
Una eccellente Iniziata, Gerardina Laudato, nel tempo, mi ha reso partecipe di alcune sue riflessioni: che qui in parte traspongo, in quanto perfettamente coincidenti con il mio pensiero e con il mio stato d’animo; riflessioni che qui coniugo liberamente con le mie. Il tema è incentrato sullo stato del Corpo Massonico Nazionale. Mai tanto squassato da situazioni talvolta imbarazzanti, spesso ricche di non-sense, ma soprattutto sminuito nei propri fondamentali pilastri: la Credibilità e la Dignità.

Chi
scrive, si schiera – e con ogni migliore energia – dalla parte dei veri
Iniziati, dei veri Massoni; dalla parte di quegli indomabili Spiriti Liberi che
hanno la rara capacità di lasciare nel Tempo e nello Spazio le tracce feconde
del proprio passaggio. In un continuum perenne
dove l’essere ed il divenire si intrecciano in modo indissolubile. Mi schiero con quegli Uomini che
sappiano percepire e respirare la magia, il ritmo, il respiro profondo: del
Mondo, del Creato, degli Universi, degli immensi livelli di Conoscenza che pur
ci circondano. Rispettandone la sublime
armonia. Qui mi piace ricordare a tutti coloro
che apprezzano la Storia della Massoneria Italiana, piuttosto che non le
storielle e i falsi storici e documentali, che i Massoni della ‘Comunione di
Piazza del Gesù’ hanno sempre saputo librarsi al di sopra delle contingenze;
non siamo scalatori di colline, o di montagne: siamo scalatori di
orizzonti. Come tali, cultori e seguaci
delle più Antiche Tradizioni (anteriori a quelle prettamente ‘moderne’, per
intenderci), nello spirito di quella che abbiamo individuato essere la Maestrìa
delle Antiche Pietre, abbiamo sempre operato con buonsenso, disprezzando le
avventure temerarie, consapevoli che commettere due volte lo stesso errore
possa equivalere a ‘scegliere di sbagliare’. Siamo
certi che operando per un vero e proprio Rinascimento delle Antiche Tradizioni
– adottando il meglio di regole antiche, ma con lo sguardo sempre rivolto al
futuro (altrimenti, che Massoneria sarebbe?) – si potrà perseguire la via
dell’Unione tra forze sane, omogenee e tra loro compatibili; un’Unione che –
forte degli errori del passato – non significhi necessariamente Uniformità, ma
che giovi invece a raccogliere,
stimolare, porre a confronto progetti, iniziative, realizzazioni creative e
solidali, che fioriscono nel bel mezzo della crisi di civiltà che stiamo
vivendo. Solo
questo potrà concorrere a ridare voce forte, equilibrata ma incisiva, e
soprattutto ricevibile, alla Massoneria Italiana. Una Massoneria che deve
liberarsi di molti limiti, primo tra tutti il taboo delle Donne: un taboo nato
300 anni orsono, allorché le donne erano considerate né più né meno come degli
oggetti, di cui poter disporre; e quindi sottomesse (a padri, fratelli maschi,
ecc.ecc.) ‘non libere’, al pari di chi fosse schiavo. Un taboo che proprio la Comunione di Piazza del Gesù – per prima in
Italia, con il supporto ufficiale delle Massoneria di USA e Inghilterra – fin
dalla seconda metà degli anni ’50 del 1900 interruppe, dando vita alle Tessitrici: Sorelle che, allora in
regime di Logge di Adozione, operavano ufficialmente nel contesto della Comunione
stessa. Solo
questo insieme di azioni liberatorie potrà far meglio e univocamente
comprendere la funzione dell’iniziazione nel cammino della nostra stessa riunione
con Dio, all’insegna di un nuovo trinomio IDENTITA’, TRADIZIONE, INNOVAZIONE: viaggio
nell’universo massonico post-moderno.
Roma, 10 Giugno 2018
Giuseppe Bellantonio
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Roma, 10 Giugno 2018
Giuseppe Bellantonio
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Dall'Illustre Sr. Gerardina Laudato, è pervenuto il seguente messaggio, principalmente riferito alla condizione della Donna in Massoneria, per quanto trattato nell'articolo.
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Apre un'altra finestra sulle situazioni conflittuali e organizzative del 'popolo massonico' ,come l'hai definito in quello scritto che farà imbestialire molti nocchieri e rematori della scalcagnata barca italica. È un bel documento, per chi abbia una mente davvero libera, ma è anche un'ascia bipenne per tanti tacchini che pretendono di essere uccelli del paradiso.
Sai che questo secondo tipo di magnifici pennuti ha una voce sgradevolmente ridicola e che riesce ad incantare fino a quando tace o , tutt'al più si muove per mostrare i suoi colori variegati.
Tante organizzazioni si riducono, agli occhi disincantati e oggettivi dell'iniziato, ad uno squallido banchetto da mercatino che , comunque , riesce ad incuriosire e ad attrarre poveri gonzi. A molti mercanti del nulla è ben chiara l'importanza della piaggeria e dell'apparire. In costoro, e ahimè, sono davvero la quasi totalità, ravviso sempre più la maligna volontà di attrarre curiosi o ingenui che sperano di scorgere o trovare, al di là del velo, il senso del divino.