In queste ore concitate dove è certo e vivo il contrasto di fondo tra Italia 'reale' e realtà quotidiana impostaci dai governanti di turno, contrasto cui solo il Corpo Elettorale può dare indirizzo certo - confermando ovvero sanzionando la fiducia precedentemente espressa -, considerando l'imminenza della chiusura dei seggi e quindi la pratica ininfluenza di questo articolo sulla volontà dei Lettori, riproponiamo l'articolo a firma di Mauro Mellini, pubblicato nel Marzo 2017. A corredo dello scritto, indichiamo un sintetico profilo dell'Autore (fonte: Wikipedia). 4 Marzo 2018 Giuseppe Bellantonio
Eletto deputato alle elezioni politiche del 1976, ha combattuto le più note battaglie radicali per poi allontanarsi dal partito alla fine degli anni ottanta in concomitanza con la scelta del Partito Radicale di trasformarsi in soggetto transnazionale e di non partecipare più a competizioni elettorali italiane. Successivamente ha ricoperto il ruolo di componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Editorialista e saggista, è autore di numerosi scritti, in cui con vena polemica indaga sulle storture della legge. Il suo testo più noto è Così annulla la Sacra Rota (Samonà & Savelli), che contribuì fortemente all'approvazione della legge sul divorzio.Nel 2006 ha fondato insieme ad Alessio Di Carlo il periodico on line GiustiziaGiusta, dedicato ai temi della giustizia in chiave garantista. È stato ed è uno dei primi e più strenui difensori del garantismo, a partire dal celebre caso Enzo Tortora.
IL “GRANDE
COMPLOTTO” CONTRO LA RAGIONE
Un episodio
qualsiasi di ordinaria sciocchezza: un Senatore, tale Bartolomeo Pepe, che ha
lasciato il Movimento 5 Stelle ed è passato al Gruppo Misto, ma non per questo
sembra sia divenuto più ragionevole né abbia acquistato almeno un “misto” di
buon senso, ha “scoperto” l’altro giorno la vera matrice della strage di
Londra: “c’è dietro la Massoneria”.
Quale prova inoppugnabile del suo assunto ha prodotto una foto.
Dell’attentatore? Di un documento? Nossignori. Di un elicottero con un emblema.
Squadra e compasso, indiscutibilmente massonici. Ha pubblicato la foto sul web
e, stante l’evidenza inoppugnabile di tale prova, ha ritenuto di doverci
scrivere solo “no comment” (il “padrecoscritto” conosce evidentemente l’inglese
e le cose e le persone del Regno Unito).
Senonché l’elicottero non aveva
lanciato bombe né sventagliato raffiche di mitraglia sulla folla, era uno di
quelli dei soccorritori. Comprato dal Comune di Londra con una somma donata
dalla Massoneria, che in Inghilterra, e non solo, compie certe donazioni che
nessuno si sogna di nascondere di aver ricevuto.
Storia, dunque, di ordinaria
imbecillità. Che, magari, tanto ordinaria non è se protagonista ne è un
Parlamentare, sia pure 5 Stelle, in servizio oppure ex.
Se vale la pena di parlarne è perché,
purtroppo, non è un fenomeno isolato.
C’è una inestimabile sete di complotti,
di misteri, di “quello che c’è dietro”. Una sete che sortisce l’effetto di
abituarci a considerare cazzate ogni notizia al riguardo e, quindi, di fornire
un ottimo schermo a molte verità che tanto misteriose e imperscrutabili non
sono. Io ho sempre sostenuto che quanti hanno la mania di denunciare sempre
“quello che c’è dietro” quello che non capiscono (che è molto, troppo) non
vedono e talvolta non vogliono, ciò è perché non sanno vedere quelli che c’è
davanti ai loro occhi.
“I cretini sono tanti” diceva
amareggiato Leonardo Sciascia.
Quasi contemporaneamente leggo che
Giorgio Bongiovanni, il guru con la croce dipinta sulla fronte, direttore di “Antimafia
Duemila”, il quotidiano on line “organo ufficioso della Procura di Palermo” (lo
dice Ingroia) il principale supporter del noto magistrato Nino Di Matteo,
l’”uomo simbolo del processo trattativa” etc. etc. quello che si è fatto trasferire
“restando al suo posto”, ha scoperto che la Commissione Parlamentare
(l’ennesima) ha scoperto novità sconvolgente sul “Caso Moro”.
Novità, ovviamente, avvolte nel
mistero.
Moro fu ucciso sì, dalle B.R., ma
queste c’entrarono con il suo rapimento e con il suo assassinio solo così, per
modo di dire, limitandosi a prelevarlo, facendo strage della scorta e poi
premendo il grilletto per ucciderlo. Ma solo per incarico ricevuto. Da chi?
Naturalmente da un complotto internazionale cui parteciparono tutti, o quasi i
“soliti ignoti” cioè ben noti, C.I.A., K.G.B., poteri occulti (Massoneria),
Multinazionali, Servizi Segreti Italiani (deviati) etc. etc.
Qualche tempo fa è avvenuto che
scrivessi che la Massoneria, che si afferma ci sia dietro e sopra la mafia, è
l’alibi per i magistrati frustrati per le difficoltà che incontrano nelle loro
indagini e per i molti punti oscuri che in esse si creano. Alibi per una
frustrazione. E per una cretineria, come avrebbe detto Sciascia, tanto diffusa
ed in espansione. Ma frustrata.
Come risolvere il problema del c.d.
populismo? Della gente arrabbiata e frustrata? Complotti ci vogliono! Tanti
complotti. E, naturalmente, buoni guru che li predichino e li presentino al
pubblico tratti dai canovacci degli atti processuali di magistrati altrettanto
frustrati. La terapia da complotto.
29.03.2017
Nessun commento:
Posta un commento