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sabato 17 gennaio 2015

MA QUALE MASSONERIA?


Google Alert mi segnala - con puntuale ed efficiente cortesia - la gran parte degli scritti che, più o  meno quotidianamente, trattano il tema 'MASSONERIA", nel suo generico complesso.
Le pagine web del sito NOTIZIE DE ATTUALITA - link: http://notiziedeattualita.com/c%E2%80%99e-una-guerra-in-corso-tra-la-massoneria-progressista-e-quella-conservatrice/ - lanciano il tema C'E' UNA GUERRA IN CORSO TRA LA MASSONERIA PROGRESSISTA E QUELLA CONSERVATRICE.
Non intendo entrare in questa sede nel merito dei contenuti, considerando che buona parte di essi sono affrontati - peraltro in modo storicamente attendibile e documentato, e quindi esaustivo - in un mio libro (in fase di correzione e quindi di successiva pubblicazione).
Dico solo che, qualora dovessimo limitare il confronto a queste due sole fattispecie - MASSONERIA PROGRESSISTA e MASSONERIA CONSERVATRICE - ci allontaneremmo da una visione corretta e, soprattutto, reale e completa.
PROGRESSISTA e CONSERVATORE sono due termini che ben si adattano a contesti socio-politici  e financo religiosi, dove le attività sono improntate a determinati parametri: peraltro, da tempo dilatati e ormai debordanti i normali ambiti di riferimento.
A questi termini, poi, potremmo anche aggiungere quelli di INTEGRALISTA, ORTODOSSO, SCISMATICO, ERETICO, UNITARIO, STORICO, SEGRETO e quant'altro: ampliando sì la disamina del contesto, quasi segmentandolo, ma allontanandoci dall'essenziale.
Conosco l'esistenza di una Massoneria delle ANTICHE TRADIZIONI - dove per 'tradizione' si intenda il complesso del bagaglio culturale, storico, esoterico, iniziatico, simbolico, filosofico, spirituale, idealistico, che fa da base certa all'azione di quei Massoni che vogliano rifarsi all'essenza stessa, così rispettandone in modo attento (oserei dire 'severo') i limiti e gli ambiti tanto ritualistici che della stessa opera -; un MODO DI ESSERE improntato al rispetto di quei Valori da me descritti ed insiti nel neologismo e nel concetto stesso di MASSONERIA DELLE ANTICHE PIETRE: per intenderci, quella antecedente - e di molto... -  il 1700.
Conosco  altresì l'esistenza di una Massoneria che, genericamente, si rifà sì alle TRADIZIONI: ma queste sono quelle originate dal 1717 in poi, ed hanno indubbiamente subìto nel 'breve' arco di quasi 300 anni interpretazioni, modifiche, storture e persino deviazioni esiziali. 
In pratica, la MASSONERIA MODERNA ha generato una TRADIZIONE anch'essa MODERNA che nulla ha a che fare con le TRADIZIONI più ANTICHE, pur se ad esse molto (e male...) si è attinto: specie sotto l'aspetto fascinoso e affascinante di tipo mitico-leggendario come pure simbolico.
Così che lo scenario generale della MASSONERIA CONTEMPORANEA vede interpreti che, per l'incerta cultura storica o per la zoppìa della preparazione iniziatica o per interessi di parte praticano una realtà che è ben lontana dalle origini: spesso alimentata da una consultazione supponente e superficiale del web (mi sia concesso il termine: costoro sono i fedeli adepti della  "cultura copia-e-incolla") senza aver prima sedimentato, specialmente confrontandosi, basi solide, certe, verificate e verificabili.
