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sabato 7 dicembre 2013

MA SI CONOSCE VERAMENTE LA MASSONERIA?


Sul foglio on-line riconducibile a  WWW.GLOBALIST.IT è stato pubblicato un articolo a firma della Giornalista Sig,ra Sara Lucaroni; nel contesto si trattava dei dati diffusi da EURISPES circa il trend delle affiliazioni/iniziazioni in Massoneria (o, meglio: nelle maggiori comunità massoniche italiane, per numero di iscritti) come pure di dati e commenti chiaramente riferibili alla redattrice piuttosto che all'ente di rilevamento dei dati.
Per i Lettori che desiderassero leggere l'articolo, e qui li invito a farlo,  mi fa piacere indicare il link di collegamento diretto
 
__www.globalist.it_Detail_News_Display_ID=52031&typeb=0&Eu

Stante la mia qualità di studioso, alcune note mi sono apparse stonate, riconducendomi a scritti pregressi di altri autori che si distinguevano per una visione arcaica e di fatto irreale che ancora utilizzava parole come "puri" o "spuri" per indicare i "buoni" o i "cattivi ovvero per distinguere i "buoni" dai "cattivi".
Mi è sembrato il caso di offrire alla Giornalista un mio contributo pur se posto su una linea diversa da quella da lei impostata.
Il mio commento è leggibile attraverso il link di collegamento

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=52031&typeb=0&1-commento#ShowComment

Per chi volesse leggerlo già in questa sede, lo riporto qui di seguito: 

Egregi Signori.
Ho apprezzato l'articolo a firma della Gent.ma Sig.ra Sara Lucaroni, comunque permettendomi di valutarne criticamente i punti in cui il linguaggio adoperato - ovvero talune conclusioni - esulavano dai dati EURISPES per collocarsi nelle valutazioni soggettive.
L'intervento mi sembra voler essere premiante verso l'attività di talune formazioni massoniche nazionali valutate su due elementi: il numero di iscritti e una qualche forma di "regolarità" che li possa distinguere da altri soggetti definiti "spuri".
Un termine sicuramente spregiativo e che segna una forma di vero e proprio razzismo non solo lessicale ma anche concettuale e culturale.
Separatismo, in Massoneria, non trova diretta correlazione all'uso di termini come "spurio" bensì a quello di "irregolari" o "non riconosciuti".
Se proprio volessimo andare a fondo nella valutazione dei concetti di "legittimità" e "illegittimità" ci sarebbe da riscrive molta della storiografia della Massoneria Italiana, sempreché con tali termini ci si riconduca ad uno standard certo. Ma dovremmo poi valutare se chi utilizza lo standard per misurare e valutare gli altrui atteggiamenti sia un soggetto a sua volta "correttamente e legittimamente" costituitosi oppure un soggetto che, in forza di forme e formule - di cui questa non è la sede, né lo spazio lo consente - si sia "auto-proclamato" o "auto-installato" contando su una penetrazione economica, finanziaria, territoriale garantita da un ampio bacino su cui poter fin da subito operare con la "benedizione" delle massima autorità.
Ad aggiungere, a mio avviso, confusione - ovvero, ad alimentare erronei concetti ed impostazioni - non giova voler poi eludere un fatto significativo: è l'operato delle singole strutture, e di quanti possano farne parte, che può essere "corretto" e quindi "regolare" o al contrario "errato" e "irregolare". 
Così che può esservi una struttura con le pareti tappezzate di "riconoscimenti", "diplomi", "trattati" della specie e natura più diversa che - ahimè - non operi correttamente sotto il profilo massonico ossia sotto il profilo dell'ortodossia del rito che pur dischiara di voler seguire.
Tout-court, proprio per la gran confusione che massonicamente regna nel contesto nazionale, parlare di "crescita degli iscritti" senza entrare nel merito della loro possibile preparazione (storica, esoterica, simbolica, filosofica) è come voler enumerare le divisioni a disposizione di un qualche generale per poter affrontare una qualche campagna: senza per ciò entrare nel merito degli "armamenti" a disposizione delle truppe, del loro grado di "addestramento", e quant'altro.
Confido che la Gent.ma Autrice dell'articolo non voglia duolersi delle mie parole, rendendomi nel contempo personalmente disponibile nei di lei confronti per qualsiasi chiarimento che - esclusivamente quale studioso del particolare settore - volentieri potrò offrirle.
Cordiali saluti.
Giuseppe Bellantonio
Gran Maestro Emerito
Gran Loggia Nazionale Italiana
Comunione di Piazza del Gesù

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