Da molti
anni abbiamo formalmente preso atto che la ‘rituale’ cadenza del 20 Settembre -
un tempo legata convenzionalmente quanto esclusivamente all’Equinozio
d’Autunno, momento in cui riprendevano i Lavori dopo la pausa estiva - è divenuta
una data che, nel particolare contesto della Massoneria Italiana, ha assunto via
via significati improntati ad una gamma persino troppo ampia di sensazioni: con
valenze che talvolta eccedono, e di molto, lo stesso ambito
esoterico-iniziatico, simbolico e anche storico della Massoneria - in generale
- e di quella Italiana - in particolare -.
Anche quest'anno,
a prescindere da brevi momenti di meditazione - all'insegna del personale,
anche se con valenza istituzionale - nel punto in cui il cannone aprì la famosa
‘breccia’ nelle mura di Roma, i nostri riferimenti a questa data ed il nostro specifico
sentire intendono seguire un percorso diverso e ben distinto.
In
pratica, non associandoci né condividendo - materialmente ovvero idealmente - tanto lo spirito che le azioni di altri: specie quelle condite dalle usuali, molte, troppe,
parole che vengono spese dai più che si mobilitano nel particolare contesto.
Con più semplicità, il 22 Settembre 2017
celebreremo solo l’Equinozio d’Autunno: un
momento importante nella Libera Muratorìa, stante il ricondursi a quello
scandire del Tempo che accompagna gli Iniziati di ogni epoca alla ciclicità
delle stagioni, dei solstizi come degli equinozi, che - con il loro ritmo, con
il loro respiro - riconducono alla
Natura, al Cosmo, alla Luce, al Creato, a Dio: Grande Artefice degli Universi.

Per
quanto attiene la memoria della breccia di Porta Pia e la Presa di Roma del XX
Settembre 1870 - che videro la
partecipazione attiva, e anche il versamento del loro sangue, di moltissimi Massoni "anche" Garibaldini,
molti dei quali in posizione di prestigio, molti dei quali Coraggiosi ed Eroi non solo
nell'assalto a Roma -, certamente questo evento è storicamente ben presente
nella comune memoria.
Ricordarli è cosa
corretta, al pari del ricordo che con tutta franchezza deve ricondurci a tutti
coloro che - in ogni epoca e su ogni fronte - hanno versato il sangue per
l'Italia e per la sua Unità, per la sua integrità territoriale e per la Libertà.
Ma,
detto questo, non può né deve mancare in noi l’umana pietas, facendoci ricordare con animo commosso tutte le vittime di
ogni guerra, al di là del fronte che li impegnasse in combattimento: non
crediamo ai morti ‘buoni’ ed ai morti ‘cattivi’ sol perché il destino li abbia
potuti porre al di qua o al di là di una linea tracciata da chi pur
rappresentasse un potere politico-militare. Sono semplicemente dei ‘morti’, consegnati
dalla Vita alla Giustizia Divina: in ogni caso.
Detto
questo, è pacifico che non ci possano appartenere massonicamente, né possiamo
condividerle anche sotto l’aspetto sociale, tutte quelle valenze che si
caricano in modo gratuito su questa data con toni intrisi di retorica stantia, con
esibizione di un becero laicismo e un ostinato anticlericalismo quando non
anti-cattolicesimo, sovente ben dissimulato, specie da soggetti che professano
un marcato quanto cronico ateismo. Un over che forse soddisfa
il palato dei laicisti/anticattolici/anticlericali più tenaci, ma che certamente poco c'entra con la
Massoneria: specie se a questo concetto venga abbinato, talvolta pomposamente
più che solennemente, tutto ciò che almeno di nome possa riguardare delle
presunte ‘tradizioni’.
Ecco
quindi, che a noi non possono interessano citazioni, proclami o le notizie di
celebrazioni che, pur enunciati in nome di una certa qual laicità, riconducono persino
prepotentemente a questioni di tipo pseudo religioso o pseudo politico: sono
fraseggi che competono più ad altri ambienti, piuttosto che non ad un corretto,
regolare contesto massonico. Sempre ricordando che politica e religione non
devono né possono costituire materia di intervento da parte di qualsiasi sana e
corretta comunità che possa definirsi ovvero essere definita tout-court massonica.
Diversamente,
l’atto rappresenterebbe un ultra vires
degno di severa censura e non certo di approvazione, di biasimo e non di lode.
Diciamo quindi basta alle contaminazioni! E invitiamo gli Iniziati alla nostra bella Arte a
non farsi strumentalizzare da chi possa avere ‘visioni’ o ‘interessi’ diversi
da quelli riconducibili alla Massoneria delle Nobili e Antiche Tradizioni.
Che si respinga così ogni atteggiamento anticlericale e antistorico, avverso alle vere Tradizioni iniziatiche a noi care; che si respinga ogni aspetto populistico, ossia ‘ribelle e contestatore’, che di certo non compete alla Massoneria; che si respinga ogni pulsione per far decadere la Massoneria a service-club peraltro di marca nazional-popolare; che si respinga ogni contaminazione - esogena o endogena - con affari, materialismo, politica. Ed anche con quella "spettacolarizzazione" (o è semplice marketing?), come le recenti mode sembrano sornionamente indicare, con degli ammiccamenti ora a dritta ora a manca.
Scindiamo
quindi la data del 20 Settembre da quella del XX Settembre e da quant'altro con
essa non abbia attinenza: non potremo fare che bene e non cadremo in incresciosi equivoci di fondo!
E
soprattutto non continuiamo a confondere gli "iscritti pret-à-porter"
- quelli che indossano utilmente solo i panni del Massone, peraltro temporaneamente - con quegli autentici Massoni
che l'abito lo indossano interiormente: da sempre, oserei dire dalla nascita.
O meglio, dalla ri-nascita spirituale: cioè, da quando hanno iniziato a
riconoscere appieno il fulgore pieno della Luce, tendendo senza riserve, in
modo continuativo, con animo lieto e con spirito di servizio, verso di Essa.
Roma, 20 Settembre 2017
Comunione
di Piazza del Gesù
Il Presidente
Giuseppe Bellantonio
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