A riprova, la quotidiana kermesse che - tra web, riviste, quotidiani, interventi radio-televisivi - offre uno spaccato disarmante di una certa realtà massonica (mi sia consentito l'uso della minuscola...): gran maestri e sovrani che nascono dalla sera alla mattina; gruppi che in cerca di una storicità - quindi "per avere un valore" - si inventano discendenze false o falsate; contesti che proclamano a gran voce la volontà di trattare aspetti e/o questioni politiche e/o religiose; gruppi che manifestano persino con veemenza l'intenzione di creare o concorrere a creare formazioni politiche; esponenti che cercano di affabulare  gli interlocutori inventandosi la 'prima assoluta' ora di questa ora di quella cerimonia ovvero iniziativa persino di tipo ritualistico o simil-ritualistico (cerimoniali di matrimonio, funerale, battesimo e quant'altro - in Massoneria - esistono da sempre e seguono precise procedure di tipo rituale: non si recitano certo 'a soggetto'); sparute entità che si dedicano a sofismi alchemici quando non orgiastici o diabolici... il tutto all'insegna di soggetti che pestano sempre la stessa acqua nel mortaio, che non sanno dire due parole che non siano state già dette e ri-ri-ri-dette da altri, che si riciclano vagando da un contesto ad un altro, che operano in un'ottica 'affaristica', che si colludono con realtà inquinate, che tendono persino alla 'segretezza'... da qui le quasi quotidiane e giustissime inchieste della Magistratura o i graffi censori di una stampa maliziosamente pronta a cogliere in fallo i 'muratori' di turno...
E tutto quello che precede ha una costante: ogni notizia - ridicola, assurda, falsa, vera o brutta che sia - si riverbera purtroppo su tutta la comunità Massonica: così mortificando coloro che operano seriamente, con lealtà e trasparenza di intenti, nel rispetto di una qualche linea operativa che sia correttamente improntata a rigore storico
La differenza? In questo caso, la stessa che corre tra l' ESSERE MASSONI e il FARE MASSONERIA ! La stessa, affatto sottile, che corre tra 'fare l'amore' e 'fare all'amore' !
Che senso ha frequentare dei 'Fratelli' con i quali si sviluppa solo un rapporto di CONOSCENZA, piuttosto che non di AMICIZIA piena e incondizionata, colma di AMORE FRATERNO ?
Meglio, allora, iscriversi ad altri sodalizi, a dei club service: ce ne sono così tanti!
Quindi, proprio in considerazione di queste fortissime accelerazioni e delle forti derive, tutta la Massoneria dovrebbe prendere atto che ci troviamo in una fase assolutamente POST-MODERNA (che poco va d'accordo con le Tradizioni, utili solo a camuffamenti di genere) se non addirittura alle prese con una poco controllabile NET-MASONRY: stridente, quest'ultima, con buona parte delle Tradizioni, specie se andiamo a guardare quei contesti che vedono la luce, e quindi comunicano, solo attraverso sistemi digitali ed in rete.
Tornando a noi, credo che il dibattito più corretto che si possa fare nel nostro particolare contesto iniziatico - sempre che sia animati da volontà di concretezza - è semmai quello di chiedersi: COME MAI LA MASSONERIA E' IN QUESTA CONDIZIONE ?  
Per affrontare il particolare tema, dobbiamo ricondurci ai dati certi della Storia ancor prima che a quelli delle cronache.
E la realtà storica ci riconduce a quei valori GIUDAICO-CRISTIANI che una certa qual Massoneria - moderna, post-moderna o digitale che sia: ma comunque appesantita e avvilita dal peso dei metalli - ha inteso rinnegare anche e soprattutto in chiave europea.
Ai valori GIUDAICO-CRISTIANI delle origini, ben praticati dalla Muratorìa figlia delle gilde e delle tradizioni esoteriche-alchemiche-filosofiche-storiche-religiose-simboliche precedenti, l'Europa ha via via sostituito un modello di pensiero originato dalla RIVOLUZIONE FRANCESE (che pur contrastò fortemente i Massoni: ghigliottinandone a centinaia) infarcito di abbondanti porzioni di un poco illuminato IILLUMINISMO, inbibitato da un RAZIONALISMO fortemente caratterizzato dall'ATEISMO e da un LAICISMO esasperato (che niente ha a che fare con un'impronta LAICA, termine ben diverso da quello che precede) e certamente ANTICLERICALE.
Quindi, ancor più e ancor peggio di un semplice fenomeno di SECOLARIZZAZIONE.
La tremenda mistura di LAICISMO e RAZIONALISMO ha prodotto l'allontanamento dai valori e dalla originarie ANTICHE TRADIZIONI giudaico-cristiane (immolando - purtroppo - il tutto sull'altare delle dea RAGIONE): valori, quelli delle Antiche Tradizioni, di cui i buoni Massoni erano e sono eccellenti 'portatori sani'.
