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giovedì 29 novembre 2012

ALFREDO DI MAMBRO E' TRANSITATO NELLE VALLI CELESTI


Nelle scorse ore la Massoneria ha subito una grave perdita: l'Ill.mo e Risp.mo Fratello Alfredo Di Mambro è transitato nelle Valli Celesti, raggiungendo quella Luce cui ha teso la Sua Opera terrena.
La Sua Figura iniziatica, merita grande attenzione avendo Egli ricoperto incarichi e Dignità di grande rilevanza: dalla Sua carica di Luogotente con il Sovrano Carlo De Cantellis – la cui firma mostrava orgoglioso sul proprio antico Brevetto -, ai tanti ed importanti ruoli ricoperti nella storica “Comunione di Piazza del Gesù” (tanto nell'Ordine che nel Rito SAA) e che lo posero a strettissimo contatto con il Sovrano del RSAAA – il Ven.mo e Pot. Fr. Tito Ceccherini e con il Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale Italiana (Corpo Azzurro degli Antichi, Liberi ed Accettati Massoni) Ser.mo e Ill.mo Fr. Francesco Bellantonio.
Con quest'ultimo, non si persero mai i contatti – che furono sempre improntati a reciproca fraterna stima e vivissima considerazione – ed Alfredo fu tra i primi a rendergli omaggio nella Camera Ardente allora allestita nella Sede di Via Alberico II°, in Roma.
Io c'ero e ricordo benissimo anche quei momenti: al pari di quelli precedenti e successivi.
Oltre che essere Massone Illustre – vera e puntuale memoria storica di uomini e fatti non solo della Massoneria Italiana, ma anche di quella internazionale – ed Altissimo Dignitario, a me fa piacere ricordare l'Uomo: sempre disponibile, proteso alla solidarietà ed alla filantropia.
Altro non mi interessa e non deve interessare quanti Lo rispettavano con sincerità: i Suoi atti, a Lui solo sono appartenuti ed a Lui solo appartengono.
Così come non sono degni di nota i tanti che lo “tiravano” letteralmente “dalla giacchetta”, spasmodicamente desiderosi di conferirgli una qualche Carica Onorifica – cui certamente la Sua Persona non ambiva - sulla cui base costoro potessero forse tentare di spacciarne la presenza “insieme” a loro.
Alfredo invece non aveva a cuore che la “Comunione di Piazza del Gesù”, alla quale fu sempre coerentemente presente, alla quale dedicò ogni propria energia, cui teneva come la luce dei propri occhi: altro non gli apparteneva ed altro non condivideva, poiché – come talvolta Lui amava dire – "per me la Massoneria è quella degli Ideali, è una e quindi mi rapporto con tutti allo stesso modo.
Il mio luogo è il Mondo, tutti sono miei Fratelli purché leali e di animo onesto e sincero".
E forse qualcuno, negli ultimi tempi, fu tentato di approfittarsene scambiando il bianco dei capelli per senescenza, mentre era invece il sale della saggezza.
Avevo il privilegio di andare a prendere un caffè con Lui, ogni tanto, come pure quello di alzare il calice e brindare al passato, al presente, al futuro: un futuro che lo vedeva esprimere la stessa curiosità che hanno i giovanissimi. La curiosità di vedere e scoprire “cose nuove” ovvero “modi nuovi” di vedere quelle che agli occhi dei meno attenti sono “sempre le stesse cose”.
Insieme ai Suoi Fratelli ed Amici Manlio ed Adolfo - ma non solo - c'erano molte iniziative in cantiere: da un libro che, riprendendo anche le Sue memorie documentali e visive, tracciasse con mano ferma e seria la “vera” storia della Massoneria in Italia, ad un Museo storico-documentale (che avrebbe visto la luce a Marzo-Aprile del 2013) strettamente riservato alla vera vita di quella “Comunione di Piazza del Gesù” che tanto amava. Ricordo che sorrideva divertito, alzando gli occhi al Cielo, quando apprendeva di questo o quel documento che – più o meno “improvvisamente” veniva alla luce -: “ma dove l'hanno preso?” o “ma chi glielo ha dato?” erano i Suoi commenti qui riferibili.
Chiederò, chiederemo, alla Sua Famiglia di proseguire in ciò portando a compimento qualcosa cui Lui concretamente teneva.
Arrivederci, Alfredo! Che il Grande Architetto dell'Universo vegli sul Tuo Sonno Eterno!
Giuseppe Bellantonio
G.M.Emerito “Gran Loggia Nazionale Italiana-Comunione di Piazza del Gesù”


1 commento:

  1. E' grande il mio cordoglio per la perdita di un vero amico e Grande Maestro come Alfredo.Vista la mia età non passerà molto prima che potremo riunirci nelle valli eterne per sempre uniti ai fratelli che ci hanno preceduto. Del tutto recentemente mi ha fatto l'onore di scrivere la presentazione del mio libretto "Guida alla formazione dell'Apprendista".
    La morte di un uomo è la liberazione di uno spirito.
    il mio spirito gioisce...il mio corpo piange. M. Barresi

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