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mercoledì 1 gennaio 2014

PAULO COELHO E LA MASSONERIA



News
Paulo Coelho: "Ho appartenuto alla Massoneria e i suoi simboli ... Resapubblica
Paulo Coelho, ovvero lo scrittore più letto e venduto al mondo si rivela in un'intervista, svelando la propria appartenenza alla Massoneria e lodando la ...

         

          Da una segnalazione in rete, ho rilevato questo articolo i cui contenuti essenziali - ossia quelli riconducibili alle dichiarazioni attribuite al celeberrimo scrittore Paulo Coelho - sono interessanti: non solo per quanti già abbiano operato o operino tuttora con consapevolezza, capacità e coscienza nel contesto massonico internazionale, quanto perché sembrano destinate ai distratti, agli smemorati, a chi non ne abbia contezza culturale, ai maliziosi e ai disinformati.

          Le parole, semplici ed essenziali adoperate dallo scrittore, non sembrano voler costituire un 'messaggio pubblicitario' o una qualche forma di 'esaltazione' di idealità specialmente evidenziate attraverso l'uso di simboli che lo scrittore non esita a definire 'patrimonio universale'

          Cultura e studi esoterici, simbolismi e ritualità, idealità e formule fideistiche, hanno una strettissima correlazione, al punto da costituire per molti non le 'parti' o i 'frammenti' di messaggi pur diversi tra di loro, ma le componenti di un unico armonioso contesto.

          Uno spartito le cui note musicali - pur se lasciate anche alla possibile interpretazione umana, nel contesto della formula conosciuta come 'libero arbitrio' -  sono state tracciate da un vero, insuperabile, Maestro: dal Maestro per eccellenza.

          Leggerne e rifletterci mi sembra un buon avvio per questo 2014, che si annuncia come anno della 'consapevolezza e del cambiamento'.

Roma, 1° Gennaio 2014                                     Giuseppe Bellantonio

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2 commenti:

  1. Egr. Sig. Bellantonio, leggo a volte i suoi articoli seguendo le segnalazioni che saltuariamente fa Google. Mi interesso di massoneria e sono rimasto incuriosito da un recente articolo che parla del primo massone di colore a capo di una loggia italiana. Non capisco cosa ci sia di tanto strano se tale fatto fosse vero, cioè non comprendo bene cosa ci sia da sbandierare, pubblicizzare, a meno che questo non possa rientrare in una specie di campagna promozionale. Dal suo blog sembra che lei sia uno studioso si storia massonica, se non le dispiace può darmi qualche ragguaglio quantomeno generico? Grazie.

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  2. Gent.mo Signor Dedas,
    ho letto il suo cortese 'commento' e la ringrazio della cortese attenzione.
    Ho preso nota delle sue considerazioni relativamente alla notizia di stampa relativa alla nomina di un Massone 'di colore' alla guida di una Loggia italiana, e mi permetto di non entrare nella specificità del contesto in quanto riterrei di invadere un settore - quello delle valutazioni e decisioni di una Famiglia - che competono l'altrui sfera interna.
    Rispetto questo principio, che personalmente ritengo corretto, perché un atteggiamento diverso - specie in fasi che potrebbero essere contigue alle scelte e decisioni più delicate di un sodalizio - rappresenterebbe una vera e propria 'ingerenza'.
    Diverso è il discorso per linee generali, specie di tipo ritualistico e storico: a questo specifico riguardo penso di poterle offrire una qualche annotazione, una delle quali certamente inedita.
    Mi consenta di raccogliere i ricordi e di consultare i miei appunti.
    Da queste stesse colonne, anche per questioni di spazio, tornerò in argomento ora entro le prossime settimane, dedicandole uno specifico articolo.
    Cordiali saluti.
    Roma, 18 Gennaio 2014 Giuseppe Bellantonio


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