Se poi a questo aggiungiamo l'imprinting religioso e assolutistico determinato nel 1717 dalla MASSONERIA MODERNA con la sua  matrice protestante e con i forti influssi luterani, ci accorgiamo quanto tutto giochi un ruolo manifestamente conflittuale con l'orma cristiano-cattolica delle origini; abbiamo così una cartina di tornasole abbastanza completa seppur molto complessa da affrontare in modo esplicativo.
Almeno in questa sede.
Non di confronto/scontro tra MASSONERIA PROGRESSISTA e MASSONERIA CONSERVATRICE si deve parlare, quindi, come non si può parlare di altre formule che definisco - alla luce di quanto sopra - NON-MASSONICHE o semplicemente  'di facciata', quando non del tutto 'utilitaristiche'.
Si deve parlare invece di confronto/scontro del tutto con la MASSONERIA DELLE ANTICHE TRADIZIONI - quella il cui lucente cammino è stato tracciato dai MAESTRI DI PIETRE -, quella che operava nell'alveo delle TRADIZIONI GIUDAICO-CRISTIANE, che ricercava l'unità attraverso la fede (retrocedendo fino ai giorni di Noè, ove necessario: come sosteneva l'eccellente Chevalier de Ramsay).
Una Massoneria vero ORDINE, attenta alle questioni spirituali, esoteriche e filantropiche, punto di riferimento sociale per la validità e la saldezza di principi e ideali, fedele alle radici più autentiche, con un proprio impegno chiaro e preciso, vestita anche dei migliori abiti della Cavalleria Templare.
Qualcuno dovrà poi riuscire a spiegare - dopo 300 anni...! - come l'assunto  RAZIONALISTA-ILLUMINISTA-LAICISTA (quasi sempre talmente SECOLARIZZATO da risultare preda della confusione nel 'credere', quando non praticamente ATEO) possa andare d'accordo con una ritualità, specie 'scozzese', pregna di ermetismo, cabbalismo, alchimia, insegnamenti templari e speculazioni rosacrociane, nonché con tematiche in grandissima parte correlate all'esoterismo, alla spiritualità, a quell'AMORE FRATERNO per il prossimo che amo definire il nostro 'sentire e vivere in modo caritatevole l'amore fraterno per il prossimo'.     
Se e quando riuscirà a spiegarlo, avrà anche spiegato la contraddizione in termini che vive 'questa' Massoneria contemporanea.
Personalmente, da questa 'strana' condizione mi sono allontanato sempre più: mano a mano che - studiandone su una mole di testi, molti dei quali pressoché introvabili o frammentati - emergevano contraddizioni, irregolarità, inesattezze e conflittualità
Io per primo, seguendo le orme paterne e di altri che ancor prima vivevano così quest'ARTE, opero da sempre - e con spirito di servizio - nell'alveo di un Massoneria dominata dal CUORE e dall'INTELLIGENZA piuttosto che non dalla sola MENTE o, peggio, dall'INTERESSE: un modo di essere che ritengo debba sempre essere illuminato dalla LUCE della FEDE, la Fede in un DIO UNO ed UNICO.
Il Dio delle Genti, dei Popoli, dei Mondi, degli Universi: in ogni Sua forma e manifestazione
E sono certo di non essere solo in questo cammino: così come non esiste il mare senza la sabbia, non esistono veri Massoni se questi non operino secondo le Antiche Tradizioni.
Tutto il resto 'NON E''.   Semplicemente, 'NON E'.
Lascio ora alla capacità di intelligere dei Lettori INIZIATI il trarre spunti di riflessione da questo scritto (certamente non esaustivo) anche chiedendo il capace conforto di chi possa essere loro Maestro, sapendo così valutare autonomamente se il loro ESSERE ed il loro DIVENIRE siano collocati su una casella BIANCA o NERA. e se per il loro PERCORSO di CRESCITA SPIRITUALE, di CRESCITA INTERIORE, si siano affidati a mani più o meno capaci ed esperte.

Roma, 17 Gennaio 2015                                                 Giuseppe Bellantonio

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