Tra le tante indicazioni, citazioni, letture, saggi, che segnano questa particolare giornata, mi piace sottolineare che oggi si evidenzia, conferendogli la giusta importanza, la ‘volontà, energica e tenace’.
Dopo la naturale vitalità e il sapore leggero dell’estate, al suo graduale svanire sembra farsi strada una certa qual trepidazione: ma di certo non nell’animo dell’Uomo Libero; nel suo animo non c’è spazio per la noia o la tristezza o la malinconia o per quella monotonia che sovente corrode silenziosa, scavando dentro di noi.
In autunno, quasi in un vortice sempre più rapido, le energie vitali della Natura abbandonano la superficie – che hanno illuminato con i colori sgargianti dell’estate – per ritirarsi nel terreno, tra le zolle smosse dagli erpici e negli anfratti più riparati, facendo naturale ritorno alla madre Terra.
In questa culla, le energie tornano ad accrescersi, trovando gradualmente nuova potenza per così rinnovarsi e modificandosi anche nella stagione successiva: pronte a resistere ai rigori dell’inverno, tra le pieghe accoglienti dei terreni, e altrettanto pronte al successivo, graduale, risveglio.
È proprio in questo giorno che l’Uomo, l’Uomo Libero, ancorché Iniziato, percepisce - anche inconsapevolmente – che proprio nel momento in cui la Natura sembra fermarsi, egli deve aprire le porte della propria coscienza.
Deve dischiudere, rifugiandovisi, lo scrigno prezioso che racchiude il ‘sé’ per chiamare a raccolta e quindi raccordare le giuste energie che esaltino la profondità del suo ‘io’ più profondo, forte e libero.
Non cedevolezza e ritmi più lenti, specie interiormente, anzi l’opposto: l’equinozio, che segna l’inizio dell’autunno, è invece un inno all'intraprendenza dell’Uomo pieno di concreta ed energica volontà di intrapresa, di desiderio di ‘fare’, libero da lacci e lacciuoli che possano condizionarne l’animo e la mente – e quindi, le azioni -, affrancato da ogni timore e da ogni limitazione al suo stesso essere Uomo Libero.
Tutto si bilancia in Natura, in un perenne e mirabile equilibrio fatto di armonie come di contrasti: al rapido spegnersi dei colori più vivaci, subentra un mantello dalle mille sfumature, mentre in noi germoglia prepotentemente il desiderio di ‘essere’ e di ‘fare’. Un desiderio che rimarca la nostra indole di ‘costruttori’ sempre pronti a dirozzare la ruvida pietra, pronti all'intrapresa, alla progettualità come allo scavo, all'edificazione anche audace.
Fin qui – pur se per grandi linee - la sostanza, per noi, di questo giorno. Ma non saremmo Uomini Liberi se non entrassimo nell'analisi proprio del termine Uomo Libero. Perché? Perché questi ultimi mesi hanno visto la sopraffazione metodica e sistematica proprio dell’Essere Umano e dei suoi Valori sociali, familiari e religiosi, delle sue Tradizioni, della sua stessa Cultura e Storia, del suo stesso progredire nella Storia e nel Tempo.
Taluno – inventandosi il motto ‘niente sarà come prima’ (una facezia presa, come altre, dai film e dai feuilleton di certa televisione di qualità infima : ma chi lo ha detto per il futuro che ‘niente sarà come prima’, perché e per quale motivo, chi lo ha stabilito, cosa comporterà e a danno di chi?) – ha assunto le vesti di una qualche deità in un Olimpo fatto di strane, e tristi figure, il cui tratto comune è un ghigno malevolo e uno sguardo torvo, che pretendono di condizionare e modificare non solo la vita e gli scopi dell’Umanità ma anche la stessa Vita dell’Uomo: servendosi di medici e scienziati privi di etica e morale ancorché compiacenti, di aziende corrotte e corruttrici con la forza del denaro, di sistemi di amministrazione e governo addomesticati e proni ai desiderata di tale Olimpo; si vuol modificare l’equilibrio bio-chimico e fisico dell’Essere Umano attraverso la disinvolta manipolazione del suo DNA, sorvolando sulle conseguenze fisiche, etiche e morali di questo gesto di per sé insano!
E l’Uomo Libero?
i Valori di Libertà, di Democrazia, di Fraternità, di Verità, di Giustizia, l'insopprimibilità della Famiglia, frutto di millenni di evoluzione, di crescita, di percorsi anche dolorosi e di enormi sacrifici?
Gettati alle ortiche per adorare nuovi Moloch e osannare nuovi padroni? Piegati alla costrizione e al dominio di chi solo a parole dichiara di ‘volere il nostro bene’ mentre con le azioni ci vuole dominare attraverso obblighi e costrizioni insane, di dubbia quanto incertissima efficacia clinica, sanitaria e sociale, frutto di palese concertazione anche tra rappresentanti di nazioni diverse?
Uomo Libero, ci sei, o sei stato già sopraffatto?
Sei solo frastornato, stordito, o sei già domo e privo di quella sana reattività utile a non fare sopraffare te, i tuoi figli e le generazioni future?
Hai consentito o stai contribuendo a consentire che taluno possa controllarti e manipolarti ideologicamente, spiritualmente e materialmente? Che taluno possa manipolare l’indipendenza del tuo pensiero, ponendo delle vere e proprie grate al tuo discernimento, per indebolire o sopire la tua intelligenza? Che taluno possa usare la tua Fede per instillarti subdolamente altri modelli anticonfessionali e persino antidogmatici? Che taluno possa dirti ‘decido io per te e per i tuoi figli: lo faccio per il tuo bene’ manipolando squallidamente la tua volontà per privarti della possibilità di scegliere liberamente e decidere autonomamente? Che taluno possa scavalcare norme amministrative, giuridiche, costituzionali e di civiltà, in dispregio palese di dette regole e delle stesse convenzioni che ne sono la base?
Uomo Libero, ci sei, o sei stato già sopraffatto?
Sei autonomo nelle tue espressioni di vita civile, o sei già in una condizione di schiavitù mentale, stretto tra museruole fisiche e psichiche, vittima di infimi soggetti e di cialtroni intellettivi?
Ecco, il primo giorno di Autunno, l’odierno Equinozio, deve essere una porta di passaggio, uno ‘stargate’ transitando attraverso il quale ci si possa riappropriare di un Futuro degno di essere costruito e vissuto, da persone Libere e civili, illuminate di una Luce Superiore e Trascendente.
E questa Luce sarà intensissima e fulminante per i maldicenti, i saccheggiatori, gli ignavi, i truffatori, i corrotti, gli stolti, i falsari di Verità, i ladri, gli arrivisti che non esitano a rubare e corrompere, i frustrati che tentano la loro rivalsa concedendosi a Satana, coloro che colpiscono il proprio simile…: tutta gente che ci circonda, che quasi possiamo toccare, tanto ci è prossima, e che – nata da un cattivo impasto e lievitata senza amalgama e senza sapore – è miseramente priva di ogni elemento a presidio del Bene, del Buono e del Giusto.
Sereno Equinozio d'Autunno a tutti!
Giuseppe Bellantonio
Roma, 22 Settembre 2020 | Equinozio d’Autunno h. 15,31 (Rome time)
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