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lunedì 31 ottobre 2016

ELENCHI SI, ELENCHI NO? UN CONTRIBUTO...


Da un Car.mo Fratello del G.O.I. - Grande Oriente d’Italia, ho ricevuto questa gradita comunicazione a commento del mio recente articolo su questo sito, dal titolo MASSONERIA REGOLARE O NO? ELENCHI SI ELENCHI NO: FINO A CHE PUNTO?; contributo che con il placet dell’interessato, peraltro apprezzato studioso e scrittore oltre che stimato Fratello, porgo alla cortese attenzione dei Lettori di questo sito, corredandolo di una  nota aggiuntiva personale.
Ringrazio l’Ill. Fratello Panizza al pari di quanti riterranno di offrire il proprio libero e gradito contributo nel trattare – comunque, nel modo e secondo lo stile che le nostre Tradizioni ci indicano, e ci impongono - tutti i temi pertinenti questi temi come pure quelli dell’Arte Regia in generale.

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         Carissimo, quando ho appreso della richiesta dell’On.le Bindi ho pubblicato nei blog del G.O.I. - Palazzo Giustiniani il seguente testo, poi ripreso anche dal Bollettino Settimanale dell'Ordine.                                                    TFA.      Daniele Panizza.

PER LA VERITÀ E LA STORIA

Quando vengono richiesti gli elenchi dei Liberi Muratori ricordiamo e facciamo      rammentare che negli ultimi secoli questi sono stati richiesti:

- dall'Inquisizione di Santa Romana Chiesa per arrestarli, torturarli e imprigionarli a vita od eliminarli fisicamente;
- dagli squadristi fascisti per distruggere e saccheggiare le case massoniche, gli studi professionali e le abitazioni dei Fratelli, nonché per picchiarli, torturarli ed eliminarli fisicamente con la totale impunità dei colpevoli;
- dalle polizie degli stati totalitari per arrestarli torturarli e quando possibile eliminarli fisicamente;
- da persone che, facendoli giungere al pubblico, speravano e sperano nelle iniziative punitive attuate da mentalmente instabili, fanatici, estremisti politici e fondamentalisti religiosi.                                                                                                         Nella storia degli ultimi secoli tutte le persecuzioni di massa, con milioni e milioni di vittime, hanno avuto un prologo comune: la pubblica persecuzione, condanna e la conseguente messa al bando della Libera Muratoria.                                              In seguito, solo dopo il loro annientamento e messa al bando, sono poi iniziate le pulizie etniche e religiose, in quanto non esisteva più quella Libera Muratoria che è in grado ed ha sempre avuto il coraggio di protestare e denunciare i diritti umani violati e gli eccidi.
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     Alle sintetiche e precise puntualizzazioni sopra espresse da Daniele, non c’è molto da aggiungere, salvo il corredarle di una qualche altra sottolineatura personale.                                                                                   Tutte le dittature, di qualsivoglia coloritura o sfumatura politica esse fossero, hanno perseguitato la Massoneria, Le Logge, i Massoni. Le proposizioni di Libertà, Equità e Fraternità – peraltro espresse in chiave universale e non limitate agli angusti limiti segnati dai confini: visibili e non – da essi espresse con chiarezza, sono antitetiche a tali formule ed espressioni politico-sociali.                                                                                Ciò non toglie che questi regimi si siano spesso circondati di una <’massoneria di regime’>, prona ai desideri di chi comanda e del tutto estranea ai veri e Nobili Principi della Libera Muratorìa (uno dei casi più eclatanti, quello posto in atto dalla dittatura nazista: perseguitò i Massoni al pari degli Ebrei e di tanti altri, ma pose in atto pratiche di esoterismo ‘nero’ contaminate addirittura da elementi correlati al sacro della cristologia; il tutto per ricercare il ‘potere assoluto e l’invincibilità’. Che solo Satana, in realtà, avrebbe potuto garantire, agli adepti sanguinari di quel tragico ‘cerchio magico’ che si nutriva solo di sangue e crudeltà. Ma anche in taluni Paesi schiacciati dalle dittature o dalle oligarchie di varia sfumatura politica, sono nati contesti di ‘studio e approfondimento esoterico-misterico’ che hanno solo scimmiottato le procedure iniziatiche specie di quella Massoneria che perseguitavano senza pietà – c’era, tra loro, chi oltre che torturarli, voleva crocifiggerli per farli ricongiungere con il loro Grande Architetto! -. E simili atteggiamenti, con vari accenti, ebbero a svilupparsi anche nelle Americhe centro-meridionali; ma che si ricordi bene: nessun Massone autentico, nessuna autentica e regolare Massoneria è mai dalla parte dei potenti! Essa, anche nelle sue espressioni più raffinate e alte, è SEMPRE e SOLO dalla parte dei più deboli, degli oppressi, di chi anela alla Libertà. Chi si schiera con l’oppressore, con il dittatore, con chi è coercitivo verso l’altrui pensiero, con chi ruba o intrallazza, con chi promuove o fa affari con la malavita anche organizzata, non è un Massone: ne veste soltanto, e pessimamente, i panni).                                     Ma mai, a questo tipo di persecuzioni da parte degli appartenenti di quello o altro ‘cerchio magico’, fece riscontro la ‘fine’ di una Massoneria, o l’annientamento – fisico, morale o sociale – dei Massoni: ne sono una testimonianza i Supremi Consigli, ovvero Grandi Logge/Grandi Orienti, di quelle Nazioni che sotto il tallone di tirannie e/o totalitarismi e/o persecuzioni, si sono rifugiati all’estero chiedendo asilo agli altri Fratelli. Sono così nati Supremi Consigli e Grandi Logge/Grandi Orienti in esilio, che riuscivano a dare voce alle istanze di interi Popoli piuttosto che non solo a quelle dei Massoni di un dato luogo.
-      Là dove, specie rifacendoci a parti molto remote della Storia, parti di quelle che erano Società destinate alla clandestinità perché costrettevi da chi comandava, operavano in aperto conflitto con questi, molte situazioni si sono sovrapposte dando anche luogo a equivoci che – abilmente coltivati nel tempo – hanno continuato ad essere utilizzati per poter additare i Massoni come ‘rivoluzionari, o ‘senza Dio’, o quant’altro: persino come ‘mangiatori di bambini’! Ma non lo erano certo quelli finiti nei campi di prigionìa, lottando per la Libertà: campi di prigionia o prigioni politiche ove riuscirono a costituirsi in Loggia, trovando così nel sostegno di idee e ideali, la forza per ragionare sulla sostanza delle cose più che sulla loro forma apparente. Forza che rafforzo la loro fede umana e che diede loro le giuste energie o per sopravvivere o per morire in modo ancor più dignitoso ed eroico.
-      Non solo i regimi politici, ma anche forme di totalitarismo relative a idee/idealità di tipo religioso – leggasi: integralismo religioso, di qualsiasi matrice esso possa essere -  hanno avuto acerrime contrapposizioni con la Massoneria. Sempre, di fondo, vi erano e vi sono i motivi di cui sopra, a prescindere da una laicità di fondo che mantiene (e deve mantenere) la Massoneria al di fuori dal campo e dalle discussioni (e delle passioni) religiose e/o politiche. La testimonianza ultima è offerta dai ribelli/terroristi che infiammano e seminano morti in tutto lo scacchiere mediorientale e nordafricano, e che terrorizzano l’Europa con le loro bombe, i quali invitano i propri uomini ad uccidere e decapitare i Massoni, ‘parenti strettì’ di quei ‘nuovi crociati’ che secondo le loro dichiarazioni essi combattono. Tolto ogni alibi, in realtà, chi denuncia oppressione e terrore, ed è schierato per la tolleranza, l’unione dei popoli e la libertà, non può che essere un ‘nemico’.

