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venerdì 20 settembre 2013

XX SETTEMBRE

XX SETTEMBRE
 
 
Questa data, così ricca di contenuti e permeata di significati che - nel tempo - hanno assunto spessore significativo, specie agli occhi dei Massoni, va mutando di anno in anno nei significati e nei valori assunti.
I Massoni in essa - più o meno a ragione - fin da subito sono stati indotti a vedervi un coacervo di valori improntati ad una laicità che, nel tempo, ha mutato di immagine, divenendo laicismo a volte persino esasperato.
I motivi sono vari, e tutti riconducibili agli stati d'animo - ma anche agli impulsi che provenivano da Inghilterra e Francia, che rinfocolavano tali condizioni - allora fortemente dominanti.
Ma quello che fa oggi del XX Settembre una data in un certo senso di minore spessore, è l'acuirsi negli ultimi anni di un certo disagio,
Un disagio dalla doppia chiave di lettura.
Da un lato il rapidissimo mutare, negli ultimi anni, delle condizioni complessive di questa nostra Italia.
Dall'altro, anche come parziale conseguenza di quanto poco sopra indicato, si è innescato un profondo revisionismo di tutti i fatti storici che hanno portato all'Unità d'Italia, alla caduta dello Stato Pontificio,  al ruolo dei Savoia, alla fine del Regno delle Due Sicilie, alla reale portata dei moti indipendentisti, alla difficile verità legata alle truppe garibaldine durante i loro passaggio specie nelle terre di Sicilia  come pure nel Sud d'Italia.
Un revisionismo dapprima lento, quasi fatto per gli amanti della storia e una ristretta cerchia di intellettuali di impronta sempre più trasversale.
A questi, però, si sono via via aggiunti strati sempre maggiori di "studiosi" e "ricercatori" che andavano a soppesare con maggiore senso analitico i testi storici ufficiali, colmandone le lacune attraverso incroci con testi poco noti reperibili anche presso biblioteche e università estere.
Grande è stata la mia personale meraviglia - durante un mio recente viaggio nel Sud d'Italia - il trovarmi a contatto con persone che, indicando con estrema precisione date, luoghi e personaggi coinvolti, mettevano in rilievo "altre e diverse verità" attraverso le quali individuavano  concatenazioni e specularità con le situazioni attuali e delle condizioni in cui versa la nostra Patria.
La cosa che ancor più mi ha meravigliato è l'aver constatato che sono moltissimi i giovani che hanno iniziato a rivedere le proprie convinzioni personali sotto la formidabile spinta dei fatti nuovi, delle "verità" scomode emerse: situazioni che inevitabilmente li portano a porsi domande; ed i "se", i "ma" , gli "allora" fioccano, nell'assenza  di storie ufficiali diverse dalle pagine di storia scritte dai vincitori.
Allora, propongo una variazione sul tema: che il XX Settembre sia per noi, da oggi, la data nella quale ricordare con animo grato quanti morirono per consentire l'Unità d'Italia.
Rendendo onore a quei caduti che erano nostri Fratelli e che della Libera Muratoria fecero se non il vessillo, l'arricchimento interiore improntato agli Ideali più nobili: così forte da resistere anche ai proiettili che, infuocati, mordevano le carni, così fulgido da sgorgare quale lampo di Luce alle lacerazioni prodotte dalle armi bianche manovrate per affondare spietate nelle loro viscere,
Ecco, sono costoro che vogliamo ricordare noi.
Ma con animo di riconciliazione, piangiamo anche gli altri nostri Fratelli Italiani morti sui fronti opposti.  Morti per aver creduto, per aver obbedito.   
E basta.
Il resto non ci interessa, perché "ricordi", "commemorazioni", "celebrazioni" con le quali taluno pensa di poter sorreggere e giustificare il proprio "esistere",  i propri "ragionamenti", le proprie "verità" (sempre più tentennanti) tirate a lucido con storie che non gli appartengono, non sono il pane e burro di cui ci nutriamo. 
Il nostro nutrimento sono gli stessi Alti Ideali di cui si  colmavano i cuori, gli animi e le menti dei nostri Carissimi Fratelli di ieri.

Roma, 20 Settembre 2013                  Giuseppe Bellantonio
                                                            Gran Maestro Em.to
                                                     Gran Loggia Nazionale Italiana
                                                      Comunione di Piazza del Gesù
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