogni possibile scoria, ogni impurità, ma anche
di profondere ogni sforzo possibile nel rendersi maggiormente utili al consorzio
civile, ai cittadini, con iniziative e indirizzi
di forte segno etico, dando così un concreto segnale che non solo attesti la
qualità della loro partecipazione ma anche il senso di una presenza che troppo
spesso viene distorta se non criticata: in tal caso sempre a causa di singoli soggetti
che possano non operare correttamente, così infangando il nome dell'Istituzione
pur di compiere losche azioni. La
Massoneria Italiana inchina i propri Labari e i Fratelli abbrunano le proprie insegne,
così onorando questi nostri Fratelli come pure la Memoria delle altre Vittime,
auspicando ancora una volta che il loro sacrificio sia di monito per quanti accarezzano
la dissennata e barbara pretesa di dominare altri Esseri Umani. Roma, 24 Marzo 2021
Giuseppe
Bellantonio Presidente della Comunione di Piazza del Gesù Ser.ma Gran Loggia Nazionale
Italiana degli Antichi Liberi ed Accettati Massoni Supremo Consiglio per l’Italia del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato Grande Oriente d’Italia - Iniziatico, Filosofico, Esoterico
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