       Concludo. Tutto ciò che è ‘coercizione del libero pensiero’ è quindi opposto agli Alti Ideali ed alle Tradizioni libero-muratorie.                              Attenzione: questi Ideali e queste Tradizioni – così come sostengo negli studi (miei e di altri quattro Illustri Fratelli) prodromici alla definizione ed enucleazione della , non sono certo quelle che originano dal 1717; queste ultime si riferiscono a quella MASSONERIA MODERNA che in quella data fissa la sua nascita.                                                                 La Massoneria, o la Libera Muratoria, o i Maestri d’Arte della Pietra, o altro che qui è persino ozioso ricordare, traggono la loro sostanza in espressioni, formulazioni e sostanzialità molto, molto, molto antiche.   Circa le quali i più tutto o moltissimo ignorano: andare a ritroso nei tempi, documentarsi, ricercare e approfondire, non è cosa da tutti e per tutti: poiché la ricerca tocca tutti i punti del Globo. E non solo: gli studi e le ricerche abbracciano tutti i campi e tutti i tempi; e questo è uno dei motivi per cui tali studi talvolta vanno a confliggere con assunti altrui. Situazione di fronte alla quale è più facile tentare di demonizzare la Massoneria (attuale) o la Libera Muratorìa (precedente), o chi questi temi li porta avanti con la forza delle proprie idee, dei propri studi e dei propri ragionamenti, piuttosto che non denunciare la incompletezza o incongruenza di assunti resi ormai incerti e vulnerabili proprio alla luce di nuovi contributi. Anche perché la Storia del Genere Umano insegna che i capi-popolo sono sempre lì, in agguato: pronti a ‘governare il mondo’ attraverso la ‘guida ed il controllo delle genti’ e spesso anche del loro ‘pensiero’ e delle loro ‘azioni’. Soggetti, blanditi quanto circuiti: che non devono ‘pensare’ liberamente, ma solo ‘seguire’, ‘eseguire’ ed ‘obbedire’.
         Ecco allora perché i ‘liberi pensatori’ sono scomodi e temibili, anzi pericolosi: e quanto…!  Ed ecco perché c'è sempre qualcuno che voglia farli tacere: con le buone o con le cattive!
        Ciò non toglie che chi del Massone possa vestirne solo i panni per poi commettere nefandezze e scorrettezze, e per avere stili di vita biasimevoli e corrotti, censurabili e biasimevoli, per trarre lucro e per sostenere la propria cupidigia, ebbene costui DEVE essere perseguito così come DEVE essere perseguito ogni Cittadino che possa delinquere.
        Perché in questa fattispecie è il Cittadino che si rende responsabile dell’infrazione di una legge e che viene quindi ad essere perseguito, non un Massone o un semplice iscritto alla Massoneria in quanto tale.

Roma, 31 Ottobre 2016                            Giuseppe Bellantonio

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