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sabato 21 dicembre 2019

SOLSTIZIO D'INVERNO TRA SOLE E NERE NUVOLE.


Il 22 dicembre alle ore 4,19 si celebra il Solstizio d'Inverno di questo anno 2019: momento in cui inizierà la stagione più fredda, quella invernale (forse sarebbe il caso di dire “cambiamenti climatici permettendo”).                
 La mitologia, la storia, l’esoterismo, il simbolismo e la cronologia di tradizioni, consuetudini e pratiche religiose, ci tramandano – e quindi, ricordano - tutta una serie di elementi che – a prescindere da coerenti, approfondite e inedite ricerche di questo o altro momento – è abbastanza semplice trovare nei libri, come pure in rete (al riguardo, aggiungerei “pericolosamente”: poiché la rete è utile solo se già si abbiano delle concrete basi, non costituendo di per sé stessa il ‘verbo’ in assoluto).                                        
Quest’anno mi permetto di evitare citazioni o descrizioni, ancorché di un qualche interesse, per questo momento solstiziale, preferendo concentrarmi e richiamare l’attenzione su tematiche più prossime: meno solenni, ma certamente più preoccupanti e gravi.       
Ancora una volta, purtroppo, episodi di cronaca – così come riportati da TV, carta stampata e web - ci riportano prepotentemente a operazioni di Polizia Giudiziaria e Magistratura nel cui contesto, a taluni indagati per reati penalmente perseguibili, sono state contestate anche riconducibilità e/o contiguità e/o prossimità – dirette ovvero indirette, strumentali o meno - ad associazioni massoniche o sedicenti tali.  Ovviamente, la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, obbliga alla massima cautela e ad una paziente attesa di quelle che saranno le conclusioni che la Magistratura, nelle sedi più opportune, potrà trarre.                                                                     
Il mio stato d'animo così come quello di quanti ne abbiano potuto apprendere, è profondamente turbato anche perché questo ultimo episodio è ‘ultimo’ soltanto in ordine di tempo, preceduto da un'abbondante messe di situazioni se non simili molto somiglianti nelle linee generali.                                               
Come Cittadino sono profondamente sconcertato, chiedendomi come certe situazioni possano tendere a ripetersi, nonostante roboanti proclami salvifici e autoassolutori: testimonianza che non sono stati assunti provvedimenti seri e comunque tali da scongiurare anomalie, irregolarità, commistioni e/o infiltrazioni.                                                  
Come Massone sono veramente affranto, poiché a essere fortemente equivocata, messa in discussione e danneggiata nel contesto della pubblica opinione è la stessa concezione di Massoneria: la sua storia, le sue tradizioni, le sue peculiarità esoteriche e simboliche, i suoi nobili principi, la sua stessa presenza nel mondo. Viene così opacizzata, violata e violentata l’immagine e la sostanza di quella che è la realtà rappresentata da una gran parte di Fratelli, che vivono la loro partecipazione con serietà, ponderatezza e onestà: tanto intellettuale che materiale. Sono i veri, autentici, appassionati, testimoni di una Massoneria vera, autentica, sana e pulita: estranei a camarille, beghe, ambizioni o spartizioni di potere, ricerca o gestione di interessi e affari particolari, settarismi, blandizie e adulazioni; sono moralmente e materialmente Cittadini fedeli allo Stato, che onorano con silente spirito costruttivo al servizio della collettività.                                                                                   
 I Massoni – i veri, autentici, Massoni -, la Massoneria – l’autentica Massoneria, non inquinata e insudiciata dal malaffare - sono presenza concreta significativa, evoluta e trasparente di ogni nazione libera, indipendente, sovrana ed emancipata, testimoni autentici – quasi sempre silenti e ricchi di umiltà - di progresso, cultura e conoscen
Evidentemente questi nobili principi – in questa Italia colma di contraddizioni, anomalie, prevaricazioni e inquietudini sociali – ritengo che siano mal attuati in vari contesti associativi, divenendo mera teoria di fronte a pratiche di segno opposto. O perché vi sia carenza di una reale vigilanza di tipo preventivo, o perché ci sia grande superficialità nella gestione tanto periferica che centrale, o perché ci siano degli interessi sottostanti fors’anche all'insaputa di quelli che possono essere ritenuti i gangli vitali delle varie comunità massoniche: ma i fatti solo davanti agli occhi di tutti. E sono fatti gravi che, ovviamente, si ripercuotono pesantemente sullo star del credere non solo dei singoli, ma di tutta la Massoneria Italiana che, nell'immaginario collettivo, viene considerata come una congrega di soggetti dediti a faccende lucrose, a interessi materiali e non alieni da spudorate commistioni.                                                     
Grande responsabilità, e persino colpa, ce l'ha chi pur essendovi obbligato per i doveri del proprio ufficio, non ha saputo o voluto porre delle misure di salvaguardia a tutela della sana Massoneria, come pure non è stato capace di relazionarsi correttamente con le Autorità.    
Dico allora: ma se questi ‘cattivi operatori’ sono spinti dalla cupidigia e dall’arrivismo personale, nutrendo di fatto se stessi e gli accoliti loro vicini attraverso i contributi dei Fratelli del loro raggruppamento, perché costoro non staccano loro la spina? Perché non mettono il lucchetto alla dispensa.                
Dimostriamoci all’altezza di quell’Homo Sapiens tratteggiato da Linneo, e cacciamo questi figuri lontano dalla sana Massoneria. Allora sì che potremo celebrare con la giusta solennità le nostre ricorrenze; allora sì che potremo concretamente ricordare il Sol Invictus e la luce che fora le tenebre.
Dimostriamo che – qui cito parzialmente il pensiero di un Illustre Iniziato – non facciamo parte di quel pulviscolo costituito dai troppi c.d. fratelli che operano in modo irregolare, irrituale e persino illecito, ma che siamo concreta e tangibile parte di quella rocciosa piramide che alta si staglia all’orizzonte e che svetta verso il cielo: ricordandoci che passato, presente e futuro, sono lì.                
Davanti ai nostri occhi, ai nostri cuori, alle nostre menti. Ammonendoci severamente su quali siano i veri, autentici Valori che presiedono alla vita dell’Uomo.
Cacciamo via le nere nubi che gravano sui nostri Templi... Ne allontaneremo anche i tristi mercanti che vi dimorano!
Sereno Solstizio d’Inverno a tutti!

 Roma, 21 Dicembre 2019                                                                   Giuseppe Bellantonio

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3 commenti:

  1. ....grazie...è una perfetta disamina di quanto è sotto il Cielo....non ho nulla da aggiungere e neppure togliere....ciò che è scritto è giusto e perfetto....

    T.F.A.

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  2. Grazie alla/o sconosciuta/o per la propria condivisione. Ci sarebbe ancora molto, moltissimo da dire: dalle associazioni massoniche che si trasformano in immobilari, dal lucroso utilizzo delle quote versate dai Fratelli... a tanto altro! Ma soprattutto sottolineo ancora una volta che LA MASSONERIA DI QUESTA FASE STORICA E SOCIALE N O N APPARTIENE AI VERI MASSONI. Essa è troppo, troppo, spesso intrallazzo, interesse, cupidigia di un potere costituito da metalli e scambio di favori... In sintesi estrema: TUTTO CIO' CHE LA MASSONERIA N O N DEVE ESSERE... e questo spiega perchè ci sia questa massa che resta attaccata là dove vengono esercitati 'mestieri' del tutto diversi da quelli che la ritualità, la storia, tramandano di Fratello in Fratello.
    Un cordiale augurio di sereno Natale e di un proficuo. Costoro, ben a conoscenza di ciò che avviene a 'casa loro', se restano, o sono 'ignoranti' non capendo un'acca di massoneria o hanno un interesse pratico, materiale e personale per stare con altri loro sodali. Non ci sono più alibi che temgano: nè ora nè per il futuro, a nulla potendo valere i 'non sapevo', 'non credevo', 'ma io pensavo'che.
    Sereno Natale e prospero Nuovo Anno, all'insegna di una forte LUCE che possa illuminare i nostri passi, le nostre vite.
    Con un T.F.A. Giuseppe Bellantonio

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  3. ...chiedo scusa dei refusi... causati dai capricci della linea. Grazie!

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